Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Lettera agli Ebrei 12


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Ideoque et nos tantam ha bentes circumpositam nobis nubem testium, deponentes omne pondus et circumstans nos peccatum, per patientiam curramus propositum nobis certamen,1 Anche noi dunque, circondàti da un così gran nugolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti,
2 aspicientes in ducem fidei et consummatorem Iesum, qui pro gaudio sibi proposito sustinuit crucem, confusione contempta, atque in dextera throni Dei sedet.2 tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia, e 'si è assiso alla destra' del trono di Dio.
3 Recogitate enim eum, qui talem sustinuit a peccatoribus adversum semetipsum contradictionem, ut ne fatigemini animis vestris deficientes.
3 Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d'animo.
4 Nondum usque ad sanguinem restitistis adversus peccatum repugnantes;4 Non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro il peccato
5 et obliti estis exhortationis, quae vobis tamquam filiis loquitur:
“ Fili mi, noli neglegere disciplinam Domini
neque deficias, dum ab eo argueris:
5 e avete già dimenticato l'esortazione a voi rivolta come a figli:

'Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore
e non ti perdere d'animo quando sei ripreso da lui;'
6 quem enim diligit, Dominus castigat,
flagellat autem omnem filium, quem recipit ”.
6 'perché il Signore corregge colui che egli ama
e sferza chiunque riconosce come figlio'.

7 Ad disciplinam suffertis; tamquam filios vos tractat Deus. Quis enim filius, quem non corripit pater?7 È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non è corretto dal padre?
8 Quod si extra disciplinam estis, cuius participes facti sunt omnes, ergo adulterini et non filii estis!8 Se siete senza correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete bastardi, non figli!
9 Deinde patres quidem carnis nostrae habebamus eruditores et reverebamur; non multo magis obtemperabimus Patri spirituum et vivemus?9 Del resto, noi abbiamo avuto come correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo perciò molto di più al Padre degli spiriti, per avere la vita?
10 Et illi quidem ad tempus paucorum dierum, secundum quod videbatur illis, castigabant; hic autem ad id, quod utile est ad participandam sanctitatem eius.10 Costoro infatti ci correggevano per pochi giorni, come sembrava loro; Dio invece lo fa per il nostro bene, allo scopo di renderci partecipi della sua santità.
11 Omnis autem disciplina in praesenti quidem videtur non esse gaudii sed maeroris; postea autem fructum pacificum exercitatis per eam reddit iustitiae.
11 Certo, ogni correzione, sul momento, non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo però arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.
12 Propter quod remissas manus et soluta genua erigite12 Perciò 'rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia infiacchite'
13 et gressus rectos facite pedibus vestris, ut, quod claudum est, non extorqueatur, magis autem sanetur.
13 e 'raddrizzate le vie storte per i' vostri 'passi', perché il piede zoppicante non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.

14 Pacem sectamini cum omnibus et sanctificationem, sine qua nemo videbit Dominum,14 Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore,
15 providentes, ne quis desit gratiae Dei, ne qua radix amaritudinis sursum germinans perturbet, et per illam inquinentur multi;15 vigilando che nessuno venga meno alla grazia di Dio. Non spunti né cresca alcuna radice velenosa in mezzo a voi e così molti ne siano infettati;
16 ne quis fornicator aut profanus ut Esau, qui propter unam escam vendidit primogenita sua.16 non vi sia nessun fornicatore o nessun profanatore, come Esaù, che in cambio di una sola pietanza vendette la sua primogenitura.
17 Scitis enim quoniam et postea cupiens hereditare benedictionem reprobatus est; non enim invenit paenitentiae locum, quamquam cum lacrimis inquisisset eam.
17 E voi ben sapete che in seguito, quando volle ereditare la benedizione, fu respinto, perché non trovò possibilità che il padre mutasse sentimento, sebbene glielo richiedesse con lacrime.

18 Non enim accessistis ad tractabilem et ardentem ignem et turbinem et caliginem et procellam18 Voi infatti non vi siete accostati a un luogo tangibile e a un fuoco ardente, né a oscurità, tenebra e tempesta,
19 et tubae sonum et vocem verborum, quam qui audierunt, recusaverunt, ne ultra eis fieret verbum;19 né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano che Dio non rivolgesse più a loro la parola;
20 non enim portabant mandatum: “ Et si bestia tetigerit montem, lapidabitur”;20 non potevano infatti sopportare l'intimazione: 'Se anche una bestia tocca il monte sia lapidata'.
21 et ita terribile erat, quod videbatur, Moyses dixit: “ Exterritus sum et tremebundus ”.21 Lo spettacolo, in realtà, era così terrificante che Mosè disse: 'Ho paura' e tremo.
22 Sed accessistis ad Sion montem et civitatem Dei viventis, Ierusalem caelestem, et multa milia angelorum, frequentiam22 Voi vi siete invece accostati al monte di Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all'adunanza festosa
23 et ecclesiam primogenitorum, qui conscripti sunt in caelis, et iudicem Deum omnium et spiritus iustorum, qui consummati sunt,23 e all'assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione,
24 et testamenti novi mediatorem Iesum et sanguinem aspersionis, melius loquentem quam Abel.
24 al Mediatore della Nuova Alleanza e al sangue dell'aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele.
25 Videte, ne recusetis loquentem; si enim illi non effugerunt recusantes eum, qui super terram loquebatur, multo magis nos, qui de caelis loquentem avertimus;25 Guardatevi perciò di non rifiutare Colui che parla; perché se quelli non trovarono scampo per aver rifiutato colui che promulgava decreti sulla terra, molto meno lo troveremo noi, se volteremo le spalle a Colui che parla dai cieli.
26 cuius vox movit terram tunc, modo autem pronuntiavit dicens: “ Adhuc semel ego movebo non solum terram sed et caelum ”.26 La sua voce infatti un giorno scosse la terra; adesso invece ha fatto questa promessa: 'Ancora una volta io scuoterò' non solo 'la terra', ma anche 'il cielo'.
27 Hoc autem “ adhuc semel ” declarat mobilium translationem tamquam factorum, ut maneant ea, quae sunt immobilia.
27 La parola 'ancora una volta' sta a indicare che le cose che possono essere scosse son destinate a passare, in quanto cose create, perché rimangano quelle che sono incrollabili.
28 Itaque, regnum immobile suscipientes, habeamus gratiam, per quam serviamus placentes Deo cum reverentia et metu;28 Perciò, poiché noi riceviamo in eredità un regno incrollabile, conserviamo questa grazia e per suo mezzo rendiamo un culto gradito a Dio, con riverenza e timore;
29 etenim Deus noster ignis consumens est.
29 perché il nostro 'Dio è un fuoco divoratore'.