Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Giobbe 33


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Audi igitur, Iob, eloquia mea
et omnes sermones meos ausculta.
1 Ascolta dunque, Giobbe, i miei discorsi,
ad ogni mia parola porgi l'orecchio.
2 Ecce aperui os meum,
loquatur lingua mea in faucibus meis.
2 Ecco, io apro la bocca,
parla la mia lingua entro il mio palato.
3 Ex recto corde sermones mei sunt,
et sententiam puram labia mea loquentur.
3 Il mio cuore dirà sagge parole
e le mie labbra parleranno chiaramente.
4 Spiritus Dei fecit me,
et spiraculum Omnipotentis vivificavit me.
4 Lo spirito di Dio mi ha creato
e il soffio dell'Onnipotente mi dà vita.
5 Si potes, responde mihi,
praepara te coram me et consiste.
5 Se puoi, rispondimi,
prepàrati davanti a me, sta' pronto.
6 Ecce ego sicut tu coram Deo sum
et de eodem luto abscissus sum et ego.
6 Ecco, io sono come te di fronte a Dio
e anch'io sono stato tratto dal fango:
7 Verumtamen terror meus non te terreat,
et onus meum non sit tibi grave.
7 ecco, nulla hai da temere da me,
né graverò su di te la mano.
8 Dixisti ergo in auribus meis,
et vocem verborum tuorum audivi:
8 Non hai fatto che dire ai miei orecchi
e ho ben udito il suono dei tuoi detti:
9 “Mundus sum ego et absque delicto;
immaculatus, et non est iniquitas in me.
9 "Puro son io, senza peccato,
io sono mondo, non ho colpa;
10 Quia querelas in me repperit,
ideo arbitratus est me inimicum sibi;
10 ma egli contro di me trova pretesti
e mi stima suo nemico;
11 posuit in nervo pedes meos,
custodivit omnes semitas meas”.
11 pone in ceppi i miei piedi
e spia tutti i miei passi!".
12 Hoc est ergo, in quo non es iustificatus, respondebo tibi,
quia maior est Deus homine.
12 Ecco, in questo ti rispondo: non hai ragione.
Dio è infatti più grande dell'uomo.
13 Quare adversus eum contendis,
quod non ad omnia verba responderit tibi?
13 Perché ti lamenti di lui,
se non risponde ad ogni tua parola?
14 Semel loquitur Deus,
et secundo idipsum non repetit.
14 Dio parla in un modo
o in un altro, ma non si fa attenzione.
15 Per somnium in visione nocturna,
quando irruit sopor super homines,
et dormiunt in lectulo,
15 Parla nel sogno, visione notturna,
quando cade il sopore sugli uomini
e si addormentano sul loro giaciglio;
16 tunc aperit aures virorum
et in visionibus terret eos,
16 apre allora l'orecchio degli uomini
e con apparizioni li spaventa,
17 ut avertat hominem ab his, quae facit,
et liberet eum de superbia,
17 per distogliere l'uomo dal male
e tenerlo lontano dall'orgoglio,
18 eruens animam eius a fovea
et vitam illius, ut non transeat canalem mortis.
18 per preservarne l'anima dalla fossa
e la sua vita dalla morte violenta.
19 Increpat quoque per dolorem in lectulo,
et tremitus ossium eius continuus.
19 Lo corregge con il dolore nel suo letto
e con la tortura continua delle ossa;
20 Abominabilis ei fit in vita sua panis,
et animae illius cibus ante desiderabilis.
20 quando il suo senso ha nausea del pane,
il suo appetito del cibo squisito;
21 Tabescet caro eius in conspectu,
et ossa, quae non videbantur, nudabuntur.
21 quando la sua carne si consuma a vista d'occhio
e le ossa, che non si vedevano prima, spuntano fuori,
22 Appropinquavit corruptioni foveae,
et vita illius mortiferis sedibus.
22 quando egli si avvicina alla fossa
e la sua vita alla dimora dei morti.
23 Si fuerit apud eum angelus, unus de milibus interpres,
ut annuntiet homini aequitatem,
23 Ma se vi è un angelo presso di lui,
un protettore solo fra mille,
per mostrare all'uomo il suo dovere,
24 miserebitur eius et dicet:
“Libera eum, ut non descendat in foveam;
inveni, in quo ei propitier”.
24 abbia pietà di lui e dica:
"Scampalo dallo scender nella fossa,
ho trovato il riscatto",
25 Revirescet caro eius plus quam in iuventute,
revertetur ad dies adulescentiae suae.
25 allora la sua carne sarà più fresca che in gioventù,
tornerà ai giorni della sua adolescenza:
26 Deprecabitur Deum, et placabilis ei erit;
et videbit faciem eius in iubilo,
et reddet homini iustitiam suam.
26 supplicherà Dio e questi gli userà benevolenza,
gli mostrerà il suo volto in giubilo,
e renderà all'uomo la sua giustizia.
27 Canit ad homines et dicit: “Peccavi et iustitiam perverti
et non debui satisfacere.
27 Egli si rivolgerà agli uomini e dirà:
"Avevo peccato e violato la giustizia,
ma egli non mi ha punito per quel che meritavo;
28 Liberavit animam suam, ne pergeret in foveam,
sed vivens lucem videret”.
28 mi ha scampato dalla fossa
e la mia vita rivede la luce".
29 Ecce haec omnia operatur Deus
duobus, tribus vicibus cum homine,
29 Ecco, tutto questo fa Dio,
due volte, tre volte con l'uomo,
30 ut revocet animas eorum a fovea
et illuminet luce viventium.
30 per sottrarre l'anima sua dalla fossa
e illuminarla con la luce dei viventi.
31 Attende, Iob, et audi me
et tace, dum ego loquor.
31 Attendi, Giobbe, ascoltami,
taci e io parlerò:
32 Si autem habes quod loquaris, responde mihi; loquere, volo enim te apparereiustum.
32 ma se hai qualcosa da dire, rispondimi,
parla, perché vorrei darti ragione;
33 Quod si non habes, audi me;
tace, et docebo te sapientiam ”.
33 se no, tu ascoltami
e io ti insegnerò la sapienza.