Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Giobbe 29


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Addidit quoque Iob assumens parabolam suam et di xit:
1 Giobbe continuò a pronunziare le sue sentenze e disse:

2 “ Quis mihi tribuat, ut sim iuxta menses pristinos,
secundum dies, quibus Deus custodiebat me?
2 Oh, potessi tornare com'ero ai mesi di un tempo,
ai giorni in cui Dio mi proteggeva,
3 Quando splendebat lucerna eius super caput meum,
et ad lumen eius ambulabam in tenebris.
3 quando brillava la sua lucerna sopra il mio capo
e alla sua luce camminavo in mezzo alle tenebre;
4 Sicut fui in diebus adulescentiae meae,
quando familiaris Deus erat in tabernaculo meo,
4 com'ero ai giorni del mio autunno,
quando Dio proteggeva la mia tenda,
5 quando erat Omnipotens mecum,
et in circuitu meo pueri mei,
5 quando l'Onnipotente era ancora con me
e i giovani mi stavano attorno;
6 quando lavabam pedes meos lacte,
et petra fundebat mihi rivos olei.
6 quando mi lavavo in piedi nel latte
e la roccia mi versava ruscelli d'olio!
7 Quando procedebam ad portam civitatis
et in platea parabam cathedram mihi,
7 Quando uscivo verso la porta della città
e sulla piazza ponevo il mio seggio:
8 videbant me iuvenes et abscondebantur,
et senes assurgentes stabant.
8 vedendomi, i giovani si ritiravano
e i vecchi si alzavano in piedi;
9 Principes cessabant loqui
et digitum superponebant ori suo.
9 i notabili sospendevano i discorsi
e si mettevan la mano sulla bocca;
10 Vocem suam cohibebant duces,
et lingua eorum palato suo adhaerebat.
10 la voce dei capi si smorzava
e la loro lingua restava fissa al palato;
11 Auris audiens beatificabat me,
et oculus videns testimonium reddebat mihi,
11 con gli orecchi ascoltavano e mi dicevano felice,
con gli occhi vedevano e mi rendevano testimonianza,
12 eo quod liberassem pauperem vociferantem
et pupillum, cui non esset adiutor.
12 perché soccorrevo il povero che chiedeva aiuto,
l'orfano che ne era privo.
13 Benedictio perituri super me veniebat,
et cor viduae iubilare feci.
13 La benedizione del morente scendeva su di me
e al cuore della vedova infondevo la gioia.
14 Iustitia indutus sum et vestivi me,
sicut vestimento et diademate, iudicio meo.
14 Mi ero rivestito di giustizia come di un
vestimento;
come mantello e turbante era la mia equità.
15 Oculus fui caeco
et pes claudo;
15 Io ero gli occhi per il cieco,
ero i piedi per lo zoppo.
16 pater eram pauperum
et causam viri ignoti diligentissime investigabam.
16 Padre io ero per i poveri
ed esaminavo la causa dello sconosciuto;
17 Conterebam molas iniqui
et de dentibus illius auferebam praedam.
17 rompevo la mascella al perverso
e dai suoi denti strappavo la preda.
18 Dicebamque: In nidulo meo moriar
et sicut palma multiplicabo dies.
18 Pensavo: "Spirerò nel mio nido
e moltiplicherò come sabbia i miei giorni".
19 Radix mea aperta est secus aquas,
et ros morabitur in ramis meis.
19 La mia radice avrà adito alle acque
e la rugiada cadrà di notte sul mio ramo.
20 Gloria mea semper innovabitur,
et arcus meus in manu mea instaurabitur.
20 La mia gloria sarà sempre nuova
e il mio arco si rinforzerà nella mia mano.
21 Qui me audiebant, blandiebantur
et intenti tacebant ad consilium meum.
21 Mi ascoltavano in attesa fiduciosa
e tacevano per udire il mio consiglio.
22 Verbis meis addere nihil audebant,
et super illos stillabat eloquium meum.
22 Dopo le mie parole non replicavano
e su di loro scendevano goccia a goccia i miei detti.
23 Exspectabant me sicut pluviam
et os suum aperiebant quasi ad imbrem serotinum.
23 Mi attendevano come si attende la pioggia
e aprivano la bocca come ad acqua primaverile.
24 Si quando ridebam ad eos, non credebant,
et lux vultus mei non cadebat in terram.
24 Se a loro sorridevo, non osavano crederlo,
né turbavano la serenità del mio volto.
25 Si voluissem ire ad eos, sedebam primus;
cumque sederem quasi rex, circumstante exercitu,
eram tamen maerentium consolator.
25 Indicavo loro la via da seguire e sedevo come capo,
e vi rimanevo come un re fra i soldati
o come un consolatore d'afflitti.