Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Cantico dei cantici 4


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1(LA VOCE DI CRISTO ALLA CHIESA) Come se' tu bella, amica mia, come se' tu bella! Li occhi tuoi paiono di colombe, sanza quello che stae celato. Li capelli tuoi sono sì come greggie di capre, che montarono del monte di Galaad.2Li denti tuoi sì come greggie di pecore tondute, che vennero dal guazzatoio; ciascuna con due agnelli, e non è alcuna sterile tra esse.3Li labbri tuoi sono sì come la vite che gocciola; il parlare tuo è dolce. Sì come pezzi di melagrana sono le tue gote, sanza quello che dentro s' asconde.4Il collo tuo è sì come la torre di David, la quale è edificata colli merli; mille scudi pendono da quella, e ogni armadura d' uomini forti.5Due tue mammelle sono sì come due cavrioli di cervia gemelli, che si pascono ne' gigli,6per insino che il die se ne vada, e chininsi l'ombre della notte. (LO SPOSO DICE DELLA SPOSA) Io anderò al monte della mirra e allo poggio dello incenso. (LO SPOSO ALLA SPOSA)7Tutta se' bella, amica mia, e macula non è in te.8Vieni del Libano, sposa mia, vieni del Libano, vieni; che sarai coronata del capo di monte Amana, e della cima del monte Sanir ed Ermon, de' covaccioli de' leoni, del saltamento de' pardi.9Feristi il cuor mio, sorella mia sposa; feristi il cuore mio coll' uno de' tuoi occhi, e coll' uno delli capelli del tuo collo.10Come belle sono le mammelle tue, sorella mia sposa le mammelle tue sono più belle che il vino, e l'odore delli unguenti tuoi si è sopra tutti li odori delle spezie.11La cera col miele stilla le tue labbra, sposa; miele e latte sono sotto la lingua tua; e lo odore delle tue vestimenta è sì come odore d' incenso.12L'orto chiuso, sorore mia, sposa mia, l' orto chiuso, il fonte segnato.13Le emissioni tue è uno paradiso di meligrani colli frutti delli pomi. Li cipri col nardo.14lo nardo e lo zafferano, la cassia e lo cinnamomo con tutti li àrbori di Libano; mirra e aloe con tutti li primi unguenti;15fonte d'orti, pozzo d'acque vive, (però) che discorrono impetuosamente di Libano. (CRISTO CHIAMA LE GENTI)16Vieni, vento di tramontana, e vieni, vento di mezzodì; spira nell' orto mio, e abbondino li suoi aromati.