Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

10-53 Febbraio 10, 1912 Segno per sapere se uno ha lasciato tutto per Dio ed è giunto ad operare e ad amare tutto divinamente.

La Divina Volontà - Libro 10°

10-53 Febbraio 10, 1912 Segno per sapere se uno ha lasciato tutto per Dio ed è giunto ad operare e ad amare tutto divinamente.
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(1) Continuando il mio solito stato, appena si ha fatto vedere il mio sempre amabile Gesù e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, per chi lascia tutto ed opera per Me, ed ama tutto divinamente, tutte le cose sono a sua disposizione. Ed il segno se uno ha lasciato tutto per Me ed è giunto ad operare e ad amare tutto divinamente, è se nell’operare, nel parlare, nel pregare, in tutto, non trova più intoppi, dispiaceri, contrasti, opposizioni, perché innanzi a questa potenza di operare ed amare tutto divinamente, tutti piegano la testa e non osano neppure fiatare. Perché Io, Padre benevolo, sto sempre a guardia del cuore umano, e vedendolo scivolare da Me, cioè operare ed amare umanamente, ci metto le spine, i dispiaceri, le amarezze, le quale pungono ed amareggiano quell’opera e quell’amore umano, e l’anima vedendosi punta, scorge che quel suo modo non è divino, entra in sé stessa ed agisce diversamente, perché le punture sono le sentinelle del cuore umano e gli somministrano gli occhi per fargli vedere chi è che la muove, Dio o la creatura. Invece quando l’anima lascia tutto, opera ed ama tutto divinamente, gode la mia pace, ed invece di avere le sentinelle e gli occhi delle punture, ha la sentinella della pace che le allontana tutto ciò che le può turbare e gli occhi dell’amore, i quali occhi mettono in fuga e scottano coloro che vogliano turbarla, perciò se ne stanno in pace a riguardo di quell’anima e le danno pace e si mettono a sua disposizione. Pare che l’anima può dire: “Nessuno mi tocca, perché sono divina e sono tutta del mio dolce amore Gesù. Nessuno ardisca di turbare il mio dolce riposo col mio Sommo Bene, e se ardite, con la potenza di Gesù, che è mia, vi metterò in fuga”.

(3) Pare che ho detto tanti spropositi, ma Gesù mi perdonerà certo, perché l’ho fatto per obbedire, pare che mi dà il tema a parole, ed io, essendo ignorantella e bambina, non ho la capacita di svolgerlo. Deo Gratias.