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Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

15-10 Marzo 18, 1923 Come si prende possesso dei beni che contiene il Divin Volere.

La Divina Volontà - Libro 15°

15-10 Marzo 18, 1923 Come si prende possesso dei beni che contiene il Divin Volere.
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(1) Stavo tutta abbandonandomi nella Santissima Volontà del mio dolce Gesù ad onta che mi sentivo priva di Lui e come trafitta nel cuore, e pensavo tra me: “A che pro l’avermi tanto parlato del suo Eterno Volere se ora mi ha lasciato? Anzi, le sue stesse parole sono trafitture al mio cuore, che me lo lacerano a brani, e sebbene sono rassegnata, bacio quelle stesse trafitture che mi lacerano, la mano che mi trafigge, ma sento al vivo che tutto per me è finito”. Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno, e gettandomi le braccia al collo mi ha detto:

(2) “Figlia mia, figlia mia, non temere, nulla è finito tra Me e te, il tuo Gesù è sempre per te il tuo Gesù. La cosa più forte che vincola l’anima è lo sperdere la sua volontà nella mia, come posso lasciarti? E poi, se tanto ti ho parlato del mio Volere, sono tanti vincoli d’unione indissolubile che ho messo tra Me e te; il mio Eterno Volere, parlandoti, vincolava il tuo piccolo volere coi vincoli del mio Eterno Volere per quante parole ti dicevo, oltre di ciò devi sapere che nel creare l’uomo, la nostra prima Suprema Volontà fu che doveva vivere nel nostro Volere, e dovendo vivere in Esso doveva prendere del nostro per vivere a nostre spese, ricontraccambiando la nostra Volontà con tanti atti divini per quanti atti umani faceva nella nostra, e questo per arricchirlo di tutti i beni che la nostra Volontà contiene, ma l’uomo volle vivere nel suo volere, a sue spese, e perciò si esiliò dalla patria sua e perdette tutti questi beni; onde i miei beni rimasero senza eredi, erano immensi e nessuno li possedeva. Onde sottentrò la mia Umanità a prendere possesso di tutti questi beni col vivere in ogni istante in questo Volere Eterno, volle vivere sempre a sue spese, nascere, crescere, patire, operare e morire nell’eterno bacio del Voler Supremo, e come vivevo in Esso così mi veniva dato il possesso dei tanti beni disoccupati che l’uomo ingrato aveva messo in oblio. Ora figlia mia, con l’averti tanto parlato del mio Volere, la mia sapienza infinita, non è stato solo per darti la semplice notizia, no! no!, è stato per farti conoscere il vivere nel mio Volere, i beni che ci sono, e mentre fai la via in Esso ne prendi il possesso. La mia Umanità fece tutto, prese il possesso di tutto, non per Me solo, ma per aprire le porte agli altri miei fratelli. Ho aspettato tanti secoli, son passate tante generazioni; aspetterò ancora, ma l’uomo deve ritornarmi sulle ali del mio Volere donde ne uscì, perciò sii tu la prima ben venuta, e le mie parole ti siano sprone a prenderne il possesso, e catene che ti leghino tanto forte da non farti mai uscire dalla mia Volontà”.