Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Giobbe 37


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Super hoc expavit cor meum
et emotum est de loco suo.
1 Per questo mi batte forte il cuore
e mi balza fuori dal petto.
2 Audite fremitum vocis eius
et murmur de ore illius procedens.
2 Udite, udite, il rumore della sua voce,
il fragore che esce dalla sua bocca.
3 Subter omnes caelos ipsum revolvit,
et lumen illius super terminos terrae.
3 Il lampo si diffonde sotto tutto il cielo
e il suo bagliore giunge ai lembi della terra;
4 Post eum rugiet sonitus,
tonabit voce magnitudinis suae;
et non retardabit, cum audita fuerit vox eius.
4 dietro di esso brontola il tuono,
mugghia con il suo fragore maestoso
e nulla arresta i fulmini,
da quando si è udita la sua voce;
5 Tonabit Deus in voce sua mirabiliter,
qui facit magna et inscrutabilia.
5 mirabilmente tuona Dio con la sua voce
opera meraviglie che non comprendiamo!
6 Qui praecipit nivi, ut descendat in terram,
et hiemis pluviis et imbri, ut roborentur.
6 Egli infatti dice alla neve: "Cadi sulla terra"
e alle piogge dirotte: "Siate violente".
7 Qui in manu omnium hominum signat,
ut noverint singuli opera sua.
7 Rinchiude ogni uomo in casa sotto sigillo,
perché tutti riconoscano la sua opera.
8 Ingredietur bestia latibulum
et in antro suo morabitur.
8 Le fiere si ritirano nei loro ripari
e nelle loro tane si accovacciano.
9 Ab interioribus egredietur tempestas,
et ab Arcturo frigus.
9 Dal mezzogiorno avanza l'uragano
e il freddo dal settentrione.
10 Flante Deo, datur gelu,
et expansio aquarum solidatur.
10 Al soffio di Dio si forma il ghiaccio
e la distesa dell'acqua si congela.
11 Fulgur proicitur a nube,
et nubes spargunt lumen suum;
11 Carica di umidità le nuvole
e le nubi ne diffondono le folgori.
12 quae lustrant per circuitum,
quocumque eas voluntas gubernantis duxerit,
ad omne, quod praeceperit illis super faciem orbis terrarum,
12 Egli le fa vagare dappertutto
secondo i suoi ordini,
perché eseguiscano quanto comanda loro
sul mondo intero.
13 sive in castigatione terrae suae,
sive in misericordia eas iusserit inveniri.
13 Le manda o per castigo della terra
o in segno di bontà.
14 Ausculta haec, Iob;
sta et considera mirabilia Dei.
14 Porgi l'orecchio a questo, Giobbe, soffèrmati
e considera le meraviglie di Dio.
15 Numquid scis quando praeceperit Deus,
ut ostenderent lucem nubes eius?
15 Sai tu come Dio le diriga
e come la sua nube produca il lampo?
16 Numquid nosti semitas nubium magnas
et mirabilia perfecti scientia?
16 Conosci tu come la nube si libri in aria,
i prodigi di colui che tutto sa?
17 Nonne vestimenta tua calida sunt,
cum quieverit terra austro?
17 Come le tue vesti siano calde
quando non soffia l'austro e la terra riposa?
18 Tu forsitan cum eo expandisti caelos,
qui solidissimi, quasi aere, fusi sunt?
18 Hai tu forse disteso con lui il firmamento,
solido come specchio di metallo fuso?
19 Ostende nobis quid dicamus illi;
nos disponere verba nescimus propter tenebras.
19 Insegnaci che cosa dobbiamo dirgli.
Noi non parleremo per l'oscurità.
20 Quis narrabit ei, quae loquor?
Et, si locutus fuerit, homo deglutietur.
20 Gli si può forse ordinare: "Parlerò io?".
O un uomo può dire che è sopraffatto?
21 At nunc non vident lucem:
aer offuscatus est nubibus,
sed ventus transiens fugabit eas.
21 Ora diventa invisibile la luce,
oscurata in mezzo alle nubi:
ma tira il vento e le spazza via.
22 Ab aquilone splendor auri venit;
et circa Deum terribilis maiestas.
22 Dal nord giunge un aureo chiarore,
intorno a Dio è tremenda maestà.
23 Omnipotentem attingere non possumus: magnus fortitudine;
et iudicium et multam iustitiam deprimere non potest.
23 L}Onnipotente noi non lo possiamo raggiungere,
sublime in potenza e rettitudine
e grande per giustizia: egli non ha da rispondere.
24 Ideo timebunt eum homines,
non contemplabitur omnes, qui sibi videntur corde sapientes ”.
24 Perciò gli uomini lo temono:
a lui la venerazione di tutti i saggi di mente.