Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Madian - Madianiti


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Il nome forse di origine hurrita, in ebr. è midhjan, greco ***. Figlio di Abramo e di Qetura (Gen. 25, 2), capostipite dei M., popolo di nomadi, nell'interno del deserto siro-arabico (Gen. 25, 6), donde penetrano nel territorio di Moab. Qui sono battuti da Badad, quarto re di Edom (Gen. 36, 35). Figurano come mercanti nella storia di Giuseppe (Gen. 37, 28.36), spesso confusi cogl'Ismaeliti ai quali si uniscono per saccheggiare o per formare carovane di commercio.
Mosè, fuggito dalla corte egiziana, si rifugia presso Ietro (v.), non lontano dal Sinai, tra Edom e Paran, sulla strada d'Egitto; e sposa la figlia Sefora, dalla quale ha due figli, Gersam ed Eliezer (Ex. 2, 14 s.; 18, 1 ss.). Il clan madianita conosce molto bene la via dal Sinai verso il Nord (Ex. 18, 27; Num. 10, 29 ss.).
I M. riappaiono ad 'Arboth Moab, a nord-est del Mar Morto, dove sono uno scandalo per gl'Israeliti. In una lotta contra questi perdono cinque capi rappresentati come vassalli di Sehon, re degli Amorrei (Num. 22, 4.7; 25, 5-15; 31; Ios. 13, 21). Agl'inizi della storia dei Giudici i M. compiono, uniti ad Amàlec e a Benè Qedem (cf. Gen 23, 6) razzie periodiche nel territorio di Canaan, inondando coi montoni e i cammelli le campagne coltivate. Gedeone li mette in fuga e cattura i capi madianiti Zebah e Salmana a Qarqor (Iudc. 6, 8). M., come termine geografico (eres M.; LXX ***) è noto a Flavio Giuseppe (***) che rievoca il ritiro di Mosè presso il Mar Rosso (Ant. II, 11, 1), a Tolomeo sotto il nome di Madiama (Geogr. 11, 7, 27), a Eusebio (Onom. 124), a s. Girolamo (In Is. 60, 6; In Ez. 25) e al Corano, che indicano una regione e una città nell'Arabia, lungo le coste orientali del golfo di Aqaba. Gli Arabi fissano M. ad Hawra, presso l'oasi di el-Bed' o Mogiayer Shu'aib (il nome è identificato spesso a Ietro). Oltre l'episodio del suocero di Mosè, si hanno altri indizi per l'antichità dell'installazione dei M. al sud: l'unione dei M. (per Albright l'identità) ai Cusiti o Etiopici, provenienti dal sud-Arabia e che figurano nella genealogia di Seba' e di Dedan (Hab. 3, 7; Ex. 2, 16; Num. 12, 1); la discendenza di 'Ephàh da M. (Gen. 25, 4). Se i M. non sono espressamente nominati tra i popoli che, nel 73-2, portano a Teglatfalasar III, oro, argento, profumi e cammelli in segno di sottomissione, si può ammettere che sono rappresentati semmai dagli abitanti della città di Haiapa che appaiono dopo i Sabei. Ora Haiapa corrisponde a 'Ephàh che Is. 60, 6 unisce a M. e a Saba. Anche qualche nome degli altri figli di M. (Gen. 25, 4) come Epher, Hanòk, Abida (Ibadidi dei testi assiri), Eldaa appare in iscrizioni sabeo-minee e nella toponomastica dell'Arabia meridionale.
[F. V.]

BIBL. - F. M. ABEL, Géographie de la Palestine, I, Parigi 1933, P. 285 ss.; W. F. ALBRIGHT, in BASOR, 83 (1941) 84, n. 8; H. H. ROWLEY, From Joseph to Joshua, Londra, 1950, p. 152 s.

Autore: Sac. Francesco Vacchioni
Fonte: Dizionario Biblico diretto da Francesco Spadafora