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Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

15-29 Giugno 15, 1923 In che consiste la vera carità.

La Divina Volontà - Libro 15°

15-29 Giugno 15, 1923 In che consiste la vera carità.
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(1) Continuando il mio stato, stavo pregando che il mio sempre amabile Gesù si benignasse di venir a visitare la povera anima mia, e Lui tutto bontà è venuto, e si faceva vedere che con la sua santa mano mi andava tutta ritoccando, e come mi toccava lasciava per segno al punto dove mi toccava una luce. Dopo ciò, Gesù è scomparso, ed è venuto il mio primo confessore già defunto, e mi ha detto:

(2) “Anch’io voglio toccarti quei punti dove ti ha toccato Nostro Signore”.

(3) Ed io, quasi non volendo, ma come se non avessi forza d’oppormi l’ho lasciato fare, ma mentre ciò faceva, quella luce che Gesù aveva lasciata, col toccarmi si comunicava a lui e restava come investito da tanta luce per quanti tocchi mi faceva, sempre su quegli stessi punti che mi aveva toccato Gesù. Io son rimasta meravigliata, ed il confessore mi ha detto:

(4) “Il Signore mi ha mandato per darmi il compenso del merito acquistato quando venivo a farti la carità, ed agivo su di te, ora si è cambiato per me in luce di gloria eterna”.

(5) Onde dopo è venuto il secondo mio confessore, anche defunto, e mi ha detto:

(6) “Dimmi che ti ha detto Gesù, voglio sentirlo, affinché la luce delle verità divine,unendosi alle tante luci delle verità che ti diceva il Signore, ed io con l’ascoltarle da te mentre ero in vita ne restavo come impregnato. Ora il Signore mi ha mandato per confermarmi il compenso del merito che acquistai col voler sentire le verità; se sapessi che significa sentire le verità divine, che fascino di luce contengono, che il sole ne resterebbe eclissato; il bene che portano a chi le dice ed a chi le ascolta, faresti a gara tu a dirle ed a chi ne sente il dovere di ascoltarle, perciò, presto, dimmi che ti ha detto”.

(7) Ed io ricordandomi che Gesù mi aveva detto che significa carità, gliel’ho detto; le mie parole si cambiavano in luce e lo investivano, e lui tutto contento mi è scomparso. Ora dico ciò che Gesù mi aveva detto sulla carità:

(8) “Figlia mia, la vera carità sa convertire con la sua potenza tutte le cose in amore. Guarda il fuoco, tutte le specialità di legna e qualunque altra cosa, converte tutto in fuoco, e se non avesse il potere di convertire tutto in fuoco, non si potrebbe dare il nome di vero fuoco. Così l’anima, se non converte tutte le cose in amore, cose soprannaturali e cose naturali, gioie ed amarezze, e tutto ciò che la circonda, non può dirsi che possiede la vera carità”.

(9) Ora, mentre ciò diceva, faceva uscire tante fiamme dal suo cuore santissimo, che empivano Cielo e terra, che poi unendosi insieme formavano una sola fiamma, ed ha soggiunto:

(10) “Dal mio cuore escono continue fiamme d’amore, ed a chi portano l’amore, a chi il dolore, a chi la luce, ad altri la forza, eccetera, e siccome escono dal centro della fornace del mio amore, ad onta che fanno diversi uffici, essendo uno lo scopo di mandare amore alla creatura, sono tutte fiamme che unendosi insieme formano una sola fiamma; così la creatura, ad onta che farà diverse cose, lo scopo dev’essere l’amore, per poter formare delle sue azioni tante fiammelle, che unendosi insieme formeranno la gran fiamma che brucerà tutto e la trasformerà tutta in Me, altrimenti non possederà la vera carità”.