Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Gioele 2


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Canite tuba in Sion,
ululate in monte sancto meo;
conturbentur omnes habitatores terrae,
quia venit dies Domini,
quia prope est.
1 Suonate la tromba in Sion
e date l'allarme sul mio santo monte!
Tremino tutti gli abitanti della regione
perché viene il giorno del Signore,
perché è vicino,
2 Dies tenebrarum et caliginis,
dies nubis et turbinis;
quasi aurora expansa super montes
populus multus et fortis:
similis ei non fuit a principio,
et post eum non erit
usque in annos generationis et generationis.
2 giorno di tenebra e di caligine,
giorno di nube e di oscurità.
Come l'aurora, si spande sui monti
un popolo grande e forte;
come questo non ce n'è stato mai
e non ce ne sarà dopo,
per gli anni futuri di età in età.

3 Ante faciem eius ignis vorat,
et post eum exurit flamma.
Quasi hortus Eden terra coram eo,
et post eum solitudo deserti;
neque est quod effugiat eum.
3 Davanti a lui un fuoco divora
e dietro a lui brucia una fiamma.
Come il giardino dell'Eden è la terra davanti a lui
e dietro a lui è un deserto desolato,
non resta alcun avanzo.
4 Quasi aspectus equorum aspectus eorum,
et quasi equites sic current.
4 Il loro aspetto è aspetto di cavalli,
come destrieri essi corrono.
5 Sicut sonitus quadrigarum
super capita montium exsiliunt,
sicut sonitus flammae ignis
devorantis stipulam,
velut populus fortis
praeparatus ad proelium.
5 Come fragore di carri
che balzano sulla cima dei monti,
come crepitìo di fiamma avvampante
che brucia la stoppia, come un popolo forte
schierato a battaglia.
6 A facie eius cruciabuntur populi,
omnes vultus candentes.
6 Davanti a loro tremano i popoli,
tutti i volti impallidiscono.
7 Sicut fortes currunt,
quasi viri bellatores ascendunt murum;
unusquisque in viis suis graditur,
et non declinant a semitis suis.
7 Corrono come prodi,
come guerrieri che scalano le mura;
ognuno procede per la strada,
nessuno smarrisce la via.
8 Unusquisque fratrem suum non coarctat,
singuli in calle suo ambulant,
per media tela prorumpunt
sine intermissione.
8 L'uno non incalza l'altro,
ognuno va per il suo sentiero.
Si gettano fra i dardi, ma non rompono le file.
9 Urbem ingrediuntur,
in murum discurrunt,
domos conscendunt,
per fenestras intrant quasi fur.
9 Piombano sulla città, si precipitano sulle mura,
salgono sulle case, entrano dalle finestre come ladri.

10 A facie eius contremuit terra,
moti sunt caeli,
sol et luna obtenebrati sunt,
et stellae retraxerunt splendorem suum.
10 Davanti a loro la terra trema,
il cielo si scuote,
il sole, la luna si oscurano
e le stelle cessano di brillare.
11 Et Dominus dedit vocem suam ante faciem exercitus sui,
quia multa sunt nimis castra eius,
quia fortia et facientia verbum eius;
magnus enim dies Domini
et terribilis valde, et quis sustinebit eum?
11 Il Signore fa udire il tuono dinanzi alla sua schiera,
perché molto grande è il suo esercito,
perché potente è l'esecutore della sua parola,
perché grande è il giorno del Signore
e molto terribile: chi potrà sostenerlo?

