Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Giobbe 5


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Voca ergo, si est qui tibi re spondeat!
Ad quem sanctorum converteris?
1 Chiama, dunque! Ti risponderà forse qualcuno?
E a chi fra i santi ti rivolgerai?
2 Vere stultum interficit iracundia,
et fatuum occidit invidia.
2 Poiché allo stolto dà morte lo sdegno
e la collera fa morire lo sciocco.
3 Ego vidi stultum firma radice
et maledixi sedi eius statim.
3 Io ho visto lo stolto metter radici,
ma imputridire la sua dimora all'istante.
4 Longe fient filii eius a salute
et conterentur in porta, et non erit qui eruat.
4 I suoi figli sono lungi dal prosperare,
sono oppressi alla porta, senza difensore;
5 Cuius messem famelicus comedet,
et ipsum rapiet armatus, et bibent sitientes divitias eius.
5 l'affamato ne divora la messe
e gente assetata ne succhia gli averi.
6 Quia non egreditur ex pulvere nequitia,
et de humo non oritur dolor.
6 Non esce certo dalla polvere la sventura
né germoglia dalla terra il dolore,
7 Sed homo generat laborem,
et aves elevant volatum.
7 ma è l'uomo che genera pene,
come le scintille volano in alto.
8 Quam ob rem ego deprecabor Dominum
et ad Deum ponam eloquium meum,
8 Io, invece, mi rivolgerei a Dio
e a Dio esporrei la mia causa:
9 qui facit magna et inscrutabilia
et mirabilia absque numero;
9 a lui, che fa cose grandi e incomprensibili,
meraviglie senza numero,
10 qui dat pluviam super faciem terrae
et irrigat aquis rura;
10 che dà la pioggia alla terra
e manda le acque sulle campagne.
11 qui ponit humiles in sublime
et maerentes erigit sospitate;
11 Colloca gli umili in alto
e gli afflitti solleva a prosperità;
12 qui dissipat cogitationes malignorum,
ne possint implere manus eorum, quod coeperant;
12 rende vani i pensieri degli scaltri
e le loro mani non ne compiono i disegni;
13 qui apprehendit sapientes in astutia eorum
et consilium pravorum dissipat.
13 coglie di sorpresa i saggi nella loro astuzia
e manda in rovina il consiglio degli scaltri.
14 Per diem incurrent tenebras
et, quasi in nocte, sic palpabunt in meridie.
14 Di giorno incappano nel buio
e brancolano in pieno sole come di notte,
15 Porro salvum faciet egenum a gladio oris eorum
et de manu violenti pauperem;
15 mentre egli salva dalla loro spada l'oppresso,
e il meschino dalla mano del prepotente.
16 et erit egeno spes,
iniquitas autem contrahet os suum.
16 C'è speranza per il misero
e l'ingiustizia chiude la bocca.
17 Beatus homo, qui corripitur a Deo;
increpationem ergo Omnipotentis ne reprobes.
17 Felice l'uomo, che è corretto da Dio:
perciò tu non sdegnare la correzione
dell'Onnipotente,
18 Quia ipse vulnerat et medetur,
percutit, et manus eius sanabunt.
18 perché egli fa la piaga e la fascia,
ferisce e la sua mano risana.
19 In sex tribulationibus liberabit te,
et in septem non tanget te malum.
19 Da sei tribolazioni ti libererà
e alla settima non ti toccherà il male;
20 In fame eruet te de morte
et in bello de manu gladii.
20 nella carestia ti scamperà dalla morte
e in guerra dal colpo della spada;
21 A flagello linguae absconderis
et non timebis vastationem, cum venerit.
21 sarai al riparo dal flagello della lingua,
né temerai quando giunge la rovina.
22 In vastitate et fame ridebis
et bestias terrae non formidabis.
22 Della rovina e della fame ti riderai
né temerai le bestie selvatiche;
23 Sed cum lapidibus campi pactum tuum,
et bestiae terrae pacificae erunt tibi.
23 con le pietre del campo avrai un patto
e le bestie selvatiche saranno in pace con te.
24 Et scies quod pacem habeattabernaculum tuum,
et visitans habitationem tuam non falleris.
24 Conoscerai la prosperità della tua tenda,
visiterai la tua proprietà e non sarai deluso.
25 Scies quoque quoniam multiplex erit semen tuum,
et progenies tua quasi herba terrae.
25 Vedrai, numerosa, la prole,
i tuoi rampolli come l'erba dei prati.
26 Ingredieris in abundantia sepulcrum,
sicut infertur acervus tritici in tempore suo.
26 Te ne andrai alla tomba in piena maturità,
come si ammucchia il grano a suo tempo.
27 Ecce hoc, ut investigavimus, ita est;
oboedi illi et tu sapias tibi ”.
27 Ecco, questo abbiamo osservato: è così.
Ascoltalo e sappilo per tuo bene.