Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Proverbi 6


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Fili mi, si spoponderis pro amico tuo,
defixisti apud extraneum manum tuam;
1 Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo,
se hai dato la tua mano per un estraneo,
2 illaqueatus es verbis oris tui
et captus propriis sermonibus.
2 se ti sei legato con le parole delle tue labbra
e ti sei lasciato prendere dalle parole della tua bocca,
3 Fac ergo, quod dico, fili mi, et temetipsum libera,
quia incidisti in manum proximi tui;
discurre, prosternere, insta amico tuo.
3 figlio mio, fa' così per liberartene:
poiché sei caduto nelle mani del tuo prossimo,
va', gèttati ai suoi piedi, importuna il tuo prossimo;
4 Ne dederis somnum oculis tuis
nec palpebris tuis dormitationem.
4 non concedere sonno ai tuoi occhi
né riposo alle tue palpebre,
5 Eruere quasi dammula de rete,
et quasi avis de manu aucupis.
5 lìberatene come la gazzella dal laccio,
come un uccello dalle mani del cacciatore.

6 Vade ad formicam, o piger,
et considera vias eius et disce sapientiam.
6 Va' dalla formica, o pigro,
guarda le sue abitudini e diventa saggio.
7 Quae, cum non habeat ducem
nec praeceptorem nec principem,
7 Essa non ha né capo,
né sorvegliante, né padrone,
8 parat in aestate cibum sibi
et congregat in messe, quod comedat.
8 eppure d'estate si provvede il vitto,
al tempo della mietitura accumula il cibo.
9 Usquequo, piger, dormies?
Quando consurges e somno tuo?
9 Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire?
Quando ti scuoterai dal sonno?
10 Paululum dormis, paululum dormitas,
paululum conseres manus, ut dormias;
10 Un po' dormire, un po' sonnecchiare,
un po' incrociare le braccia per riposare
11 et veniet tibi quasi viator egestas,
et pauperies quasi vir armatus.
11 e intanto giunge a te la miseria, come un vagabondo,
e l'indigenza, come un mendicante.

12 Homo iniquus, vir inutilis,
graditur ore perverso;
12 Il perverso, uomo iniquo,
va con la bocca distorta,
13 annuit oculis, terit pede,
digito loquitur.
13 ammicca con gli occhi, stropiccia i piedi
e fa cenni con le dita.
14 Prava in corde suo machinatur,
malum in omni tempore, iurgia seminat.
14 Cova propositi malvagi nel cuore,
in ogni tempo suscita liti.
15 Ideo extemplo veniet perditio sua,
et subito conteretur nec habebit medicinam.
15 Per questo improvvisa verrà la sua rovina,
in un attimo crollerà senza rimedio.

16 Sex sunt, quae odit Dominus,
et septem detestatur anima eius:
16 Sei cose odia il Signore,
anzi sette gli sono in abominio:
17 oculos sublimes, linguam mendacem,
manus effundentes innoxium sanguinem,
17 occhi alteri, lingua bugiarda,
mani che versano sangue innocente,
18 cor machinans cogitationes pravas,
pedes veloces ad currendum in malum,
18 cuore che trama iniqui progetti,
piedi che corrono rapidi verso il male,
19 proferentem mendacia, testem fallacem
et eum, qui seminat inter fratres discordias.
19 falso testimone che diffonde menzogne
e chi provoca litigi tra fratelli.

20 Conserva, fili mi, praecepta patris tui
et ne reicias legem matris tuae;
20 Figlio mio, osserva il comando di tuo padre,
non disprezzare l'insegnamento di tua madre.
21 liga ea in corde tuo iugiter
et circumda gutturi tuo.
21 Fissali sempre nel tuo cuore,
appendili al collo.
22 Cum ambulaveris, dirigent te,
cum dormieris, custodient te
et, cum evigilaveris, colloquentur tecum.
22 Quando cammini ti guideranno,
quando riposi veglieranno su di te,
quando ti desti ti parleranno;
23 Quia mandatum lucerna est, et lex lux,
et via vitae increpatio disciplinae,
23 poiché il comando è una lampada e l'insegnamento una luce
e un sentiero di vita le correzioni della disciplina,
24 ut custodiant te a muliere mala
et a blanda lingua extraneae;
24 per preservarti dalla donna altrui,
dalle lusinghe di una straniera.
25 non concupiscat pulchritudinem eius cor tuum,
nec capiaris nutibus illius:
25 Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza;
non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
26 pretium enim scorti vix est torta panis,
mulier autem viri pretiosam animam capit.
26 perché, se la prostituta cerca un pezzo di pane,
la maritata mira a una vita preziosa.
27 Numquid potest homo abscondere ignem in sinu suo,
et vestimenta illius non ardebunt?
27 Si può portare il fuoco sul petto
senza bruciarsi le vesti
28 Aut ambulare super prunas,
et non comburentur plantae eius?
28 o camminare sulla brace
senza scottarsi i piedi?
29 Sic qui ingreditur ad mulierem proximi sui;
non erit mundus, quicumque tetigerit eam.
29 Così chi si accosta alla donna altrui,
chi la tocca, non resterà impunito.
30 Non contemptui erit fur, cum furatus fuerit,
ut esurientem impleat animam.
30 Non si disapprova un ladro, se ruba
per soddisfare l'appetito quando ha fame;
31 Deprehensus quoque reddet septuplum
et omnem substantiam domus suae tradet.
31 eppure, se è preso, dovrà restituire sette volte,
consegnare tutti i beni della sua casa.
32 Qui autem adulter est cum muliere, vecors est;
perdet animam suam, qui hoc fecerit.
32 Ma l'adultero è privo di senno;
solo chi vuole rovinare se stesso agisce così.
33 Plagam et ignominiam congregat sibi,
et opprobrium illius non delebitur.
33 Incontrerà percosse e disonore,
la sua vergogna non sarà cancellata,
34 Quia zelus est furor viri,
et non parcet in die vindictae
34 poiché la gelosia accende lo sdegno del marito,
che non avrà pietà nel giorno della vendetta;
35 nec accipiet personam tuam in piaculum
nec suscipiet dona plurima.
35 non vorrà accettare alcun compenso,
rifiuterà ogni dono, anche se grande.