SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

CAPITOLO LXXVIII. - LA FREQUENTE COMUNIONE PIACE A DIO

Santa Gertrude di Helfta

CAPITOLO LXXVIII. - LA FREQUENTE COMUNIONE PIACE A DIO
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Fra coloro che dirigevano il Monastero si trovava una persona i cui sentimenti, a proposito della S Comunione, erano ispirati più dallo zelo della giustizia che dallo spirito della misericordia. A sentir lui non poche Religiose mancavano della divozione necessaria per comunicarsi spesso, o non si preparavano al divino incontro con la dovuta diligenza. Egli esprimeva questi pensieri nelle pubbliche istruzioni, di modo che, ben presto, riuscì a rendere le Monache sfiduciate e timorose di comunicarsi. Geltrude se ne afiìiggeva e, pregando un giorno per l'austero direttore, chiese a Gesù se approvasse quel metodo. Rispose il Salvatore: «Le mie delizie sono di stare coi figli degli uomini. Per contentare il mio amore ho istituito questa Sacramento: mi sono obbligato a dimorarvi fino alla consumazione dei secoli, e ho voluto che si ricevesse di frequente. Se dunque alcuno, sia con pubbliche istruzioni, sia con privato consiglio, allontana dalla S. Comunione un'anima che non è in peccato mortale, impedisce e interrompe le delizie del mio Cuore. Se un principino si compiacesse grandemente di conversare, di giocare con fanciulli poveri, di bassa condizione, non si sentirebbe forse contrariato se il suo precettore duramente ve lo riprendesse, e cacciasse i poveri contadinelli sotto il pretesto che la dignità di un giovane principe non permette simili giochi, in compagnia di gente plebea? ».

« Signore - aggiunse la Santa - se la persona, a riguardo della quale ti ho interrogato, mutasse opinione e condotta, non le perdoneresti le sue esagerazioni? ». E Gesù: « Non solo le perdonerei tosto, ma le sarei grato di tale mutamento, come il principino al precettore che, cambiando parere, riconducesse egli stesso al suo discepolo i compagni di gioco, invitandoli graziosamente a divertirsi col suo giovane signore ».