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Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

13-31 Novembre 8, 1921 Vivere nel Divino Volere significa moltiplicare la Vita di Gesù con tutto il bene che possiede.

La Divina Volontà - Libro 13°

13-31 Novembre 8, 1921 Vivere nel Divino Volere significa moltiplicare la Vita di Gesù con tutto il bene che possiede.
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(1) Trovandomi nel solito mio stato, il mio sempre amabile Gesù si è fatto vedere che prendeva una luce che stava nel mio interno e se la portava. Io ho gridato: “Gesù, che fai, mi vuoi lasciare all’oscuro?” E Lui con tutta dolcezza mi ha detto:

(2) “Figlia mia, non temere, mi porto la tua piccola luce e ti lascio la mia. Questa tua piccola luce non è altro che la tua volontà, che avendosi messo di fronte alla mia ha ricevuto il riflesso della mia Volontà, perciò si è fatta luce. Io me la porto per farla girare, la porterò nel Cielo come la cosa più rara e più bella, qual è la volontà umana che ha ricevuto il riflesso della Volontà del suo Creatore; la farò girare tra le Divine Persone, affinché ricevano gli omaggi, le adorazioni dei loro riflessi, solo degni di Loro, e poi la mostrerò a tutti i santi, affinché anche loro ricevano la gloria dei riflessi della Volontà Divina nella volontà umana, e poi la farò scorrere tutta la terra, affinché tutti prendano parte a sì gran bene”.

(3) Io subito ho soggiunto: “Amor mio, perdonami, credevo che mi volevate lasciare all’oscuro, perciò ho detto, che fai? Ma quando si tratta della mia volontà, portala pure e fa quello che vuoi”. Ora, mentre Gesù portava questa piccola luce nelle sue mani, non so dire quello che succedeva, mi mancano i vocaboli per esprimermi, solo ricordo che la piccola luce la metteva di fronte alla sua persona, e la piccola luce riceveva tutti i suoi riflessi, in modo che formava un altro Gesù, ed ogniqualvolta la mia volontà ripeteva gli atti, tanti Gesù si moltiplicavano. Ed il mio Gesù mi ha detto:

(4)Vedi che significa vivere nel mio Volere? Moltiplicare la mia Vita quante volte si vuole, ripetere tutto il bene che la mia Vita contiene”.

(5) Dopo ciò stavo dicendo al mio Gesù: “Vita mia, entro nel tuo Volere per potermi distendere in tutti ed a tutto, dal primo all’ultimo pensiero, dalla prima all’ultima parola, dalla prima all’ultima azione e passo che si sono fatto, si fanno e si faranno, voglio suggellare tutto col tuo Volere affinché riceva da tutto la gloria della tua santità, del tuo amore, della tua potenza, e tutto ciò che è umano resti coperto, nascosto, improntato dal tuo Volere, acció nulla, nulla resti d’umano in cui Tu non riceva gloria Divina”.

(6) Ora, mentre ciò ed altro facevo, il mio dolce Gesù è venuto tutto festante, accompagnato da innumerevoli beati, e Lui ha detto:

(7) “Tutta la Creazione mi dice: Gloria mia, gloria mia”.

(8) E tutti i santi hanno risposto: “Ecco o Signore che Vi diamo di tutto gloria divina”. Si sentiva un’eco da tutte le parti che diceva: “Di tutto Vi diamo amore e gloria divina”. E Gesù ha soggiunto:

(9) “Beata tu sei, e tutte le generazioni ti chiameranno beata. Il mio braccio farà opere di potenza in te; sarai il riverbero divino, che riempiendo tutta la terra mi farai riscuotere da tutte le generazioni quella gloria che loro mi negano”.

(10) Io sono restata confusa, annientata nel sentire ciò, e non volevo scrivere, e Lui carezzandomi mi ha detto:

(11) “No, no, lo farai, lo voglio Io, ciò che ho detto servirà per onore della mia Volontà, ho voluto Io stesso rendere l’omaggio giusto che si conviene alla santità nel mio Volere, anzi ho detto nulla a confronto di quello che potrei dire”.