Scrutatio

Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

13-48 Gennaio 3, 1922 Rapporti che ci sono tra la Volontà Divina e la volontà umana.

La Divina Volontà - Libro 13°

13-48 Gennaio 3, 1922 Rapporti che ci sono tra la Volontà Divina e la volontà umana.
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(1) Continuando il mio solito stato, il mio sempre amabile Gesù nel venire mi ha detto:

(2) “Figlia del mio Volere, vieni nella mia Volontà affinché conosca i rapporti che ci sono tra la Volontà Divina e la volontà umana, che la creatura frantumò fin dall’eden terrestre, e che l’anima che non conosce altra vita che la Vita della mia Volontà, la riedifica, la riannoda, restituendole tutti i rapporti che aveva spezzato: Rapporti di creazione, di principio di esistenza, questi erano vincoli d’unione tra Creatore e la creatura. Rapporti di somiglianza, santità, scienza, potenza; tutto ciò che Io contengo misi in rapporto con l’uomo. Rapporti in ordine a tutte le cose create, cui gli diedi il primato su tutto.

(3) Ora, l’uomo col sottrarsi dalla mia Volontà ruppe tutti questi rapporti, e si mise in rapporto col peccato, con le passioni, col suo più fiero nemico. Perciò l’anima che vive nel mio Volere si eleva tanto in alto che lascia indietro tutti, e si mette in ordine tra Me e lei, si restituisce al principio e mette in vigore tutti i rapporti spezzati, tutte le cose create le fanno corteggio e la riconoscono per loro legittima sorella, e si sentono onorate nel farsi dominare da lei; lo scopo per cui furono create, di essere comandate e di ubbidire ai suoi piccoli cenni, è già compiuto, sicché tutta la natura sta riverente intorno a lei ed esulta nel vedere finalmente che il loro Dio riceve la gloria dello scopo per cui l’aveva creato, di servire l’uomo, onde, il fuoco, la luce, l’acqua, il freddo, si faranno da lei comandare ed ubbidiranno fedelmente, e siccome il mio amore preparò subito il rimedio per salvare l’uomo, scendendo dal Cielo col farmi uomo, così quest’anima che vive nel mio Volere, restituendosi al principio, alla sua origine eterna donde ne uscì, giacché prima che la mia Umanità si formasse, già baciava ed adorava il mio sangue, le mie piaghe, onorava i miei passi, le mie opere, e faceva degno corteggio alla mia Umanità. Oh! anima che vivi nel mio Volere, sei tu sola lo scopo della gloria della Creazione, il decoro, l’onore delle mie opere ed il compimento della mia Redenzione; in te accentro tutto, tutti i rapporti ti siano restituiti; e se tu per debolezza mancassi, Io per decoro ed onore della mia Volontà ti supplirò in tutto, perciò sii attenta e dà questo sommo contento al tuo Gesù”.