12 “ Nunc ergo,
dicit Dominus,
convertimini ad me in toto corde vestro,
in ieiunio et in fletu et in planctu;
12 "Or dunque - parola del Signore -
ritornate a me con tutto il cuore,
con digiuni, con pianti e lamenti".
13 et scindite corda vestra et non vestimenta vestra,
et convertimini ad Dominum Deum vestrum,
quia benignus et misericors est,
patiens et multae misericordiae
et placabilis super malitia ”.
13 Laceratevi il cuore e non le vesti,
ritornate al Signore vostro Dio,
perché egli è misericordioso e benigno,
tardo all'ira e ricco di benevolenza
e si impietosisce riguardo alla sventura.
14 Quis scit, si convertatur et ignoscat
et relinquat post se benedictionem,
oblationem et libationem
Domino Deo vestro?
14 Chi sa che non cambi e si plachi
e lasci dietro a sé una benedizione?
Offerta e libazione per il Signore vostro Dio.
15 Canite tuba in Sion,
sanctificate ieiunium, vocate coetum;
congregate populum, sanctificate conventum,
coadunate senes,
15 Suonate la tromba in Sion,
proclamate un digiuno,
convocate un'adunanza solenne.
16 congregate parvulos et sugentes ubera,
egrediatur sponsus de cubili suo,
et sponsa de thalamo suo.
16 Radunate il popolo, indite un'assemblea,
chiamate i vecchi,
riunite i fanciulli, i bambini lattanti;
esca lo sposo dalla sua camera
e la sposa dal suo talamo.
17 Inter vestibulum et altare plorent
sacerdotes ministri Domini
et dicant: “Parce, Domine, populo tuo
et ne des hereditatem tuam in opprobrium,
ut dominentur eis nationes ”.
Quare dicent in populis:
“ Ubi est Deus eorum ”?
17 Tra il vestibolo e l'altare piangano
i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano:
"Perdona, Signore, al tuo popolo
e non esporre la tua eredità al vituperio
e alla derisione delle genti".
Perché si dovrebbe dire fra i popoli:
"Dov'è il loro Dio?".

18 Zelatus est Dominus terram suam
et pepercit populo suo.
18 Il Signore si mostri geloso per la sua terra
e si muova a compassione del suo popolo.

19 Et respondit Dominus et dixit populo suo:
“ Ecce ego mittam vobis
frumentum et vinum et oleum,
et replebimini eis;
et non dabo vos ultra
opprobrium in gentibus.
19 Il Signore ha risposto al suo popolo:
"Ecco, io vi mando il grano, il vino nuovo e l'olio
e ne avrete a sazietà;
non farò più di voi il ludibrio delle genti.
20 Et eum, qui ab aquilone est,
procul faciam a vobis
et expellam eum in terram
inviam et desertam:
facies eius contra mare orientale,
et extremum eius ad mare occidentale;
et ascendet foetor eius,
et ascendet putredo eius,
quia magna operatus est.
20 Allontanerò da voi quello che viene dal settentrione
e lo spingerò verso una terra arida e desolata:
spingerò la sua avanguardia verso il mare d'oriente
e la sua retroguardia verso il mare occidentale.
Esalerà il suo lezzo, salirà il suo fetore,
perché ha fatto molto male.

21 Noli timere, terra;
exsulta et laetare,
quoniam magna Dominus operatus est.
21 Non temere, terra,
ma rallegrati e gioisci,
poiché cose grandi ha fatto il Signore.
22 Nolite timere, animalia regionis,
quia germinaverunt pascua deserti,
quia lignum attulit fructum suum,
ficus et vinea dederunt divitias suas.
22 Non temete, animali della campagna,
perché i pascoli del deserto hanno germogliato,
perché gli alberi producono i frutti,
la vite e il fico danno il loro vigore.
23 Et, filii Sion, exsultate
et laetamini in Domino Deo vestro,
quia dedit vobis
pluviam iustitiae
et descendere fecit ad vos
imbrem matutinum et serotinum sicut prius.
23 Voi, figli di Sion, rallegratevi,
gioite nel Signore vostro Dio,
perché vi da' la pioggia in giusta misura,
per voi fa scendere l'acqua,
la pioggia d'autunno e di primavera, come in passato.
24 Et implebuntur areae frumento,
et redundabunt torcularia
vino et oleo;
24 Le aie si riempiranno di grano
e i tini traboccheranno di mosto e d'olio.
25 et reddam vobis annos,
quos comedit locusta, bruchus
et gryllus et eruca,
exercitus meus magnus,
quem misi in vos.
25 "Vi compenserò delle annate
che hanno divorate la locusta e il bruco,
il grillo e le cavallette,
quel grande esercito
che ho mandato contro di voi.
26 Et comedetis vescentes et saturabimini
et laudabitis nomen Domini Dei vestri,
qui mirabilia fecit vobiscum;
et non confundetur populus meus in sempiternum.
26 Mangerete in abbondanza, a sazietà,
e loderete il nome del Signore vostro Dio,
che in mezzo a voi ha fatto meraviglie.
27 Et scietis quia in medio Israel ego sum,
et ego Dominus Deus vester,
et non est amplius;
et non confundetur populus meus in aeternum ”.
27 Voi riconoscerete che io sono in mezzo ad Israele,
e che sono io il Signore vostro Dio,
e non ce ne sono altri:
mai più vergogna per il mio popolo.