Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Moloch


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È la divinità cananea Milk, attestata dai nomi teofori delle lettere di el- Amarnah, alla quale erano offerti sacrifici umani, come dimostrano le recenti scoperte archeologiche, specialmente a Gezer. Sembra la stessa divinità Melkart «Melek della città») di Tiro, e Baal-Kammon dei Fenici e dei Cartaginesi, i quali le immolavano, secondo gli autori classici, vittime umane, specialmente bambini. Infine, Milkom, dio nazionale degli Ammoniti, è lo stesso Milk con il fenomeno comune della mimazione finale. Nel Vecchio Testamento, il semitico Melek dai Masoreti fu vocalizzato Molekh, con le vocali cioè del termine boseth = ignominia, oggetto infame; la versione greca (dei Settanta), traducendolo o *** in 2Reg. 23, 10.23 introdusse la pronunzia M., mai esistita nel vivo linguaggio; che andrebbe corretta in Melekh o Milk.
Il Vecchio Testamento alla divinità M. sempre congiunge e riferisce i sacrifici umani in particolare di bimbi (Lev. 18, 21; 20, 2.5; I Reg. 11, 7; Ier. 32, 35 ecc). Essi venivano sgozzati (Ez. 16, 21) e quindi posti a bruciare su una griglia (=tofeth): è quel che esprime la tipica espressione ebraica «far passare per M.» «far passare attraverso il fuoco» (Ier. 7, 31; 19, 5; 32, 35; Ez. 16, 21; 20, 26, 31 ecc.).
In questi passi Geremia ed Ezechiele si scagliano contro questo eccesso della religione (v.) popolare o sincretismo idolatrico, che la legge proibiva severamente (Lev. 18, 21; 20, 2; Deut. 12, 31; 18, 10).
Il P. A. Bea ha confutato ampiamente il tentativo compiuto di recente da O. Eissfeldt, il quale fondandosi su tre o quattro iscrizioni puniche del III sec. d. C. (!), volle intendere M. qual nome comune di una «specie di sacrificio»; non si tratterebbe affatto di una divinità. Tentativo insostenibile in netta opposizione a tutte le fonti bibliche, ed estrabibliche.

BIBL. - M. LAGRANGE, Etudes sur les religions sémitiques, 2a ed., Parigi 1905, pp. 99- 109; H. VINCENT, Canaan d'après l'exploration récente, ivi 1907, pp. 188-200; A. LEMONNYER, in RScPhTh, 7 (1913) 432-66; L. DESNOYERS. Histoire du peuple hébreu I. Parigi 1922, pp. 243 s. 342-45; O. EISSFELDT. Molk als Opferbegriff ecc .. Halle 1935; confutato da R. DE VAUX. in RB. (1936) 278-82; e A. BEA, in Biblica, 18 (1937) 95-107; F. SPADAFORA, Ezechiele. 2a ed., Torino 1951, pp. 129 s. 164 s. 189.

Fonte: Dizionario Biblico diretto da Francesco Spadafora