Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Ezechielis 12


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VULGATABIBBIA
1 Et factus est sermo Domini ad me, dicens :1 Questa parola del Signore mi fu riferita:
2 Fili hominis, in medio domus exasperantis tu habitas : qui oculos habent ad videndum, et non vident, et aures ad audiendum, et non audiunt : quia domus exasperans est.2 "Figlio dell'uomo, tu abiti in mezzo a una genìa di ribelli, che hanno occhi per vedere e non vedono, hanno orecchi per udire e non odono, perché sono una genìa di ribelli.
3 Tu ergo, fili hominis, fac tibi vasa transmigrationis, et transmigrabis per diem coram eis. Transmigrabis autem de loco tuo ad locum alterum in conspectu eorum, si forte aspiciant, quia domus exasperans est :3 Tu, figlio dell'uomo, fa' il tuo bagaglio da deportato e, di giorno davanti ai loro occhi, prepàrati a emigrare; emigrerai dal luogo dove stai verso un altro luogo, davanti ai loro occhi: forse comprenderanno che sono una genìa di ribelli.
4 et efferes foras vasa tua quasi vasa transmigrantis per diem in conspectu eorum : tu autem egredieris vespere coram eis, sicut egreditur migrans.4 Prepara di giorno il tuo bagaglio, come il bagaglio d'un esiliato, davanti ai loro occhi; uscirai però al tramonto, davanti a loro, come partirebbe un esiliato.
5 Ante oculos eorum perfode tibi parietem, et egredieris per eum.5 Fa' alla loro presenza un'apertura nel muro ed esci di lì.
6 In conspectu eorum in humeris portaberis ; in caligine effereris : faciem tuam velabis, et non videbis terram, quia portentum dedi te domui Israël.6 Mettiti alla loro presenza il bagaglio sulle spalle ed esci nell'oscurità: ti coprirai la faccia in modo da non vedere il paese, perché io ho fatto di te un simbolo per gli Israeliti".
7 Feci ergo sicut præceperat mihi Dominus : vasa mea protuli quasi vasa transmigrantis per diem, et vespere perfodi mihi parietem manu : et in caligine egressus sum, in humeris portatus in conspectu eorum.7 Io feci come mi era stato comandato: preparai di giorno il mio bagaglio come il bagaglio d'un esiliato e sul tramonto feci un foro nel muro con le mani, uscii nell'oscurità e mi misi il bagaglio sulle spalle sotto i loro occhi.
8 Et factus est sermo Domini mane ad me, dicens :8 Al mattino mi fu rivolta questa parola del Signore:
9 Fili hominis, numquid non dixerunt ad te domus Israël, domus exasperans : Quid tu facis ?9 "Figlio dell'uomo, non t'ha chiesto il popolo d'Israele, quella genìa di ribelli, che cosa stai facendo?
10 Dic ad eos : Hæc dicit Dominus Deus :
Super ducem onus istud, qui est in Jerusalem,
et super omnem domum Israël, quæ est in medio eorum.
10 Rispondi loro: Così dice il Signore Dio: Quest'oracolo è per il principe di Gerusalemme e per tutti gli Israeliti che vi abitano.
11 Dic : Ego portentum vestrum :
quomodo feci, sic fiet illis :
in transmigrationem et in captivitatem ibunt.
11 Tu dirai: Io sono un simbolo per voi; infatti quello che ho fatto a te, sarà fatto a loro; saranno deportati e andranno in schiavitù.
12 Et dux qui est in medio eorum,
in humeris portabitur ; in caligine egredietur :
parietem perfodient, ut educant eum ;
facies ejus operietur, ut non videat oculo terram.
12 Il principe, che è in mezzo a loro si caricherà il bagaglio sulle spalle, nell'oscurità, e uscirà per la breccia che verrà fatta nel muro per farlo partire; si coprirà il viso, per non vedere con gli occhi il paese.
13 Et extendam rete meum super eum,
et capietur in sagena mea :
et adducam eum in Babylonem, in terram Chaldæorum,
et ipsam non videbit :
ibique morietur.
13 Ma io tenderò la mia rete contro di lui ed egli rimarrà preso nei miei lacci: lo condurrò in Babilonia, nel paese dei Caldei, ma egli non la vedrà e là morirà.
14 Et omnes qui circa eum sunt,
præsidium ejus, et agmina ejus,
dispergam in omnem ventum,
et gladium evaginabo post eos.
