11-64 Settembre 25, 1913 I Sacramenti producono i suoi frutti a seconda che le anime sono assoggettati alla Divina Volontà, e a seconda il connesso che hanno col Divin Volere così producono gli effetti.
La Divina Volontà - Libro 11°

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(1) Avendo detto al confessore che Gesù mi aveva detto che la Volontà di Dio è il centro dell’anima, e che questo centro sta nel fondo dell’anima, che come sole spandendo i suoi raggi dà luce alla mente, santità alle azioni, forza ai passi, vita al cuore, potenza alla parola, a tutto; non solo, ma questo centro della Volontà di Dio, mentre ci sta dentro per fare che mai le potessimo sfuggire, e per essere a nostra continua disposizione e neppure un minuto lasciarci soli e separati, ci sta di fronte, a destra, a sinistra, di dietro e dovunque, anche in Cielo sarà nostro centro. Il confessore diceva che invece il nostro centro è il santissimo Sacramento. Ora, nel venire il benedetto Gesù mi ha detto:
(2) “Figlia mia, Io dovevo fare in modo che la santità doveva essere agevole ed accessibile a tutti, meno che loro non la volessero, a tutte le condizioni, in tutte le circostanze ed in tutti i luoghi. E’ vero che il Santissimo Sacramento è centro, ma chi lo istituì? Chi soggiogò la mia Umanità a rinchiudersi nel breve giro di un’ostia? Non fu la mia Volontà? Quindi la mia Volontà primeggerà sempre su tutto; e poi, se il tutto sta nell’Eucaristia, i sacerdoti che mi chiamano dal Cielo nelle loro mani e che stanno i più di tutti al contatto delle mie carni sacramentali, dovrebbero essere i più santi, i più buoni, ed invece molti sono i più cattivi. Povero Me, come mi trattano nel Santissimo Sacramento! E tante anime devote che mi ricevono, forse ogni giorno, dovrebbero essere tante sante se bastava il centro della Eucaristia, ed invece, cosa da piangere, sono sempre allo stesso punto: Vanitose, iraconde, puntigliose, eccetera, povero centro del Santissimo Sacramento, come resto disonorato. Invece, una madre di famiglia che fa la mia Volontà e che per le sue condizioni, non che non vuole, ma non può ricevermi tutti i giorni, si vede paziente, caritatevole, porta il profumo in sé delle mie virtù eucaristiche; ah! è forse il Sacramento o la mia Volontà cui essa si è sottoposta che la tiene soggiogata e supplisce al Santissimo Sacramento? Anzi ti dico che gli stessi Sacramenti producono i frutti a seconda che le anime sono assoggettati alla mia Volontà, a seconda il connesso che hanno col mio Volere così producono gli effetti, e se connesso col mio Volere non ce, ne si comunicheranno di Me, ma resteranno digiuni; si confesseranno, ma resteranno sempre lordi; verranno alla mia presenza Sacramentale, ma se i nostri voleri non si confrontano, sarò per loro come morto, perché solo la mia Volontà nell’anima che si fa soggiogare da Essa produce tutti i beni e dà vita agli stessi Sacramenti, e chi ciò non comprende, significa che sono bambini nella religione”.