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Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

16-10 Luglio 30, 1923 L’anima è il fiore celeste.

La Divina Volontà - Libro 16°

16-10 Luglio 30, 1923 L’anima è il fiore celeste.
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(1) Stavo fondendomi nel Santo Voler Divino, ed il mio dolce Gesù nel venire mi ha detto:

(2) “Figlia mia, ogniqualvolta l’anima entra nel mio Volere per pregare, operare e altro, tante diverse tinte divine, una più bella dell’altra riceve. Non vedi quanta varietà di colori e di bellezza contiene tutta la natura? Sono le ombre della varietà dei colori e bellezza che contiene la mia Divinità; ma donde le piante, i fiori, acquistano la varietà dei colori? A chi diedi l’ufficio di colorire con tante svariate tinte tante diversità di piante? Al sole, la sua luce ed il suo calore contengono fecondità e varietà di colori, da abbellire tutta la terra; e solo che la pianta si espone ai baci della sua luce, agli abbracci del suo calore, il fiore si schiude e come restituendogli il bacio e l’abbraccio, riceve le sfumature delle tinte e forma il suo bel colorito.

(3) Ora, l’anima che entra nella mia Volontà, simboleggia il fiore che si espone a ricevere il bacio e l’abbraccio del sole per ricevere le varie tinte che il sole contiene, e col restituirle riceve le varie tinte della Natura Divina. E’ proprio lei il fiore celeste, che il sole eterno con l’alito della sua luce ha colorito così bene da profumare Cielo e terra, e da allietare con la sua bellezza la stessa Divinità e tutta la corte celeste. I raggi del mio Volere la svuotano di ciò che è umano e la riempiono di ciò che è Divino; perciò si vede in lei la bella iride dei miei attributi. Perciò figlia mia, entra spesso nel mio Volere per ricevere le sfumature e le varie tinte della somiglianza del tuo Creatore”.