Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Paralipomenon II 5


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VULGATABIBBIA
1 Intulit igitur Salomon omnia quæ voverat David pater suus : argentum, et aurum, et universa vasa posuit in thesauris domus Dei.1 Fu ultimato così quanto Salomone aveva disposto per il tempio. Allora Salomone fece portare gli oggetti consacrati da Davide suo padre e depositò l'argento, l'oro e ogni arredo nel tesoro del tempio.
2 Post quæ congregavit majores natu Israël, et cunctos principes tribuum, et capita familiarum de filiis Israël in Jerusalem, ut adducerent arcam fœderis Domini de civitate David, quæ est Sion.2 Salomone allora convocò in assemblea a Gerusalemme gli anziani di Israele e tutti i capitribù, i principi dei casati israeliti, per trasportare l'arca dell'alleanza del Signore dalla città di Davide, cioè da Sion.
3 Venerunt itaque ad regem omnes viri Israël in die solemni mensis septimi.3 Si radunarono presso il re tutti gli Israeliti per la festa che cadeva nel settimo mese.
4 Cumque venissent cuncti seniorum Israël, portaverunt Levitæ arcam,4 Quando furono giunti tutti gli anziani di Israele, i leviti sollevarono l'arca.
5 et intulerunt eam, et omnem paraturam tabernaculi. Porro vasa sanctuarii, quæ erant in tabernaculo, portaverunt sacerdotes cum Levitis.5 Trasportarono l'arca e la tenda del convegno e tutti gli oggetti sacri che erano nella tenda; li trasportarono i sacerdoti e i leviti.
6 Rex autem Salomon, et universus cœtus Israël, et omnes qui fuerunt congregati ante arcam, immolabant arietes et boves absque ullo numero : tanta enim erat multitudo victimarum.6 Il re Salomone e tutta la comunità di Israele, convenuta presso di lui, immolavano davanti all'arca pecore e buoi, da non potersi contare né calcolare per il gran numero.
7 Et intulerunt sacerdotes arcam fœderis Domini in locum suum, id est, ad oraculum templi, in Sancta sanctorum subter alas cherubim :7 I sacerdoti introdussero l'arca dell'alleanza del Signore al suo posto nella cella del tempio, nel Santo dei santi, sotto le ali dei cherubini.
8 ita ut cherubim expanderent alas suas super locum in quo posita erat arca, et ipsam arcam tegerent cum vectibus suis.8 Difatti i cherubini stendevano le ali sopra l'arca; essi coprivano l'arca e le sue stanghe dall'alto.
9 Vectium autem quibus portabatur arca, quia paululum longiores erant, capita parebant ante oraculum : si vero quis paululum fuisset extrinsecus, eos videre non poterat. Fuit itaque arca ibi usque in præsentem diem.9 Le stanghe erano più lunghe, per questo le loro punte si prolungavano oltre l'arca verso la cella, ma non si vedevano di fuori; così è fino ad oggi.
10 Nihilque erat aliud in arca, nisi duæ tabulæ quas posuerat Moyses in Horeb, quando legem dedit Dominus filiis Israël egredientibus ex Ægypto.10 Nell'arca non c'era nulla se non le due tavole, che Mosè vi pose sull'Oreb, le tavole dell'alleanza conclusa dal Signore con gli Israeliti quando uscirono dall'Egitto.
11 Egressis autem sacerdotibus de sanctuario (omnes enim sacerdotes qui ibi potuerant inveniri, sanctificati sunt : nec adhuc in illo tempore vices et ministeriorum ordo inter eos divisus erat),11 Ora avvenne che, usciti i sacerdoti dal Santo - tutti i sacerdoti presenti infatti si erano santificati senza badare alle classi -
12 tam Levitæ quam cantores, id est, et qui sub Asaph erant, et qui sub Eman, et qui sub Idithun, filii et fratres eorum vestiti byssinis, cymbalis, et psalteriis, et citharis concrepabant, stantes ad orientalem plagam altaris : et cum eis sacerdotes centum viginti canentes tubis.12 mentre tutti i leviti cantori, cioè Asaf, Eman, Idutun e i loro figli e fratelli, vestiti di bisso, con cembali, arpe e cetre stavano in piedi a oriente dell'altare e mentre presso di loro centoventi sacerdoti suonavano le trombe,
13 Igitur cunctis pariter, et tubis, et voce, et cymbalis, et organis, et diversi generis musicorum concinentibus, et vocem in sublime tollentibus, longe sonitus audiebatur, ita ut cum Dominum laudare cœpissent et dicere : Confitemini Domino quoniam bonus, quoniam in æternum misericordia ejus : impleretur domus Dei nube,13 avvenne che, quando i suonatori e i cantori fecero udire all'unisono la voce per lodare e celebrare il Signore e il suono delle trombe, dei cembali e degli altri strumenti si levò per lodare il Signore 'perché è buono, perché la sua grazia dura sempre', allora il tempio si riempì di una nube, cioè della gloria del Signore.
14 nec possent sacerdotes stare et ministrare propter caliginem. Compleverat enim gloria Domini domum Dei.14 I sacerdoti non riuscivano a rimanervi per il loro servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore aveva riempito il tempio di Dio.