Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

I Timotheum 6


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VULGATABIBBIA
1 Quicumque sunt sub jugo servi, dominos suos omni honore dignos arbitrentur, ne nomen Domini et doctrina blasphemetur.1 Quelli che si trovano sotto il giogo della schiavitù, trattino con ogni rispetto i loro padroni, perché non vengano bestemmiati il nome di Dio e la dottrina.
2 Qui autem fideles habent dominos, non contemnant, quia fratres sunt : sed magis serviant, quia fideles sunt et dilecti, qui beneficii participes sunt. Hæc doce, et exhortare.
2 Quelli poi che hanno padroni credenti, non manchino loro di riguardo perché sono fratelli, ma li servano ancora meglio, proprio perché sono credenti e amati coloro che ricevono i loro servizi.

Questo devi insegnare e raccomandare.
3 Si quis aliter docet, et non acquiescit sanis sermonibus Domini nostri Jesu Christi, et ei, quæ secundum pietatem est, doctrinæ :3 Se qualcuno insegna diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e la dottrina secondo la pietà,
4 superbus est, nihil sciens, sed languens circa quæstiones, et pugnas verborum : ex quibus oriuntur invidiæ, contentiones, blasphemiæ, suspiciones malæ,4 costui è accecato dall'orgoglio, non comprende nulla ed è preso dalla febbre di cavilli e di questioni oziose. Da ciò nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi,
5 conflictationes hominum mente corruptorum, et qui veritate privati sunt, existimantium quæstum esse pietatem.5 i conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che considerano la pietà come fonte di guadagno.
6 Est autem quæstus magnus pietas cum sufficientia.6 Certo, la pietà è un grande guadagno, congiunta però a moderazione!
7 Nihil enim intulimus in hunc mundum : haud dubium quod nec auferre quid possumus.7 Infatti non abbiamo portato nulla in questo mondo e nulla possiamo portarne via.
8 Habentes autem alimenta, et quibus tegamur, his contenti simus.8 Quando dunque abbiamo di che mangiare e di che coprirci, contentiamoci di questo.
9 Nam qui volunt divites fieri, incidunt in tentationem, et in laqueum diaboli, et desideria multa inutilia, et nociva, quæ mergunt homines in interitum et perditionem.9 Al contrario coloro che vogliono arricchire, cadono nella tentazione, nel laccio e in molte bramosie insensate e funeste, che fanno affogare gli uomini in rovina e perdizione.
10 Radix enim omnium malorum est cupiditas : quam quidam appetentes erraverunt a fide, et inseruerunt se doloribus multis.
10 L'attaccamento al denaro infatti è la radice di tutti i mali; per il suo sfrenato desiderio alcuni hanno deviato dalla fede e si sono da se stessi tormentati con molti dolori.

11 Tu autem, o homo Dei, hæc fuge : sectare vero justitiam, pietatem, fidem, caritatem, patientiam, mansuetudinem.11 Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose; tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza.
12 Certa bonum certamen fidei, apprehende vitam æternam, in qua vocatus es, et confessus bonam confessionem coram multis testibus.12 Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.
13 Præcipio tibi coram Deo, qui vivificat omnia, et Christo Jesu, qui testimonium reddidit sub Pontio Pilato, bonam confessionem,13 Al cospetto di Dio che dà vita a tutte le cose e di Gesù Cristo che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato,
14 ut serves mandatum sine macula, irreprehensibile usque in adventum Domini nostri Jesu Christi,14 ti scongiuro di conservare senza macchia e irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,

15 quem suis temporibus ostendet beatus et solus potens, Rex regum, et Dominus dominantium :15 che al tempo stabilito sarà a noi rivelata
dal beato e unico sovrano,
il re dei regnanti e signore dei signori,
16 qui solus habet immortalitatem, et lucem inhabitat inaccessibilem : quem nullus hominum vidit, sed nec videre potest : cui honor, et imperium sempiternum. Amen.16 il solo che possiede l'immortalità,
che abita una luce inaccessibile;
che nessuno fra gli uomini ha mai visto né può vedere.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.

17 Divitibus hujus sæculi præcipe non sublime sapere, neque sperare in incerto divitiarum, sed in Deo vivo (qui præstat nobis omnia abunde ad fruendum)17 Ai ricchi in questo mondo raccomanda di non essere orgogliosi, di non riporre la speranza sull'incertezza delle ricchezze, ma in Dio, che tutto ci dà con abbondanza perché ne possiamo godere;
18 bene agere, divites fieri in bonis operibus, facile tribuere, communicare,18 di fare del bene, di arricchirsi di opere buone, di essere pronti a dare, di essere generosi,
19 thesaurizare sibi fundamentum bonum in futurum, ut apprehendant veram vitam.
19 mettendosi così da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera.

20 O Timothee, depositum custodi, devitans profanas vocum novitates, et oppositiones falsi nominis scientiæ,20 O Timòteo, custodisci il deposito; evita le chiacchiere profane e le obiezioni della cosiddetta scienza,
21 quam quidam promittentes, circa fidem exciderunt. Gratia tecum. Amen.21 professando la quale taluni hanno deviato dalla fede.
La grazia sia con voi!