Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Isaiæ 21


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VULGATABIBBIA
1 Onus deserti maris. Sicut turbines ab africo veniunt,
de deserto venit,
de terra horribili.
1 Oracolo sul deserto del mare.

Come i turbini che si scatenano nel Negheb,
così egli viene dal deserto, da una terra orribile.
2 Visio dura nuntiata est mihi :
qui incredulus est infideliter agit ;
et qui depopulator est vastat.
Ascende, Ælam ; obside, Mede ;
omnem gemitum ejus cessare feci.
2 Una visione angosciosa mi fu mostrata:
il saccheggiatore che saccheggia,
il distruttore che distrugge.
Salite, o Elamiti,
assediate, o Medi!
Io faccio cessare ogni gemito.
3 Propterea repleti sunt lumbi mei dolore ;
angustia possedit me
sicut angustia parturientis ;
corrui cum audirem, conturbatus sum cum viderem.
3 Per questo i miei reni tremano,
mi hanno colto i dolori come di una partoriente;
sono troppo sconvolto per udire,
troppo sbigottito per vedere.
4 Emarcuit cor meum ;
tenebræ stupefecerunt me :
Babylon dilecta mea
posita est mihi in miraculum.
4 Smarrito è il mio cuore,
la costernazione mi invade;
il crepuscolo tanto desiderato
diventa il mio terrore.
5 Pone mensam, contemplare in specula
comedentes et bibentes :
surgite, principes,
arripite clypeum.
5 Si prepara la tavola,
si stende la tovaglia,
si mangia, si beve.
"Alzatevi, o capi,
ungete gli scudi!".
6 Hæc enim dixit mihi Dominus :
Vade, et pone speculatorem,
et quodcumque viderit annuntiet.
6 Poiché così mi ha detto il Signore:
"Va', metti una sentinella
che annunzi quanto vede.
7 Et vidit currum duorum equitum,
ascensorem asini,
et ascensorem cameli ;
et contemplatus est diligenter multo intuitu.
7 Se vede cavalleria,
coppie di cavalieri,
gente che cavalca asini,
gente che cavalca cammelli,
osservi attentamente,
con grande attenzione".
8 Et clamavit leo :
Super speculam Domini ego sum,
stans jugiter per diem ;
et super custodiam meam ego sum,
stans totis noctibus.
8 La vedetta ha gridato:
"Al posto di osservazione, Signore,
io sto sempre, tutto il giorno,
e nel mio osservatorio
sto in piedi, tutta la notte.
9 Ecce iste venit ascensor
vir bigæ equitum ;
et respondit, et dixit :
Cecidit, cecidit Babylon,
et omnia sculptilia deorum ejus
contrita sunt in terram.
9 Ecco, arriva una schiera di cavalieri,
coppie di cavalieri".
Essi esclamano e dicono: "È caduta,
è caduta Babilonia!
Tutte le statue dei suoi dèi
sono a terra, in frantumi".
10 Tritura mea et filii areæ meæ,
quæ audivi a Domino exercituum,
Deo Israël,
annuntiavi vobis.
10 O popolo mio, calpestato,
che ho trebbiato come su un'aia,
ciò che ho udito
dal Signore degli eserciti,
Dio di Israele,
a voi ho annunziato.

11 Onus Duma. Ad me clamat ex Seir :
Custos, quid de nocte ?
custos, quid de nocte ?
11 Oracolo sull'Idumea.

Mi gridano da Seir:
"Sentinella, quanto resta della notte?
Sentinella, quanto resta della notte?".
12 Dixit custos :
Venit mane et nox ;
si quæritis, quærite ;
convertimini, venite.
12 La sentinella risponde:
"Viene il mattino, poi anche la notte;
se volete domandare, domandate,
convertitevi, venite!".

13 Onus in Arabia. In saltu ad vesperam dormietis,
in semitis Dedanim.
13 Oracolo sull'Arabia.

Nel bosco, nell'Arabia, passate la notte,
carovane di Dedan;
14 Occurrentes sitienti ferte aquam,
qui habitatis terram austri ;
cum panibus occurrite fugienti.
14 andando incontro agli assetati,
portate acqua.
Abitanti del paese di Tema,
presentatevi ai fuggiaschi con pane per loro.
15 A facie enim gladiorum fugerunt,
a facie gladii imminentis,
a facie arcus extenti,
a facie gravis prælii.
15 Perché essi fuggono di fronte alle spade,
di fronte alla spada affilata,
di fronte all'arco teso,
di fronte al furore della battaglia.

16 Quoniam hæc dicit Dominus ad me :
Adhuc in uno anno, quasi in anno mercenarii,
et auferetur omnis gloria Cedar.
16 Poiché mi ha detto il Signore: "Ancora un anno, contato alla maniera degli anni di un salariato, e scomparirà tutta la potenza gloriosa di Kedàr.
17 Et reliquiæ numeri sagittariorum fortium
de filiis Cedar imminuentur ;
Dominus enim Deus Israël locutus est.
17 E il numero degli archi dei prodi di Kedàr resterà molto esiguo, perché il Signore Dio di Israele ha parlato".