Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Armena (versione)


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È l'opera più rappresentativa della primitiva letteratura armena, nata nel sec. v, quando invalse l'alfabeto a. ideato dal santo monaco e dottore Mesrop, al posto del siriaco e del greco. Eseguita dal patriarca Isacco il Grande (390-440) e da Mesrop su codici greci costantinopolitani, è trasmessa da codici non anteriori al sec. XIII, eccettuati i codici evangelici rimontanti all'887.
La versione del V. T. segue la recensione esaplare origeniana dei LXX; quella invece del N. T. riflette la recensione cesareense. L'indole della lingua, uguale se non superiore al greco nella finezza, permise di riprodurre l'originale greco con eleganza stilistica e fedeltà scrupolosa. L'edizione completa fu curata da I. Zoharab (Venezia 1805) con l'indicazione delle varianti testuali sotto ogni pagina. Edizioni dei vangeli: Évangile traduit en langue arménienne ancienne et écrit en l'an 887, Mosca 1890 (ed. fototipica); F. Macler, L'évangile arménien, Parigi 1920 (ed. fototipica cod. Etchmiadzin 229).
[A. R.]

BIBL. - ST. LYONNET, Les versions arménienne et géorgienne, in M. LAGRANGE, Critique textuelle (Parigi 1935), pp. 342-75; 454-60; 525-8; 622-5; ID., Les origines de la version arménienne et le Diatessaron, Roma 1950.

Autore: Sac. Armando Rolla
Fonte: Dizionario Biblico diretto da Francesco Spadafora