Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

15-17 Aprile 21, 1923 Il punto più nero della società presente.

La Divina Volontà - Libro 15°

15-17 Aprile 21, 1923 Il punto più nero della società presente.
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(1) Questa mattina il mio sempre amabile Gesù mi ha trasportato fuori di me stessa, in un luogo dove si vedevano bandiere sventolate, cortei dove tutte le classi di persone prendevano parte, anche sacerdoti, e Gesù come offeso di tutto ciò, voleva stringere nella sua mano le creature per stritolarle, ed io prendendo la sua nella mia me l’ho stretto dicendole:

(2) “Mio Gesù, che fai? Del resto sembra che non sono cose male che fanno, anzi piuttosto buone, pare che la Chiesa si unisce coi tuoi nemici di prima, e questi non mostrano più quell’avversione di trattare con le persone della Chiesa, anzi li chiamano a benedire le bandiere, non è questo un segno buono? E Tu invece di gradirlo sembra che ti offendi”. E Gesù sospirando e sommamente afflitto mi ha detto:

(3) “Figlia mia, come ti inganni, questo è il punto più nero della società presente, e l’unione significa che hanno tutti un colore, i nemici non hanno più timore, orrore di avvicinare le persone della Chiesa, perché non essendo in loro vera fonte di virtù e di religione, anzi, certi celebrano il divin sacrificio senza credere alla mia esistenza, altri, se credono, è fede senza opere e la loro vita è una catena di sacrilegi enormi, quindi, che bene possono fare se non l’hanno in loro? Come possono richiamare all’adempimento di vero cristiano, col far conoscere che gran male è il peccato, se manca in loro la vita della grazia? Con tutte le unione che fanno, non ci sono più uomini che fanno il precetto, quindi non è l’unione del trionfo della religione, è il trionfo del partito, cui mascherandosi, cercano di coprire il male che vanno macchinando, è la vera rivoluzione che sotto queste maschere si nasconde, ed Io resto sempre il Dio offeso, tanto dai cattivi che fingono una tinta di pietà per rafforzare il loro partito, e così poter fare male più grave, tanto dalle persone della Chiesa, ché avendo loro una falsa pietà, non sono più buoni a tirare i popoli alla mia sequela, anzi quelli trascinano loro. Si può dare tempo più triste di questo? La finzione è il peccato più brutto e lo che più ferisce il mio cuore, perciò prega e ripara”.