Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

18-6 Ottobre 10, 1925 Ricambio di Volontà tra Dio e la Santissima Vergine e Luisa. La Santissima Vergine ripete all’anima ciò che fece a suo Figlio.

La Divina Volontà - Libro 18°

18-6 Ottobre 10, 1925 Ricambio di Volontà tra Dio e la Santissima Vergine e Luisa. La Santissima Vergine ripete all’anima ciò che fece a suo Figlio.
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(1) Trovandomi nel solito mio stato, la mia povera mente si trovava in un’atmosfera altissima, mi sembrava di vedere la Divinità, e sopra d’un ginocchio del Padre Celeste la mia Regina Mamma morta, come se non avesse vita. Io, meravigliata, pensavo tra me: “La mia Mamma è morta, ma che morte felice morire sulle ginocchia del nostro Creatore!” Ma guardando meglio, vedevo come se la sua volontà fosse distaccata dal corpo, tenuta nelle mani del Divino Padre. Io stupita guardavo e non sapevo darmi ragione di ciò che vedevo, ma una voce che usciva dal divino trono diceva:

(2) “Questa è la eletta fra tutte le elette, è la tutta bella, è l’unica creatura che ci fece dono della sua volontà, e morta ci la lasciò sulle ginocchia, nelle nostre mani, e Noi per ricambio le facemmo dono della nostra Volontà. Dono più grande non potevamo farle, perché con l’acquisto di questa Suprema Volontà ebbe il poter di far scendere il Verbo sulla terra e di far formare la Redenzione del genere umano. Una volontà umana non avrebbe potere su di Noi, né attrattiva; invece una Volontà Divina data da Noi stessi a questa impareggiabile creatura, ci vinse, ci conquistò, ci rapì, e non potendo resistere cedemmo alle sue istanze di far scendere il Verbo sulla terra. Ora, aspettiamo che venga tu a morire sull’altro ginocchio, donandoci la tua volontà, e Noi, vedendola morta nelle nostre mani, come se non esistesse più per te, ti faremo dono della Nostra e per mezzo tuo, cioè di questa nostra Volontà donata a te, ritornerà a vivere il nostro Fiat sulla terra. Queste due volontà morte sulle nostre ginocchia saranno il riscatto di tante volontà ribelli e le terremo come pegno prezioso che ci rifaranno dai tanti mali delle altre creature, perché con la nostra Volontà potranno soddisfarci”.

(3) La voce non si sentiva più, ed io mi sono trovata sull’altro ginocchio paterno, in atto di dare l’ultimo respiro restando morta, ma in questo mentre mi sono trovata in me stessa, ma non so dire ciò che sentivo in me; solo pregavo di cuore che non più la mia volontà entrasse in me, ma che solo la Divina avesse vita in me. Ah! solo Essa è la portatrice di tutti i beni e la ripetitrice di Gesù nelle anime, che facendo eco al Fiat della Creazione, abbraccia tutto e tutti come d’un solo fiato e ricambia Iddio dell’opera della Creazione, Redenzione e Santificazione. La Volontà Divina operante in noi tutto può fare, è la vera Regina che regna ed impera su tutto.

(4) Onde dopo vedevo la mia Mamma Celeste col bambino Gesù fra le braccia, che se lo baciava e metteva al suo petto per dargli il suo purissimo latte, ed io le ho detto: “Mamma mia, e a me nulla mi dai? Deh! permettimi almeno che metta il mio ti amo tra la tua bocca e quella di Gesù mentre vi baciate, affinché in tutto ciò che fate corra insieme il mio piccolo ti amo. E Lei a me:

(5) “Figlia mia, mettilo pure il tuo piccolo ti amo non solo nella bocca, ma in tutti gli atti che passano tra Me e mio Figlio. Tu devi sapere che in tutto ciò che facevo verso del mio Figlio, intendevo di farlo verso quelle anime che dovevano vivere nella Volontà Divina, perché stando in Essa erano disposte a ricevere tutti quegli atti che Io facevo verso di Gesù, e trovavo spazio sufficiente dove deporli. Sicché, se Io baciavo mio Figlio, baciavo loro, perché le trovavo insieme con Lui nella sua Suprema Volontà. Erano loro le prime come schierate in Lui, ed il mio amore materno mi spingeva a farle parte di ciò che facevo a mio Figlio. Grazie grandi ci volevano per chi doveva vivere in questa Santa Volontà, ed Io mettevo a loro disposizione tutti i miei beni, le mie grazie, i miei dolori, per loro aiuto, per difesa, per fortezza, per appoggio, per luce, ed Io mi sentivo felice e onorata con gli onori più grandi, di avere per figli miei i figli della Volontà del Padre Celeste, la quale anch’Io possedevo, e perciò li guardavo pure come parti miei. Anzi, di loro si può dire ciò che si dice di mio Figlio: Che le prime generazioni trovavano la salvezza nei meriti del futuro Redentore. Così queste anime in virtù della Volontà Divina operante in loro, queste future figlie sono quelle che implorano incessantemente la salvezza, le grazie alle future generazioni; sono con Gesù e Gesù in loro, e ripetono insieme con Gesù ciò che contiene Gesù. Perciò, se vuoi che ti ripeta ciò che feci a mio Figlio, fa che ti trovi sempre nella sua Volontà, ed Io ti sarò larga dei miei favori”.