Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Daniele 6


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Et Darius Medus successit in regnum annos natus sexaginta duos.1 Volle Dario costituire nel suo regno centoventi sàtrapi e ripartirli per tutte le province.
2 PlacuitDario et constituit super regnum satrapas centum viginti, ut essent in totoregno suo,2 A capo dei sàtrapi mise tre governatori, di cui uno fu Daniele, ai quali i sàtrapi dovevano render conto perché nessun danno ne
3 et super eos principes tres, ex quibus Daniel unus erat, utsatrapae illis redderent rationem, et rex non sustineret molestiam.3 soffrisse il re. Ora Daniele era superiore agli altri governatori e ai sàtrapi, perché possedeva uno spirito eccezionale, tanto che il re pensava di metterlo a capo di tutto il suo regno.
4 Igiturille Daniel superabat omnes principes et satrapas, quia spiritus Dei ampliorerat in eo. Porro rex cogitabat constituere eum super omne regnum;4 Perciò tanto i governatori che i sàtrapi cercavano il modo di trovar qualche pretesto contro Daniele nell'amministrazione del regno.
5 undeprincipes et satrapae quaerebant, ut invenirent occasionem Danieli ex latereregni, nullamque causam et suspicionem reperire potuerunt, eo quod fidelisesset, et omnis culpa et suspicio non inveniretur in eo.5 Ma non potendo trovare nessun motivo di accusa né colpa, perché egli era fedele e non aveva niente da farsi rimproverare,
6 Dixerunt ergo viriilli: “ Non inveniemus Danieli huic aliquam occasionem, nisi forte inveniamusadversus eum in lege Dei sui ”.6 quegli uomini allora pensarono: "Non possiamo trovare altro pretesto per accusare Daniele, se non nella legge del suo Dio".
7 Tunc principes et satrapae illi concurreruntad regem et sic locuti sunt ei: “ Darie rex, in aeternum vive!7 Perciò quei governatori e i sàtrapi si radunarono presso il re e gli dissero: "Re Dario, vivi per sempre!
8 Consiliuminierunt cuncti principes regni, magistratus et satrapae, optimates et iudices,ut decretum regis promulget et edictum confirmet, ut omnis, qui petierit aliquampetitionem a quocumque deo et homine usque ad dies triginta, nisi a te, rex,mittatur in lacum leonum.8 Tutti i governatori del regno, i magistrati, i sàtrapi, i consiglieri e i capi sono del parere che venga pubblicato un severo decreto del re secondo il quale chiunque, da ora a trenta giorni, rivolga supplica alcuna a qualsiasi dio o uomo all'infuori di te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni.
9 Nunc itaque, rex, confirma sententiam et signadecretum, ut non immutetur iuxta legem Medorum et Persarum, quam praevaricarinon licet ”.9 Ora, o re, emana il decreto e fallo mettere per iscritto, perché sia irrevocabile, come sono le leggi di Media e di Persia, che non si possono mutare".
10 Porro rex Darius signavit edictum et decretum.10 Allora il re Dario fece scrivere il decreto.

11 Daniel autem, cum comperisset decretum signatum esse, ingressus est domumsuam et, fenestris apertis in cenaculo suo contra Ierusalem, tribus temporibusin die flectebat genua sua et adorabat confitebaturque coram Deo suo, sicut etante facere consueverat.11 Daniele, quando venne a sapere del decreto del re, si ritirò in casa. Le finestre della sua stanza si aprivano verso Gerusalemme e tre volte al giorno si metteva in ginocchio a pregare e lodava il suo Dio, come era solito fare anche prima.
12 Viri ergo illi accesserunt et invenerunt Danielemorantem et obsecrantem Deum suum.12 Allora quegli uomini accorsero e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio.
13 Tunc accesserunt et locuti sunt coram regesuper edicto: “ Rex, numquid non signasti decretum, ut omnis homo, qui rogaretquemquam de diis et hominibus usque ad dies triginta, nisi a te, rex, mittereturin lacum leonum? ”. Respondens rex ait: “ Verus est sermo iuxta decretumMedorum atque Persarum, quod praevaricari non licet ”.13 Subito si recarono dal re e gli dissero riguardo al divieto del re: "Non hai tu scritto un decreto che chiunque, da ora a trenta giorni, rivolga supplica a qualsiasi dio o uomo, all'infuori di te, re, sia gettato nella fossa dei leoni?". Il re rispose: "Sì. Il decreto è irrevocabile come lo sono le leggi dei Medi e dei Persiani".
14 Tunc respondentesdixerunt coram rege: “ Daniel de filiis captivitatis Iudae non curavit de te,rex, et de edicto, quod constituisti, sed tribus temporibus per diem oratobsecratione sua”.14 "Ebbene - replicarono al re - Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, re, né del tuo decreto: tre volte al giorno fa le sue preghiere".
15 Quod verbum cum audisset, rex satis contristatus est; etpro Daniele posuit cor, ut liberaret eum, et usque ad occasum solis laborabat,ut erueret illum.15 Il re, all'udir queste parole, ne fu molto addolorato e si mise in animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole fece ogni sforzo per liberarlo.
16 Viri autem illi accesserunt ad regem et dixerunt ei: “Scito, rex, quia lex Medorum est atque Persarum, ut omne decretum et edictum,quod constituit rex, non liceat immutari ”.16 Ma quegli uomini si riunirono di nuovo presso il re e gli dissero: "Sappi, re, che i Medi e i Persiani hanno per legge che qualunque decreto firmato dal re è irrevocabile".

