17-4 Luglio 1, 1924 Chi si dona a Dio perde i suoi diritti. Il sangue di Gesù è difesa delle creature presso i diritti della Divina Giustizia.
La Divina Volontà - Libro 17°

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(1) Mi sentivo molto oppressa per la privazione del mio adorabile Gesù. Oh! come mi sanguina il cuore e mi sento sottoposta a subire morti continue! Mi sentivo che non ne potevo più senza di Lui, e che più duro non poteva essere il mio martirio, e mentre cercavo di seguire il mio Gesù nei diversi misteri della sua Passione, sono giunta ad accompagnarlo al mistero della sua dolorosa flagellazione. In questo mentre si è mosso nel mio interno riempiendomi tutta dalla sua adorabile Persona; io nel vederlo gli volevo dire il duro mio stato, e Gesù imponendomi silenzio mi ha detto:
(2) “Figlia mia, preghiamo insieme, ci sono certi tristi tempi in cui la mia giustizia, non potendo contenersi per i mali delle creature, vorrebbe allagare la terra di nuovi flagelli, e perciò è necessaria la preghiera nella mia Volontà, che allargandosi su tutti si mette a difesa delle creature, e con la sua potenza impedisce che la mia giustizia si avvicini alla creatura per colpirla”.
(3) Come era bello e commovente il sentire pregare Gesù! E siccome lo stavo accompagnando nel doloroso mistero della flagellazione, si faceva vedere diluviante sangue, e sentivo che diceva:
(4) “Padre mio, ti offro questo mio sangue, deh! fa che copra tutte le intelligenze delle creature, e renda vani tutti i loro mali pensamenti, attutisca il fuoco delle loro passioni e faccia risorgere intelligenze sante. Questo sangue copra i loro occhi e faccia velo alla loro vista, affinché non le entri il gusto dei piaceri cattivi, e non s’insozzino del fango della terra. Copra e riempia la bocca questo mio sangue, e renda morte le loro labbra alle bestemmie, alle imprecazioni, a tutte le loro parole cattive. Padre mio, questo mio sangue copra le loro mani, e li metta terrore di tante azioni nefande. Questo sangue circoli nella nostra Volontà Eterna per coprire tutti, per difendere e per essere arma difenditrice a pro delle creature presso i diritti della nostra giustizia”.
(5) Ma chi può dire il modo come Gesù pregava e tutto ciò che diceva? Onde dopo ha fatto silenzio, e mi sentivo nel mio interno che Gesù prendesse nelle sue mani la piccola e povera anima mia, la stringeva, la ritoccava, la guardava, ed io gli ho detto:
(6) “Amor mio, che fai? C’è qualche cosa in me che ti dispiace?”.
(7) E Lui: “Sto operando ed allargando l’anima tua nella mia Volontà, e poi, non debbo dare conto a te di quello che faccio, perché essendoti tutta a Me donata hai perduto i tuoi diritti, tutti i diritti sono miei. Sai qual’è il solo tuo diritto? Che la mia Volontà sia tua e ti somministri tutto ciò che può renderti felice nel tempo e nell’eternità”.