Preesistenza
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La fede secondo cui Gesù di Nazaret eraè personalmente identico col Figlio di Dio il quale è esistito da tutta l'eternità ed è entrato in questo mondo per manifestarsi nella storia umana (Gv 1,14; 1 Cor 8,6; 2 Cor 8,9; Fil 2,5?11; Col 1,15?17; Eb 1,2?3). Quantunque il pensiero ebraico pre?cristiano ammettesse intermediari tra Dio e il mondo, non ci sono precedenti che si possano dimostrare per il concetto della piena preesistenza personale di Cristo come Figlio di Dio e Lògos che « scende » su questa terra. Nell'ebraismo pre?cristiano, la Sapienza e il Lògos sono soltanto metafore vivaci che indicano attributi e attività di Dio. Platone (427?347 a.C.) parlava delle idee preesistenti che servivano da modelli al demiurgo per fare il mondo. La sua filosofia incoraggiò Origene (circa 185 ? circa 254) a sostenere che Dio aveva creato spiriti il cui uso o abuso della libera volontà li avrebbe resi angeli o demoni, o anche trasformati in anime abitate da corpi umani. Cf Cristologia dall'alto; Demiurgo; Eternità; Incarnazione; Lògos; Sapienza.
Fonte: Dizionario sintetico di Teologia (G.O Collins, E.G. Farrugia)
Fonte: Dizionario sintetico di Teologia (G.O Collins, E.G. Farrugia)