Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Isaiæ 29


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VULGATABIBBIA
1 Væ Ariel, Ariel
civitas, quam expugnavit David !
additus est annus ad annum :
solemnitates evolutæ sunt.
1 Guai ad Arièl, ad Arièl,
città dove pose il campo Davide!
Aggiungete anno ad anno,
si avvicendino i cicli festivi.
2 Et circumvallabo Ariel,
et erit tristis et mœrens,
et erit mihi quasi Ariel.
2 Io metterò alle strette Arièl,
ci saranno gemiti e lamenti.
Tu sarai per me come un vero Arièl,
3 Et circumdabo quasi sphæram in circuitu tuo,
et jaciam contra te aggerem,
et munimenta ponam in obsidionem tuam.
3 io mi accamperò come Davide contro di te
e ti circonderò di trincee,
innalzerò contro di te un vallo.
4 Humiliaberis, de terra loqueris,
et de humo audietur eloquium tuum ;
et erit quasi pythonis de terra vox tua,
et de humo eloquium tuum mussitabit.
4 Allora prostrata parlerai da terra
e dalla polvere saliranno fioche le tue parole;
sembrerà di un fantasma la tua voce dalla terra,
e dalla polvere la tua parola risuonerà come bisbiglio.
5 Et erit sicut pulvis tenuis multitudo ventilantium te,
et sicut favilla pertransiens multitudo eorum qui contra te prævaluerunt ;
5 Sarà come polvere fine la massa dei tuoi oppressori
e come pula dispersa la massa dei tuoi tiranni.
Ma d'improvviso, subito,
6 eritque repente confestim.
A Domino exercituum visitabitur
in tonitruo, et commotione terræ, et voce magna
turbinis et tempestatis, et flammæ ignis devorantis.
6 dal Signore degli eserciti sarai visitata
con tuoni, rimbombi e rumore assordante,
con uragano e tempesta e fiamma di fuoco divoratore.
7 Et erit sicut somnium visionis nocturnæ
multitudo omnium gentium quæ dimicaverunt contra Ariel,
et omnes qui militaverunt, et obsederunt,
et prævaluerunt adversus eam.
7 E sarà come un sogno,
come una visione notturna,
la massa di tutte le nazioni
che marciano su Arièl,
di quanti la attaccano
e delle macchine poste contro di essa.
8 Et sicut somniat esuriens, et comedit,
cum autem fuerit expergefactus, vacua est anima ejus ;
et sicut somniat sitiens et bibit,
et postquam fuerit expergefactus, lassus adhuc sitit,
et anima ejus vacua est :
sic erit multitudo omnium gentium
quæ dimicaverunt contra montem Sion.
8 Avverrà come quando un affamato sogna di mangiare,
ma si sveglia con lo stomaco vuoto;
come quando un assetato sogna di bere,
ma si sveglia stanco e con la gola riarsa:
così succederà alla folla di tutte le nazioni
che marciano contro il monte Sion.
9 Obstupescite et admiramini ;
fluctuate et vacillate ;
inebriamini, et non a vino ;
movemini, et non ab ebrietate.
9 Stupite pure così da restare sbalorditi,
chiudete gli occhi in modo da rimanere ciechi;
ubriacatevi ma non di vino,
barcollate ma non per effetto di bevande inebrianti.
10 Quoniam miscuit vobis Dominus
spiritum soporis ; claudet oculos vestros :
prophetas et principes vestros, qui vident visiones, operiet.
10 Poiché il Signore ha versato su di voi
uno spirito di torpore,
ha chiuso i vostri occhi,
ha velato i vostri capi.

11 Et erit vobis visio omnium
sicut verba libri signati,
quem cum dederint scienti litteras,
dicent : Lege istum :
et respondebit : Non possum, signatus est enim.
11 Per voi ogni visione sarà come le parole di un libro sigillato: si da' a uno che sappia leggere dicendogli: "Leggilo", ma quegli risponde: "Non posso, perché è sigillato".
12 Et dabitur liber nescienti litteras,
diceturque ei : Lege ;
et respondebit : Nescio litteras.
12 Oppure si da' il libro a chi non sa leggere dicendogli: "Leggilo", ma quegli risponde: "Non so leggere".

13 Et dixit Dominus : Eo quod appropinquat populus iste ore suo,
et labiis suis glorificat me,
cor autem ejus longe est a me,
et timuerunt me mandato hominum et doctrinis,
13 Dice il Signore: "Poiché questo popolo
si avvicina a me solo a parole
e mi onora con le labbra,
mentre il suo cuore è lontano da me
e il culto che mi rendono
è un imparaticcio di usi umani,
14 ideo ecce ego addam ut admirationem faciam
populo huic miraculo grandi et stupendo ;
peribit enim sapientia a sapientibus ejus,
et intellectus prudentium ejus abscondetur.
14 perciò, eccomi, continuerò
a operare meraviglie e prodigi con questo popolo;
perirà la sapienza dei suoi sapienti
e si eclisserà l'intelligenza dei suoi intelligenti".

15 Væ qui profundi estis corde,
ut a Domino abscondatis consilium ;
quorum sunt in tenebris opera,
et dicunt : Quis videt nos ?
et quis novit nos ?
15 Guai a quanti vogliono sottrarsi alla vista del Signore
per dissimulare i loro piani,
a coloro che agiscono nelle tenebre, dicendo:
"Chi ci vede? Chi ci conosce?".
16 Perversa est hæc vestra cogitatio ;
quasi si lutum contra figulum cogitet,
et dicat opus factori suo : Non fecisti me ;
et figmentum dicat fictori suo : Non intelligis.
16 Quanto siete perversi! Forse che il vasaio
è stimato pari alla creta?
Un oggetto può dire del suo autore:
"Non mi ha fatto lui"?
E un vaso può dire del vasaio: "Non capisce"?
17 Nonne adhuc in modico et in brevi
convertetur Libanus in carmel,
et carmel in saltum reputabitur ?
17 Certo, ancora un po'
e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva.
18 Et audient in die illa surdi verba libri,
et de tenebris et caligine oculi cæcorum videbunt.
18 Udranno in quel giorno i sordi le parole di un libro;
liberati dall'oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
19 Et addent mites in Domino lætitiam,
et pauperes homines in Sancto Israël exsultabunt ;
19 Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel Santo di Israele.
20 quoniam defecit qui prævalebat, consummatus est illusor,
et succisi sunt omnes qui vigilabant super iniquitatem,
20 Perché il tiranno non sarà più, sparirà il beffardo,
saranno eliminati quanti tramano iniquità,
21 qui peccare faciebant homines in verbo,
et arguentem in porta supplantabant,
et declinaverunt frustra a justo.
21 quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.
22 Propter hoc, hæc dicit Dominus ad domum Jacob,
qui redemit Abraham :
Non modo confundetur Jacob,
nec modo vultus ejus erubescet ;
22 Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore
che riscattò Abramo:
"D'ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire,
il suo viso non impallidirà più,
23 sed cum viderit filios suos,
opera manuum mearum in medio sui
sanctificantes nomen meum,
et sanctificabunt Sanctum Jacob,
et Deum Israël prædicabunt ;
23 poiché vedendo il lavoro delle mie mani tra di loro,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio di Israele.
24 et scient errantes spiritu intellectum,
et mussitatores discent legem.
24 Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza
e i brontoloni impareranno la lezione".