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Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Siracide 31


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA
1 L’insonnia del ricco consuma il corpo,
i suoi affanni gli tolgono il sonno.
1 L'insonnia per la ricchezza logora il corpo,
l'affanno per essa distoglie il sonno.
2 Le preoccupazioni dell’insonnia non lasciano dormire,
come una grave malattia bandiscono il sonno.
2 L'affanno della veglia tien lontano l'assopirsi,
come una grave malattia bandisce il sonno.
3 Un ricco fatica nell’accumulare ricchezze,
e se riposa è per darsi ai piaceri.
3 Un ricco fatica nell'accumulare ricchezze
e se smette, si ingolfa nei piaceri.
4 Un povero fatica nelle privazioni della vita,
ma se si riposa cade in miseria.
4 Un povero fatica nelle privazioni della vita
e se smette, cade nell'indigenza.
5 Chi ama l’oro non sarà esente da colpa,
chi insegue il denaro ne sarà fuorviato.
5 Chi ama l'oro non sarà esente da colpa,
chi insegue il denaro per esso peccherà.
6 Molti sono andati in rovina a causa dell’oro,
e la loro rovina era davanti a loro.
6 Molti sono andati in rovina a causa dell'oro,
il loro disastro era davanti a loro.
7 È una trappola per quanti ne sono infatuati,
e ogni insensato vi resta preso.
7 È una trappola per quanti ne sono entusiasti,
ogni insensato vi resta preso.
8 Beato il ricco che si trova senza macchia
e che non corre dietro all’oro.
8 Beato il ricco, che si trova senza macchia
e che non corre dietro all'oro.
9 Chi è costui? Lo proclameremo beato,
perché ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo.
9 Chi è costui? noi lo proclameremo beato:
difatti egli ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo.
10 Chi ha subìto questa prova ed è risultato perfetto?
Sarà per lui un titolo di vanto.
Chi poteva trasgredire e non ha trasgredito,
fare il male e non lo ha fatto?
10 Chi ha subìto la prova, risultando perfetto?
Sarà un titolo di gloria per lui.
Chi, potendo trasgredire, non ha trasgredito,
e potendo compiere il male, non lo ha fatto?
11 Per questo si consolideranno i suoi beni
e l’assemblea celebrerà le sue beneficenze.
11 Si consolideranno i suoi beni
e l'assemblea celebrerà le sue beneficenze.

12 Sei seduto davanti a una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: «Che abbondanza qua sopra!».
12 Hai davanti una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: "Che abbondanza qua sopra".
13 Ricòrdati che è un male l’occhio cattivo.
Che cosa è stato creato peggiore dell’occhio?
Per questo esso lacrima davanti a tutti.
13 Ricòrdati che l'occhio cattivo è un male.
Che cosa è stato creato peggiore dell'occhio?
Per questo esso lacrima in ogni circostanza.
14 Non tendere la mano dove un altro volge lo sguardo
e non precipitarti sul piatto insieme con lui.
14 Dove guarda l'ospite, non stendere la mano;
non intingere nel piatto insieme con lui.
15 A partire da te intendi i desideri del tuo prossimo
e su ogni cosa rifletti.
15 Giudica le esigenze del prossimo dalle tue;
e su ogni cosa rifletti.
16 Mangia da uomo frugale ciò che ti è posto dinanzi,
non masticare con voracità per non renderti odioso.
16 Mangia da uomo ciò che ti è posto innanzi;
non masticare con voracità per non renderti odioso.
17 Sii il primo a smettere per educazione,
non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo.
17 Sii il primo a smettere per educazione,
non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo.
18 Se siedi tra molti invitati,
non essere il primo a tendere la mano.
18 Se siedi tra molti invitati,
non essere il primo a stendere la mano.
19 Per un uomo educato il poco è sufficiente;
quando si corica non respira con affanno.
19 Quanto poco è sufficiente per un uomo educato,
una volta a letto non si sente soffocato.
20 Il sonno è salubre se lo stomaco è regolato,
al mattino ci si alza e si è padroni di sé.
Il tormento dell’insonnia e della nausea
e la colica accompagnano l’uomo ingordo.
20 Sonno salubre con uno stomaco ben regolato,
al mattino si alza e il suo spirito è libero.
Travaglio di insonnia, coliche e vomiti
accompagnano l'uomo ingordo.
21 Se sei stato forzato a eccedere nei cibi,
àlzati, va’ a vomitare e ti sentirai sollevato.
21 Se sei stato forzato a eccedere nei cibi,
àlzati, va' a vomitare e sarai sollevato.
22 Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi,
alla fine troverai vere le mie parole.
In tutte le tue opere sii diligente
e nessuna malattia ti coglierà.
22 Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi,
alla fine troverai vere le mie parole.
In tutte le azioni sii moderato
e nessuna malattia ti coglierà.
23 Molti lodano chi è sontuoso nei banchetti,
e la testimonianza della sua munificenza è degna di fede.
23 Molte labbra loderanno chi è splendido nei banchetti,
e vera è la testimonianza della sua munificenza.
24 La città mormora di chi è tirchio nel banchetto,
e la testimonianza della sua avarizia è esatta.
24 La città mormora di chi è tirchio nei banchetti;
ed esatta è la testimonianza della sua avarizia.

25 Non fare lo spavaldo con il vino,
perché il vino ha mandato molti in rovina.
25 Non fare il forte con il vino,
perché ha mandato molti in rovina.
26 La fornace prova il metallo nella tempera,
così il vino i cuori, in una sfida di arroganti.
26 La fornace prova il metallo nella tempera,
così il vino i cuori in una sfida di arroganti.
27 Il vino è come la vita per gli uomini,
purché tu lo beva con misura.
Che vita è quella dove manca il vino?
Fin dall’inizio è stato creato per la gioia degli uomini.
27 Il vino è come la vita per gli uomini,
purché tu lo beva con misura.
Che vita è quella di chi non ha vino?
Questo fu creato per la gioia degli uomini.
28 Allegria del cuore e gioia dell’anima
è il vino bevuto a tempo e a misura.
28 Allegria del cuore e gioia dell'anima
è il vino bevuto a tempo e a misura.
29 Amarezza dell’anima è il vino bevuto in quantità,
con eccitazione e per sfida.
29 Amarezza dell'anima è il vino bevuto in quantità,
con eccitazione e per sfida.
30 L’ubriachezza accresce l’ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
30 L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
31 Durante un banchetto non rimproverare il vicino,
non deriderlo nella sua allegria.
Non dirgli parole di biasimo
e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve.
31 Durante un banchetto non rimproverare il vicino,
non deriderlo nella sua letizia.
Non dirgli parola di rimprovero
e non tormentarlo col chiedergli ciò che ti deve.