Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Ester 8


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Die illo dedit rex Asuerus Esther reginae domum Aman adversariiIudaeorum, et Mardochaeus ingressus est ante faciem regis; confessa est enim eiEsther quid esset sibi.1 In quello stesso giorno il re Assuero diede alla regina Ester la casa di Amàn, nemico dei Giudei. Mardocheo si presentò al re, al quale Ester aveva dichiarato il rapporto di parentela che egli aveva con lei.
2 Tulitque rex anulum suum, quem ab Aman recipiiusserat, et tradidit Mardochaeo; Esther autem constituit Mardochaeum superdomum Aman.
2 Il re si tolse l'anello che aveva fatto ritirare ad Amàn e lo diede a Mardocheo. Ester affidò a Mardocheo l'amministrazione della casa che era stata di Amàn.
3 Et adiecit Esther loqui coram rege et procidit ad pedes eius flevitque etlocuta ad eum oravit, ut malitiam Aman Agagitae et machinationes eius pessimas,quas excogitaverat contra Iudaeos, iuberet irritas fieri.3 Poi Ester parlò di nuovo alla presenza del re, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con le lacrime agli occhi d'impedire gli effetti della malvagità di Amàn l'Agaghita e l'attuazione dei piani che aveva preparato contro i Giudei.
4 At ille ex moresceptrum aureum protendit manu; illaque consurgens stetit ante eum4 Allora il re stese lo scettro d'oro verso Ester; Ester si alzò, rimase in piedi davanti al re
5 et ait: “Si placet regi, et si inveni gratiam coram eo, et deprecatio mea non ei videturesse contraria, et accepta sum in oculis eius, obsecro, ut novis epistulisveteres litterae Aman filii Amadathi, Agagitae, insidiatoris et hostisIudaeorum, quibus eos in cunctis regis provinciis perire praeceperat,corrigantur.5 e disse: "Se così piace al re, se io ho trovato grazia ai suoi occhi, se la cosa gli par giusta e se io gli sono gradita, si scriva per revocare i documenti scritti, macchinazione di Amàn figlio di Hammedàta, l'Agaghita, in cui si ordina di far perire i Giudei che sono in tutte le province del re.
6 Quomodo enim potero sustinere malum, quod passurus est populusmeus, et interitum cognationis meae? ”.
6 Perché come potrei io resistere al vedere la sventura che colpirebbe il mio popolo? Come potrei resistere al vedere la distruzione della mia stirpe?".
7 Responditque rex Asuerus Esther reginae et Mardochaeo Iudaeo: “ Domum Amanconcessi Esther et ipsum iussi appendi in patibulo, quia ausus est manum inIudaeos mittere.7 Allora il re Assuero disse alla regina Ester e a Mardocheo, il Giudeo: "Ecco, ho dato a Ester la casa di Amàn e questi è stato impiccato al palo, perché aveva voluto stendere la mano sui Giudei.
8 Scribite ergo Iudaeis sicut vobis placet, ex regis nomine,signantes litteras anulo meo, quia epistulae ex regis nomine scriptae et illiusanulo signatae non possunt immutari ”.
8 Scrivete dunque come vi parrà meglio, nel nome del re, e sigillate con l'anello reale, perché ciò che è scritto in nome del re e sigillato con l'anello reale è irrevocabile".
9 Accitisque scribis regis — erat autem tempus tertii mensis, qui appellaturSivan, vicesima et tertia illius die — scriptae sunt epistulae, ut Mardochaeusvoluerat, ad Iudaeos et ad satrapas procuratoresque et principes, qui centumviginti septem provinciis ab India usque ad Aethiopiam praesidebant, provinciaeatque provinciae, populo et populo, iuxta linguas et litteras suas, et Iudaeisiuxta linguam et litteras suas.9 Senza perdere tempo il ventitré del terzo mese, cioè il mese di Sivan, furono convocati i segretari del re e fu scritto, seguendo in tutto l'ordine di Mardocheo, ai Giudei, ai satrapi, ai governatori e ai capi delle centoventisette province, dall'India all'Etiopia, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere, a ogni popolo nella sua lingua e ai Giudei secondo il loro modo di scrivere e nella loro lingua.
10 Ipsaeque epistulae, quae ex regis nominemittebantur, anulo ipsius obsignatae sunt et missae per veredarios electis equisregiis discurrentes.10 Fu dunque scritto in nome del re Assuero, si sigillarono i documenti con l'anello reale e si mandarono per mezzo di corrieri a cavallo, che cavalcavano corsieri reali, figli di cavalle di razza.
11 Quibus permisit rex Iudaeis in singulis civitatibus, utin unum congregarentur et starent pro animabus suis et omnes inimicos suos cumconiugibus ac liberis interficerent atque delerent et spolia eorum diriperent;11 Con questi scritti il re dava facoltà ai Giudei, in qualunque città si trovassero, di radunarsi e di difendere la loro vita, di distruggere, uccidere, sterminare, compresi i bambini e le donne, tutta la gente armata, di qualunque popolo e di qualunque provincia, che li assalisse, e di saccheggiare i loro beni;
12 et constituta est per omnes provincias una ultionis dies, id est tertiadecima mensis duodecimi, qui vocatur Adar.
12 e ciò in un medesimo giorno in tutte le province del re Assuero: il tredici del decimosecondo mese, cioè il mese di Adàr.
13 Exemplar epistulae in forma legis in omnibus provinciis promulgandum erat, utomnibus populis notum fieret paratos esse Iudaeos in diem illam ad capiendamvindictam de hostibus suis.13 Una copia dell'editto che doveva essere promulgato in ogni provincia, fu resa nota a tutti i popoli, perché i Giudei si tenessero pronti per quel giorno a vendicarsi dei loro nemici.
14 Egressique sunt veredarii celeres nuntiosperferentes, et edictum regis pependit in Susan.
14 Così i corrieri sui cavalli reali partirono premurosi e stimolati dal comando del re, mentre il decreto veniva subito promulgato nella cittadella di Susa.
15 Mardochaeus autem de palatio et de conspectu regis egrediens fulgebatvestibus regiis, hyacinthinis videlicet et albis, coronam magnam auream portansin capite et amictus pallio serico atque purpureo; omnisque civitas exsultavitatque laetata est.15 Mardocheo si allontanò dal re con una veste reale di porpora viola e di lino bianco, con una grande corona d'oro e un manto di bisso e di porpora rossa; la città di Susa gridava di gioia ed era in festa.
16 Iudaeis autem nova lux oriri visa est, gaudium, honor ettripudium.16 Per i Giudei vi era luce, letizia, esultanza, onore.
17 Apud omnes populos, urbes atque provincias, quocumque regis iussaveniebant, Iudaeis fuit exsultatio, epulae atque convivia et festus dies, intantum ut plures alterius gentis et sectae eorum religioni et caeremoniisiungerentur; grandis enim cunctos Iudaici nominis terror invaserat.
17 In ogni provincia, in ogni città, dovunque giungevano l'ordine del re e il suo decreto, vi era per i Giudei gioia ed esultanza, banchetti e feste. Molti appartenenti ai popoli del paese si fecero Giudei, perché il timore dei Giudei era piombato su di loro.