Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Samuele


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Il profeta S. (semu'el: interpretato in 1Sam 1, 20 secondo un'etimologia popolare "Iahweh lo chiamò sa'ol"; è molto affine a sumu-ilu nome divino accadico già al tempo di Hammurapi: cf. E. Dhorme, Les livres de Samuel, Paris 1910, p. 23) nacque in Ramathaim (probabilmente l'odierna città di Rent: cf. E. M. Abel, Géographie de la Palestine, II, Paris 1938, p. 428 s.) da una moglie di Elcana, chiamata Anna, la quale era stata sterile sino alla nascita di S. e aveva promesso, qualora le fosse nato un figlio, di consacrarlo a Dio (I Sam. 1, 11). S. dunque, messo alle dipendenze del sommo sacerdote Eli (1Sam l, 24-28), ebbe la rivelazione dell'imminente distruzione della famiglia di questi (I Sam 3) e quindi fu dichiarato profeta del Signore (I Sam 3, 19 ss.). Generò soltanto due figli, Gioele e Abia i quali però non seguirono gli esempi del padre. Non potendo più difendere Israele dai nemici a causa della sua vecchiaia (cf. I Sam 9, 16; 10, 5; 13, 3) e non essendo graditi i suoi figli (1Sam 8, 1-5), a voce di popolo, consacrò re Saul (1Sam 9, 1-10, 26). Dopo la vittoria di questi sugli Ammoniti (1Sam 11, 1-11), inaugurò il regno in Galgala (1Sam 11, 12-15) e si dimise da giudice (1Sam 12). Rimase tuttavia profeta e come tale comunicò i divini voleri al re. Nel nome di Iahweh comandò a Saul la distruzione degli Amaleciti (1Sam 15, 1 ss.); al re disobbediente comunicò l'abbandono da parte di Dio, prima della sua dinastia (I Sam 13, 5-14) e poi della sua stessa persona (1Sam 15, 11-23). Per ordine di Iahweh unse re Davide (1Sam 16, 1-13). Quindi non pare che sia più intervenuto pubblicamente; sembra solo che presiedesse al raduno dei cosiddetti "figli dei profeti" (1Sam 19, 20-24) e morisse in Rama sua patria (1Sam 25, 1), compianto da tutto il popolo. Della sua reale evocazione dopo morte, ad opera di Saul, molti padri dubitarono.
[B. N. W.]

BIBL. - L. DESNOYERS, Histoire du peuple hébreu, I, Parigi 1922, pp. 208-28; II, 1930, pp. 33-45, 66 ss. 76 s. 128-31.

Autore: Padre Beniamino Nespon-Wambacq
Fonte: Dizionario Biblico diretto da Francesco Spadafora