Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Proverbi 23


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Quando sederis, ut comedas cum principe,
diligenter attende, quae apposita sunt ante faciem tuam,
1 Quando siedi a mangiare con un potente,
considera bene che cosa hai davanti;
2 et statue cultrum in gutture tuo,
si avidus es.
2 mettiti un coltello alla gola,
se hai molto appetito.
3 Ne desideres de cibis eius,
quia est panis mendacii.
3 Non desiderare le sue ghiottonerie,
sono un cibo fallace.
4 Noli laborare, ut diteris,
sed in prudentia tua acquiesce.
4 Non affannarti per arricchire,
rinunzia a un simile pensiero;
5 Si erigas oculos tuos ad opes, iam non sunt;
quia facient sibi pennas quasi aquilae et volabunt in caelum.
5 appena vi fai volare gli occhi sopra,
essa già non è più:
perché mette ali come aquila
e vola verso il cielo.
6 Ne comedas cum homine invido
et ne desideres cibos eius;
6 Non mangiare il pane di chi ha l'occhio cattivo
e non desiderare le sue ghiottonerie,
7 quoniam sicut aestimavit in animo suo,
ita ipse est.
“ Comede et bibe ” dicet tibi,
et mens eius non est tecum.
7 perché come chi calcola fra di sé, così è costui;
ti dirà: "Mangia e bevi",
ma il suo cuore non è con te.
8 Buccellam, quam comederas, evomes
et perdes pulchros sermones tuos.
8 Il boccone che hai mangiato rigetterai
e avrai sprecato le tue parole gentili.
9 In auribus insipientium ne loquaris,
quia despicient doctrinam eloquii tui.
9 Non parlare agli orecchi di uno stolto,
perché egli disprezzerà le tue sagge parole.
10 Ne attingas terminos viduae
et agrum pupillorum ne introeas:
10 Non spostare il confine antico,
e non invadere il campo degli orfani,
11 redemptor enim illorum fortis est,
et ipse iudicabit contra te causam illorum.
11 perché il loro vendicatore è forte,
egli difenderà la loro causa contro di te.
12 Introduc ad doctrinam cor tuum
et aures tuas ad verba scientiae.
12 Piega il cuore alla correzione
e l'orecchio ai discorsi sapienti.
13 Noli subtrahere a puero disciplinam;
si enim percusseris eum virga, non morietur:
13 Non risparmiare al giovane la correzione,
anche se tu lo batti con la verga, non morirà;
14 tu virga percuties eum
et animam eius de inferno liberabis.
14 anzi, se lo batti con la verga,
lo salverai dagli inferi.
15 Fili mi, si sapiens fuerit cor tuum,
gaudebit tecum et cor meum,
15 Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio,
anche il mio cuore gioirà.
16 et exsultabunt renes mei,
cum locuta fuerint rectum labia tua.
16 Esulteranno le mie viscere,
quando le tue labbra diranno parole rette.
17 Non aemuletur cor tuum peccatores,
sed in timore Domini esto tota die,
17 Il tuo cuore non invidi i peccatori,
ma resti sempre nel timore del Signore,
18 quia est tibi posteritas,
et praestolatio tua non auferetur.
18 perché così avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà delusa.
19 Audi, fili mi, et esto sapiens
et dirige in via animum tuum.
19 Ascolta, figlio mio, e sii saggio
e indirizza il cuore per la via retta.
20 Noli esse in conviviis potatorum
nec in comissationibus carnis,
20 Non essere fra quelli che s'inebriano di vino,
né fra coloro che son ghiotti di carne,
21 quia vacantes potibus et comissatores consumentur,
et vestietur pannis dormitatio.
21 perché l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno
e il dormiglione si vestirà di stracci.
22 Audi patrem tuum, qui genuit te,
et ne contemnas, cum senuerit mater tua.
22 Ascolta tuo padre che ti ha generato,
non disprezzare tua madre quando è vecchia.
23 Veritatem eme et noli vendere;
sapientiam eme et doctrinam et intellegentiam.
23 Acquista il vero bene e non cederlo,
la sapienza, l'istruzione e l'intelligenza.
24 Exsultat gaudio pater iusti;
qui sapientem genuit, laetabitur in eo;
24 Il padre del giusto gioirà pienamente
e chi ha generato un saggio se ne compiacerà.
25 gaudeat pater tuus et mater tua,
et exsultet, quae genuit te.
25 Gioisca tuo padre e tua madre
e si rallegri colei che ti ha generato.
26 Praebe, fili mi, cor tuum mihi,
et oculi tui vias meas custodiant.
26 Fa' bene attenzione a me, figlio mio,
e tieni fisso lo sguardo ai miei consigli:
27 Fovea enim profunda est meretrix,
et puteus angustus aliena,
27 una fossa profonda è la prostituta,
e un pozzo stretto la straniera.
28 nam insidiatur ipsa in via quasi latro
et iniquos in hominibus addet.
28 Essa si apposta come un ladro
e aumenta fra gli uomini il numero dei perfidi.
29 Cui “ Vae ”? Cui “ Eheu ”?
Cui rixae? Cui querela?
Cui sine causa vulnera? Cui suffusio oculorum?
29 Per chi i guai? Per chi i lamenti?
Per chi i litigi? Per chi i gemiti?
A chi le percosse per futili motivi? A chi gli occhi rossi?
30 His, qui commorantur in vino
et eunt, ut scrutentur mixtum.
30 Per quelli che si perdono dietro al vino
e vanno a gustare vino puro.
31 Ne intuearis vinum, quando flavescit,
cum splenduerit in calice color eius:
ingreditur blande,
31 Non guardare il vino quando rosseggia,
quando scintilla nella coppa
e scende giù piano piano;
32 sed in novissimo mordebit ut coluber
et sicut regulus vulnerat.
32 finirà con il morderti come un serpente
e pungerti come una vipera.
33 Oculi tui videbunt extranea,
et cor tuum loquetur perversa;
33 Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
e la tua mente dirà cose sconnesse.
34 et eris sicut dormiens in medio mari
et quasi sopitus ad malum navis:
34 Ti parrà di giacere in alto mare
o di dormire in cima all'albero maestro.
35 “ Verberaverunt me, sed non dolui,
percusserunt me, et ego non sensi;
quando evigilabo et rursus illud requiram? ”.
35 "Mi hanno picchiato, ma non sento male.
Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto.
Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell'altro".