Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Habacuc 2


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VULGATABIBBIA
1 Super custodiam meam stabo,
et figam gradum super munitionem :
et contemplabor ut videam quid dicatur mihi,
et quid respondeam ad arguentem me.

1 Mi metterò di sentinella,
in piedi sulla fortezza,
a spiare, per vedere che cosa mi dirà,
che cosa risponderà ai miei lamenti.
2 Et respondit mihi Dominus, et dixit : Scribe visum, et explana eum super tabulas,
ut percurrat qui legerit eum.
2 Il Signore rispose e mi disse:
"Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette
perché la si legga speditamente.
3 Quia adhuc visus procul ;
et apparebit in finem, et non mentietur :
si moram fecerit, exspecta illum,
quia veniens veniet, et non tardabit.
3 È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà".
4 Ecce qui incredulus est, non erit recta anima ejus in semetipso ;
justus autem in fide sua vivet.
4 Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede.

5 Et quomodo vinum potantem decipit,
sic erit vir superbus, et non decorabitur :
qui dilatavit quasi infernus animam suam,
et ipse quasi mors, et non adimpletur :
et congregabit ad se omnes gentes,
et coacervabit ad se omnes populos.
5 La ricchezza rende malvagi; il superbo non sussisterà;
spalanca come gli inferi le sue fauci
e, come la morte, non si sazia,
attira a sé tutti i popoli,
raduna per sé tutte le genti.
6 Numquid non omnes isti super eum parabolam sument,
et loquelam ænigmatum ejus, et dicetur :
Væ ei qui multiplicat non sua ?
usquequo et aggravat contra se densum lutum ?
6 Forse che tutti non lo canzoneranno,
non faranno motteggi per lui?
Diranno:

Guai a chi accumula ciò che non è suo,
- e fino a quando? -
e si carica di pegni!
7 Numquid non repente consurgent qui mordeant te,
et suscitabuntur lacerantes te,
et eris in rapinam eis ?
7 Forse che non sorgeranno a un tratto i tuoi creditori,
non si sveglieranno i tuoi esattori
e tu diverrai loro preda?
8 Quia tu spoliasti gentes multas,
spoliabunt te omnes qui reliqui fuerint de populis,
propter sanguinem hominis,
et iniquitatem terræ, civitatis, et omnium habitantium in ea.
8 Poiché tu hai spogliato molte genti,
gli altri popoli spoglieranno te,
a causa del sangue umano versato,
della violenza fatta alla regione,
alla città e ai suoi abitanti.

9 Væ qui congregat avaritiam malam domui suæ,
ut sit in excelso nidus ejus,
et liberari se putat de manu mali !
9 Guai a chi è avido di lucro, sventura per la sua casa,
per mettere il nido in luogo alto,
e sfuggire alla stretta della sventura.
10 Cogitasti confusionem domui tuæ ;
concidisti populos multos,
et peccavit anima tua.
10 Hai decretato il disonore alla tua casa;
hai soppresso popoli numerosi,
hai fatto del male contro te stesso.
11 Quia lapis de pariete clamabit,
et lignum, quod inter juncturas ædificiorum est, respondebit.
11 La pietra infatti griderà dalla parete
e dal tavolato risponderà la trave.

12 Væ qui ædificat civitatem in sanguinibus,
et præparat urbem in iniquitate !
12 Guai a chi costruisce una città sul sangue
e fonda un castello sull'iniquità.
13 Numquid non hæc sunt a Domino exercituum ?
laborabunt enim populi in multo igne,
et gentes in vacuum, et deficient.
13 Non è forse volere del Signore degli eserciti
che i popoli fatichino per il fuoco
e le nazioni si stanchino per un nulla?
14 Quia replebitur terra, ut cognoscant gloriam Domini,
quasi aquæ operientes mare.
14 Poiché, come le acque colmano il mare,
così la terra dovrà riempirsi
di conoscenza della gloria del Signore.

15 Væ qui potum dat amico suo mittens fel suum,
et inebrians ut aspiciat nuditatem ejus !
15 Guai a chi fa bere i suoi vicini
versando veleno per ubriacarli
e scoprire le loro nudità.
16 Repletus es ignominia pro gloria ;
bibe tu quoque, et consopire.
Circumdabit te calix dexteræ Domini,
et vomitus ignominiæ super gloriam tuam.
16 Ti sei saziato di vergogna, non di gloria.
Bevi, e ti colga il capogiro.
Si riverserà su di te il calice della destra del Signore
e la vergogna sopra il tuo onore,
17 Quia iniquitas Libani operiet te,
et vastitas animalium deterrebit eos
de sanguinibus hominum,
et iniquitate terræ, et civitatis, et omnium habitantium in ea.
17 poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te
e il massacro degli animali ti colmerà di spavento,
a causa del sangue umano versato,
della violenza fatta alla regione,
alla città e a tutti i suoi abitanti.
18 Quid prodest sculptile, quia sculpsit illud fictor suus,
conflatile, et imaginem falsam ?
quia speravit in figmento fictor ejus, ut faceret simulacra muta.
18 A che giova un idolo
perché l'artista si dia pena di scolpirlo?
O una statua fusa o un oracolo falso,
perché l'artista confidi in essi,
scolpendo idoli muti?

19 Væ qui dicit ligno : Expergiscere ;
Surge, lapidi tacenti !
Numquid ipse docere poterit ?
ecce iste coopertus est auro et argento,
et omnis spiritus non est in visceribus ejus.
19 Guai a chi dice al legno: "Svegliati",
e alla pietra muta: "Alzati".
Ecco, è ricoperta d'oro e d'argento
ma dentro non c'è soffio vitale.
20 Dominus autem in templo sancto suo :
sileat a facie ejus omnis terra !
20 Il Signore risiede nel suo santo tempio.
Taccia, davanti a lui, tutta la terra!