14 Disperderò ad ogni vento quanti sono intorno a lui, le sue guardie e tutte le sue truppe, e snuderò dietro a loro la spada.
15 Et scient quia ego Dominus,
quando dispersero illos in gentibus,
et disseminavero eos in terris.
15 Allora sapranno che io sono il Signore, quando li avrò dispersi fra le genti e li avrò disseminati in paesi stranieri.
16 Et relinquam ex eis viros paucos
a gladio, et fame, et pestilentia,
ut enarrent omnia scelera eorum
in gentibus ad quas ingredientur,
et scient quia ego Dominus.
16 Tuttavia ne risparmierò alcuni, superstiti alla spada, alla fame e alla peste, perché raccontino tutte le loro scelleratezze alle genti fra le quali andranno e anch'esse sappiano che io sono il Signore".
17 Et factus est sermo Domini ad me, dicens :17 Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore:
18 Fili hominis, panem tuum in conturbatione comede,
sed et aquam tuam in festinatione et mœrore bibe.
18 "Figlio dell'uomo, mangia il pane con paura e bevi l'acqua con trepidazione e con angoscia.
19 Et dices ad populum terræ :
Hæc dicit Dominus Deus
ad eos qui habitant in Jerusalem, in terra Israël :
Panem suum in sollicitudine comedent,
et aquam suam in desolatione bibent :
ut desoletur terra a multitudine sua,
propter iniquitatem omnium qui habitant in ea.
19 Al popolo del paese dirai: Così dice il Signore Dio agli abitanti di Gerusalemme, al paese d'Israele: Mangeranno il loro pane nell'angoscia e berranno la loro acqua nella desolazione, perché la loro terra sarà spogliata della sua abbondanza per l'empietà di tutti i suoi abitanti.
20 Et civitates quæ nunc habitantur, desolatæ erunt,
terraque deserta,
et scietis quia ego Dominus.
20 Le città popolose saranno distrutte e la campagna ridotta a un deserto: saprete che io sono il Signore".

21 Et factus est sermo Domini ad me, dicens :21 Mi fu ancora rivolta questa parola del Signore:
22 Fili hominis, quod est proverbium istud
vobis in terra Israël, dicentium :
In longum differentur dies,
et peribit omnis visio ?
22 "Figlio dell'uomo, che cos'è questo proverbio che si va ripetendo nel paese di Israele: Passano i giorni e ogni visione svanisce?
23 Ideo dic ad eos :
Hæc dicit Dominus Deus :
Quiescere faciam proverbium istud,
neque vulgo dicetur ultra in Israël :
et loquere ad eos quod appropinquaverint dies,
et sermo omnis visionis.
23 Ebbene, riferisci loro: Così dice il Signore Dio: Farò cessare questo proverbio e non si sentirà più ripetere in Israele; anzi riferisci loro: Si avvicinano i giorni in cui si avvererà ogni visione.
24 Non enim erit ultra omnis visio cassa,
neque divinatio ambigua in medio filiorum Israël :
24 Infatti non ci sarà più visione falsa, né predizione fallace in mezzo agli Israeliti,
25 quia ego Dominus loquar,
et quodcumque locutus fuero verbum, fiet,
et non prolongabitur amplius :
sed in diebus vestris, domus exasperans,
loquar verbum, et faciam illud,
dicit Dominus Deus.
25 perché io, il Signore, parlerò e attuerò senza indugio la parola che ho detta. Anzi, ai vostri giorni, o genìa di ribelli, pronunzierò una parola e l'attuerò: parola del Signore Dio".
26 Et factus est sermo Domini ad me, dicens :26 Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore:
27 Fili hominis, ecce domus Israël dicentium :
Visio quam hic videt,
in dies multos et in tempora longa iste prophetat.
27 "Figlio dell'uomo, ecco, gli Israeliti van dicendo: La visione che costui vede è per i giorni futuri; costui predice per i tempi lontani.
28 Propterea dic ad eos :
Hæc dicit Dominus Deus :
Non prolongabitur ultra omnis sermo meus :
verbum quod locutus fuero, complebitur,
dicit Dominus Deus.
28 Ebbene, riferisci loro: Dice il Signore Dio: Non sarà ritardata più a lungo ogni mia parola: la parola che dirò l'eseguirò. Oracolo del Signore Dio".