17 Tunc rex praecepit, et adduxerunt Danielem et miserunt eum in lacum leonum.Dixitque rex Danieli: “ Deus tuus, quem colis semper, ipse liberet te ”.17 Allora il re ordinò che si prendesse Daniele e si gettasse nella fossa dei leoni. Il re, rivolto a Daniele, gli disse: "Quel Dio, che tu servi con perseveranza, ti possa salvare!".
18 Allatusque est lapis unus et positus est super os laci; quem obsignavit rexanulo suo et anulo optimatum suorum, ne quid fieret contra Danielem.18 Poi fu portata una pietra e fu posta sopra la bocca della fossa: il re la sigillò con il suo anello e con l'anello dei suoi grandi, perché niente fosse mutato sulla sorte di Daniele.
19 Et abiit rex in domum suam et dormivit incenatus, cibique non sunt illaticoram eo; insuper et somnus recessit ab eo.19 Quindi il re ritornò alla reggia, passò la notte digiuno, non gli fu introdotta alcuna donna e anche il sonno lo abbandonò.
20 Tunc rex primo diluculoconsurgens festinus ad lacum leonum perrexit;20 La mattina dopo il re si alzò di buon'ora e sullo spuntar del giorno andò in fretta alla fossa dei leoni.
21 appropinquansque lacui Danielemvoce lacrimabili inclamavit et affatus est Danielem: “ Daniel, serve Deiviventis, Deus tuus, cui tu servis semper, putasne valuit liberare te aleonibus?”.21 Quando fu vicino, chiamò: "Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi con perseveranza ti ha potuto salvare dai leoni?".
22 Et Daniel regi respondens ait: “ Rex, in aeternum vive!22 Daniele rispose: "Re, vivi per sempre.
23 Deus meus misit angelum suum et conclusit ora leonum, et non nocuerunt mihi,quia coram eo iustitia inventa est in me; sed et coram te, rex, delictum nonfeci ”.23 Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui; ma neppure contro di te, o re, ho commesso alcun male"

24 Tunc rex vehementer gavisus est super eo et Danielem praecepiteduci de lacu; eductusque est Daniel de lacu, et nulla laesio inventa est in eo,quia credidit Deo suo.24 Il re fu pieno di gioia e comandò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Appena uscito, non si riscontrò in lui lesione alcuna, poiché egli aveva confidato nel suo Dio.
25 Dixit autem rex, et adducti sunt viri illi, quiaccusaverant Danielem, et in lacum leonum missi sunt, ipsi et filii eorum etuxores eorum, et non pervenerunt usque ad pavimentum laci, donec potirentur eisleones, et omnia ossa eorum comminuerunt.
25 Quindi, per ordine del re, fatti venire quegli uomini che avevano accusato Daniele, furono gettati nella fossa dei leoni insieme con i figli e le mogli. Non erano ancor giunti al fondo della fossa, che i leoni furono loro addosso e stritolarono tutte le loro ossa.

26 Tunc Darius rex scripsit universis populis, tribubus et linguis, habitantibusin universa terra: “Pax vobis multiplicetur!26 Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano tutta la terra: "Pace e prosperità.
27 A me constitutum est decretum,ut in universo imperio regni mei tremescant et paveant Deum Danielis:
ipse est enim Deus vivens
et permanens in saecula,
et regnum eius non dissipabitur,
et potestas eius usque in aeternum;
27 Per mio comando viene promulgato questo decreto: In tutto l'impero a me soggetto si onori e si tema il Dio di Daniele,

perché egli è il Dio vivente,
che dura in eterno;
il suo regno è tale che non sarà mai distrutto
e il suo dominio non conosce fine.
28 ipse liberator atque salvator
et faciens signa et mirabilia
in caelo et in terra.
Liberavit autem Danielem
de manu leonum ”.
28 Egli salva e libera,
fa prodigi e miracoli in cielo e in terra:
egli ha liberato Daniele dalle fauci dei leoni".

29 Porro Daniel prosperatus est in regno Darii et in regno Cyri Persae.
29 Questo Daniele prosperò durante il regno di Dario e il regno di Ciro il Persiano.