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Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

17-40 Maggio 1, 1925 La missione di Luisa è unica: Il far conoscere i pregi, il valore ed il bene che la Divina Volontà contiene, e farla regnare sulla terra.

La Divina Volontà - Libro 17°

17-40 Maggio 1, 1925 La missione di Luisa è unica: Il far conoscere i pregi, il valore ed il bene che la Divina Volontà contiene, e farla regnare sulla terra.
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(1) Stavo pensando alle tante cose dettemi dal mio amato Gesù sulla sua Santissima Volontà, e qualche dubbio mi si faceva nell’anima mia, che non è necessario segnarle sulla carta, e dirò solo quello che il mio sommo bene mi ha detto:

(2) “Figlia mia, in certe missioni od uffici vanno rinchiusi insieme tali doni, grazie, ricchezze e prerogative, cui se non fosse, o per missione o per occupazione d’ufficio, non sarebbe necessario che si possedesse quel tanto che si possiede, e che per necessità di disimpegnare l’ufficio gli è stato dato. La mia Umanità ebbe per missione dalla mia Divinità la salvezza delle anime e l’ufficio di Redentore, di redimerle, per quest’ufficio mi vennero affidate le loro anime, le loro pene, le loro soddisfazioni; sicché Io racchiusi tutto, e se un’anima, una pena, una soddisfazione, la mia Umanità non racchiudesse, l’ufficio di Redentore non sarebbe stato completo, quindi non avrei racchiuso in Me tutte le grazie, i beni, la luce che a ciascun anima era necessario di dare. E sebbene le anime, non tutte si salvano, ciò dice nulla, Io dovevo racchiudere i beni di tutti, per fare che da parte mia, per tutti avessi grazie necessarie e sovrabbondanti per poter tutti salvare; ciò mi conveniva per decoro e per giusto onore al mio ufficio di Redentore. Ciò succede al sole che sta sul vostro orizzonte, che contiene tanta luce che può dare luce a tutti; e ad onta che non tutti volessero godere della sua luce, esso, per l’ufficio unico di sole che tiene, possiede quella stessa luce che le creature potessero rifiutare. Se ciò conveniva al sole, perché creato da Dio come unico astro che doveva riscaldare la terra ed abbracciarla con la sua luce, -quando una cosa o un ufficio è unico, per poter disimpegnare il suo ufficio è necessario che contenga tanto di quel bene che può darlo a tutti, senza che col darlo agli altri ne esaurisca un’atomo -. Onde molto più questo conveniva Me, che dovevo essere il nuovo Sole delle anime, che dovevo con la mia luce dar luce a tutti ed abbracciare tutto, per poterli portare alla Maestà Suprema, e poterle offrire un’atto che contenesse tutti gli atti, e far scendere su di tutti la luce sovrabbondante per metterli in salvo.

(3) Oltre di Me c’è la mia Celeste Mamma, che ebbe la missione unica di Madre d’un Figlio Dio e ufficio di Corredentrice del genere umano. Come missione di Maternità Divina fu arricchita di tanta grazia, che unito tutto insieme tutto delle altre creature, celesti e terrestri, mai potranno uguagliarla; ma ciò non bastò per attirare il Verbo nel suo materno seno, abbracciò tutte le creature, amò, riparò, adorò la Maestà Suprema per tutti, in modo da poter fare Lei sola tutto ciò che le umane generazioni dovevano verso Dio; onde nel suo cuore verginale aveva una vena inesauribile verso Dio e verso tutte le creature. Quando la Divinità trovò in questa Vergine il compenso dell’amore di tutti, si sentì rapire ed in Essa fece il suo concepimento, e come mi concepì prese l’ufficio di Corredentrice e prese parte, ed abbracciò insieme con Me tutte le pene, le soddisfazioni, le riparazioni, l’amore materno verso tutti; sicché nel cuore della Madre mia c’era una fibra d’amore materno verso ciascuna creatura. Perciò, con verità e con giustizia la dichiarai, quando Io stavo sulla croce, Madre di tutti. Lei correva insieme con Me nell’amore, nelle pene, in tutto, non mi lasciava mai solo. Se l’Eterno non le avesse messo tanta grazia da poter ricevere da Lei sola l’amore di tutti, mai si sarebbe mosso dal Cielo per venire sulla terra a redimere il genere umano. Ecco la necessità, la convenienza, che come missione di Madre del Verbo doveva tutto abbracciare e sorpassare tutto. Quando un ufficio è unico, viene come di conseguenza che nulla le deve sfuggire, deve avere sott’occhio tutto, per poter porgere quel bene che possiede, deve essere come un vero sole che può porgere luce a tutti. Ciò fu di Me e della mia Mamma Celeste.

(4) Ora, la tua missione di far conoscere l’eterna Volontà s’intreccia con la mia e con quella della mia cara Madre, e dovendo servire a bene di tutti, era necessario accentrare in una creatura questo Sole Eterno del mio Volere, onde, come missione unica, potesse da una, sfolgorare questo Sole i suoi raggi, onde tutti potessero prendere il bene della sua luce. Onde per decoro ed onore della mia Volontà dovevo versare in te tali grazie, luce, amore e conoscenza di Essa, come foriero e preparativo che si conveniva all’abitazione del Sole del mio Volere. Anzi, tu devi sapere che come la mia Umanità, per ufficio di Redentore concepì tutte le anime, così tu, per ufficio di far conoscere e regnare la mia Volontà, come vai facendo i tuoi atti per tutti nella Volontà mia, tutte le creature restano concepite nella tua volontà, e come vai ripetendo i tuoi atti nella mia, così formi tanti sorsi di Vita di Volontà Divina per poter alimentare tutte le creature che in virtù della mia Volontà restano come concepite nella tua. Non senti come nella mia Volontà tu abbracci tutti, dalla prima all’ultima creatura che dovrà esistere sulla terra, e per tutti vorresti soddisfare, amare, compiacere questa Suprema Volontà, legarla a tutti, togliere tutti gli impedimenti che impediscono il suo dominio nelle creature, farla conoscere da tutti, e ti esibisci tu, anche con pene a soddisfare per tutti questa Volontà Suprema che tanto ama di farsi conoscere e regnare in mezzo alle creature? A te è dato, figlia primogenita del mio Divino Volere, di far conoscere i pregi, il valore, il bene che contiene, ed il suo eterno dolore di vivere sconosciuta, nascosta in mezzo alla umane generazioni, anzi, dai cattivi disprezzata ed offesa, e dai buoni messa alla pari delle altre virtù, come se fosse una piccola lucerna, quali sono le virtù, e non un Sole, quale lo è la mia Volontà. La missione della mia Volontà è la più grande che può esistere, non c’è bene che da Essa non discenda, non c’è gloria che da Essa non mi viene, Cielo e terra, tutto accentra, perciò sii attenta, né voler perdere il tempo, tutto ciò che ti ho detto per questa missione della mia Volontà era necessario, non per te ma per l’onore, la gloria, la conoscenza e la santità della mia Volontà, e siccome il mio Volere è uno, a chi dovevo affidarlo doveva essere una, per mezzo della quale dovevo fare sfolgorare i suoi raggi per far bene a tutti”.