Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Siracide 50


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Simon, Oniae filius, sacerdos magnus,
qui in vita sua suffulsit domum
et in diebus suis corroboravit templum.
1 Simone, figlio di Onia, sommo sacerdote,
nella sua vita riparò il tempio,
e nei suoi giorni fortificò il santuario.
2 Templi etiam altitudo ab ipso fundata est,
substructura elata parietis templi.
2 Da lui furon poste le fondamenta del doppio rialzo,
l'alto contrafforte della cinta del tempio.
3 In diebus ipsius excisa est piscina aquarum,
lacus, quasi maris superficies eius.
3 Ai suoi tempi fu scavato il deposito per le acque,
un serbatoio ampio come il mare.
4 Qui curavit gentem suam a latrone
et firmavit eam ab obsidione.
4 Premuroso di impedire la caduta del suo popolo,
fortificò la città contro un assedio.
5 Quam gloriosus apparuit, cum prospiceret e tabernaculo
in egressu domus velamenti!
5 Come era stupendo quando si aggirava fra il popolo,
quando usciva dal santuario dietro il velo.
6 Quasi stella matutina in medio nebulae
et quasi luna plena in diebus festi
6 Come un astro mattutino fra le nubi,
come la luna nei giorni in cui è piena,
7 et quasi sol refulgens super templum Dei.
7 come il sole sfolgorante sul tempio dell'Altissimo,
come l'arcobaleno splendente fra nubi di gloria,
8 Quasi arcus refulgens inter nebulas gloriae
et quasi flos rosarum in diebus vernis
et quasi lilia, quae sunt in transitu aquae,
et quasi flos Libani in diebus aestatis;
8 come il fiore delle rose nella stagione di primavera,
come un giglio lungo un corso d'acqua,
come un germoglio d'albero d'incenso nella stagione estiva
9 quasi ignis effulgens et tus ardens in igne,
9 come fuoco e incenso su un braciere,
come un vaso d'oro massiccio,
ornato con ogni specie di pietre preziose,
10 quasi vas auri solidum
ornatum omni lapide pretioso,
10 come un ulivo verdeggiante pieno di frutti,
e come un cipresso svettante tra le nuvole.
11 quasi oliva pullulans fructibus
et cupressus in nubes se extollens,
in accipiendo ipsum stolam gloriae et vestiri eum in consummationemmagnificentiae.
11 Quando indossava i paramenti solenni,
quando si rivestiva con gli ornamenti più belli,
salendo i gradini del santo altare dei sacrifici,
riempiva di gloria l'intero santuario.
12 In ascensu altaris sancti,
cum gloriam daret peribolo sanctuarii
12 Quando riceveva le parti delle vittime
dalle mani dei sacerdoti,
mentre stava presso il braciere dell'altare,
circondato dalla corona dei fratelli
come fronde di cedri nel Libano,
e lo circondavano come fusti di palme,
13 et acciperet partes de manu sacerdotum,
et ipse stans iuxta aram,
et circa illum corona fratrum,
quasi plantatio cedri in monte Libano,
13 mentre tutti i figli di Aronne nella loro gloria,
con le offerte del Signore nelle mani,
stavano davanti a tutta l'assemblea di Israele,
14 sic circa illum steterunt quasi rami palmae
omnes filii Aaron in gloria sua.
14 egli compiva il rito liturgico sugli altari,
preparando l'offerta all'Altissimo onnipotente.
15 Oblatio autem Domini in manibus ipsorum
coram omni synagoga Israel,
et consummatione fungens in ara,
ordinans oblationem Omnipotentis.
15 Egli stendeva la mano sulla coppa
e versava succo di uva,
lo spargeva alle basi dell'altare
come profumo soave all'Altissimo, re di tutte le cose.
16 Porrexit manum suam in libatione
et libavit de sanguine uvae;
16 Allora i figli di Aronne alzavano la voce,
suonavano le trombe di metallo lavorato
e facevano udire un suono potente
come richiamo davanti all'Altissimo.
17 effudit in fundamento altaris
odorem divinum excelso Principi.
17 E subito tutto il popolo insieme
si prostrava con la faccia a terra,
per adorare il Signore, Dio onnipotente e altissimo.
18 Tunc exclamaverunt filii Aaron,
in tubis productilibus sonuerunt
et auditam fecerunt vocem magnam
in memoriam coram Deo altissimo.
18 I cantori intonavano canti di lodi,
il loro canto era addolcito da una musica melodiosa.
19 Tunc omnis populus simul properaverunt
et ceciderunt in faciem super terram
adorare Dominum Deum suum
et dare preces omnipotenti Deo excelso.
19 Il popolo supplicava il Signore altissimo
in preghiera davanti al Misericordioso,
finché fosse compiuto il servizio del Signore
e terminasse la funzione liturgica.
20 Et laudaverunt psallentes in vocibus suis,
et magnus resonabat cantus suavitatis plenus.
20 Allora, scendendo, egli alzava le mani
su tutta l'assemblea dei figli di Israele
per dare con le sue labbra la benedizione del Signore,
gloriandosi del nome di lui.
21 Et rogavit populus Dominum excelsum in prece coram Misericorde,
usque dum perfectus est honor Domini;
et munus suum perfecerunt.
21 Tutti si prostravano di nuovo
per ricevere la benedizione dell'Altissimo.

22 Tunc descendens manus suas extulit
in omnem congregationem filiorum Israel
dare benedictionem Domini in labiis suis
et in nomine ipsius gloriari;
22 Ora benedite il Dio dell'universo,
che compie in ogni luogo grandi cose,
che ha esaltato i nostri giorni fino dalla nascita,
che ha agito con noi secondo la sua misericordia.
23 et iteraverunt adorationem suam,
ut acciperent benedictionem Altissimi.
23 Ci conceda la gioia del cuore
e ci sia pace nei nostri giorni
in Israele, per tutti i giorni futuri.
24 Et nunc benedicite Deum omnium,
qui magna facit in omni terra,
exaltans dies nostros a ventre matris nostrae
et faciens nobiscum secundum suam misericordiam.
24 La sua misericordia resti fedelmente con noi
e ci riscatti nei nostri giorni.

25 Det nobis iucunditatem cordis
et fieri pacem in diebus nostris in Israel per dies sempiternos;
25 Contro due popoli sono irritato,
il terzo non è neppure un popolo:
26 credere Israel nobiscum esse Dei misericordiam,
ut liberet nos in diebus nostris.
26 quanti abitano sul monte Seir e i Filistei
e lo stolto popolo che abita in Sichem.

27 Duas gentes odit anima mea,
tertia autem non est quidem gens:
27 Una dottrina di sapienza e di scienza
ha condensato in questo libro
Gesù figlio di Sirach, figlio di Eleàzaro, di
Gerusalemme,
che ha riversato come pioggia la sapienza dal cuore.
28 qui sedent in monte Seir et Philisthim
et stultus populus, qui habitat in Sichimis.
28 Beato chi mediterà queste cose;
le fissi bene nel cuore e diventerà saggio;
29 Doctrinam sapientiae et disciplinae
scripsit in codice isto Iesus filius Sirach, Ierosolymita,
qui effudit sapientiam de corde suo.
29 se le metterà in pratica, sarà forte in tutto,
perché la luce del Signore è la sua strada.
30 Beatus, qui in istis versatur sermonibus;
qui ponit illa in corde suo, sapiens erit semper.
31 Si enim haec fecerit, ad omnia valebit,
quia timor Domini vestigium eius est.