Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Ulivi (Monte dei)


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(Ebr. har. haz-zethim; oggi Gebel el Zeitun). Monte ad oriente di Gerusalemme (Zach. 14, 4; Ez. 11, 23), da essa separato dalla valle del Cedron (2Sam 15, 23; Io. 18, 1) e lontano un percorso sabatico (ca. 1 km.; At. 1, 12). Presenta tre punti culminanti: a nord l'odierno Karm el-Sajad "vigna del cacciatore" (m. 818), chiamato dagli antichi pellegrini "mons viri Galilaei" in ricordo delle parole angeliche (At. 1, 11); al centro l'odierno Gebel et-Tur (m. 812); al sud l'odierno Gebel Batn el Hawa (m. 734), chiamato dagli antichi pellegrini "mons offensionis", "mons scandali", ch'è il nome impiegato dalla Volgata per designare la località idolatrica di Salomone (2Reg. 23, 13). Ricoperto di ulivi, parzialmente ancora esistenti, il monte è traforato da caverne, cisterne, e grotte, legate a ricordi biblici e tradizionali e utilizzate a sepoltura. Ai tempi di David, sulle sue cime era installato un luogo cultuale (2Sam 15, 32). È salito da David in pianto con la testa velata ed i piedi scalzi, mentre fugge al ribelle Absalom (2Sam 15, 30). Salomone innalzò, sulla cima meridionale elle dominava la vallata di Siloe, un luogo cultuale per le divinità idolatriche delle concubine straniere, che fu distrutto dal riformatore Iosia (2Reg. 23, 13). Sulla cima del monte, Ezechiele vide sostare Iahweh, che abbandonava il tempio di Gerusalemme, feticisticamente creduto intoccabile, per trasferirsi fra gli Ebrei di Babilonia (Ez. 11, 23); sulla sua cima si poserà Iahweh, il grande vittorioso, il quale determinerà una grande spaccatura nella montagna stessa (Zach. 14, 4).
Il monte degli U. è particolarmente legato alla storia di Cristo; attraversato nell'andirivieni da Gerico (Mt. 21, 1; Mc. 11, 1; Lc. 19, 29) e da Bethania, situata nel Versante orientale, alla sua base sono situati il Cedron (v.) ed il Getsemani (v.) con la sua grotta; verso la cima un'altra grotta conserva il ricordo degli ultimi insegnamenti di Cristo, tra i quali il Pater noster (Lc. 22, 39; 21, 37; Mt. 24, 3; 26, 30; Lc. 11, 1-4); sulla piattaforma occidentale invece è conservato il ricordo dell'Ascensione (At. 1, 12; Lc. 24, 50 ss.); ed infine sul versante orientale il ricordo del pianto di Cristo su Gerusalemme (Lc. 19, 41-44) e dell'ovazione tributata gli dai discepoli e dai simpatizzanti con rami d'olivo e palme (Mt 21, 1-11 e par.). Attorno ai tre grandi santuari, eretti nel sec. IV, sul monte d'egli U. (Ascensione, Getsemani ed Eleona, da ***) s'intensificò la pietà cristiana nell'età bizantina e medioevale ed oggi è più viva che mai.
[A. R.]

BIBL. - F. M. ABEL, Géographie de la Palestine, I, Parigi 1933, pp. 64. 372 ss.; L. PIROT. in DRs, I, coll. 628-43.

Autore: Sac. Armando Rolla
Fonte: Dizionario Biblico diretto da Francesco Spadafora