Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Esodo 37


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Fecit autem Beseleel et ar cam de lignis acaciae haben tem duos semis cubitos in longitudine et cubitum ac semissem in latitudine, altitudo quoque unius cubiti fuit et dimidii; vestivitque eam auro purissimo intus ac foris.1 Bezaleel fece l'arca di legno di acacia: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza.
2 Et fecit illi coronam auream per gyrum,2 La rivestì d'oro puro, dentro e fuori. Le fece intorno un bordo d'oro.
3 conflans quattuor anulos aureos in quattuor pedibus eius; duos anulos in latere uno et duos in altero.3 Fuse per essa quattro anelli d'oro e li fissò ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli sull'altro.
4 Vectes quoque fecit de lignis acaciae, quos vestivit auro4 Fece stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro.
5 et quos misit in anulos, qui erant in lateribus arcae, ad portandum eam.
5 Introdusse le stanghe negli anelli sui due lati dell'arca per trasportare l'arca.
6 Fecit et propitiatorium de auro mundissimo: duorum cubitorum et dimidii in longitudine et cubiti ac semis in latitudine.6 Fece il coperchio d'oro puro: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza.
7 Duos etiam cherubim ex auro ductili fecit ex utraque parte propitiatorii:7 Fece due cherubini d'oro: li fece lavorati a martello sulle due estremità del coperchio:
8 cherub unum ex summitate unius partis et cherub alterum ex summitate partis alterius; duos cherubim ex singulis summitatibus propitiatorii8 un cherubino ad una estremità e un cherubino all'altra estremità. Fece i cherubini tutti di un pezzo con il coperchio, alle sue due estremità.
9 extendentes alas sursum et tegentes alis suis propitiatorium seque mutuo et illud respicientes.
9 I cherubini avevano le due ali stese di sopra, proteggendo con le ali il coperchio; erano rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini erano rivolte verso il coperchio.
10 Fecit et mensam de lignis acaciae in longitudine duorum cubitorum et in latitudine unius cubiti, quae habebat in altitudine cubitum ac semissem;10 Fece la tavola di legno di acacia: aveva due cubiti di lunghezza, un cubito di larghezza, un cubito e mezzo di altezza.
11 circumdeditque eam auro mundissimo et fecit illi coronam auream per gyrum.11 La rivestì d'oro puro e le fece intorno un bordo d'oro.
12 Fecit ei quoque limbum aureum quattuor digitorum per circuitum et super illum coronam auream.12 Le fece attorno una cornice di un palmo e un bordo d'oro per la cornice.
13 Fudit et quattuor circulos aureos, quos posuit in quattuor angulis per singulos pedes mensae13 Fuse per essa quattro anelli d'oro e li fissò ai quattro angoli che costituivano i suoi quattro piedi.
14 iuxta limbum; misitque in eos vectes, ut possit mensa portari.14 Gli anelli erano fissati alla cornice e servivano per inserire le stanghe destinate a trasportare la tavola.
15 Ipsos quoque vectes fecit de lignis acaciae et circumdedit eos auro;15 Fece le stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro.
16 et vasa ad diversos usus mensae, acetabula, phialas et cyathos et crateras ex auro puro, in quibus offerenda sunt libamina.
16 Fece anche gli accessori della tavola: piatti, coppe, anfore e tazze per le libazioni; li fece di oro puro.
17 Fecit et candelabrum ductile de auro mundissimo, basim et hastile eius; scyphi sphaerulaeque ac flores unum cum ipso erant:17 Fece il candelabro d'oro puro; lo fece lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle facevano corpo con esso.
18 sex in utroque latere, tres calami ex parte una et tres ex altera;18 Sei bracci uscivano dai suoi lati: tre bracci del candelabro da un lato e tre bracci del candelabro dall'altro.
19 tres scyphi in nucis modum in calamo uno sphaerulaeque simul et flores et tres scyphi instar nucis in calamo altero sphaerulaeque simul et flores. Aequum erat opus sex calamorum, qui procedebant de hastili candelabri.19 Vi erano su un braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla; anche sull'altro braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Così era per i sei bracci che uscivano dal candelabro.
20 In ipso autem hastili erant quattuor scyphi in nucis modum sphaerulaeque et flores;20 Il fusto del candelabro aveva quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro corolle:
21 singulae sphaerulae sub binis calamis per loca tria, qui simul sex fiunt calami procedentes de hastili uno.21 un bulbo sotto due bracci che si dipartivano da esso, e un bulbo sotto i due altri bracci che si dipartivano da esso, e un bulbo sotto i due altri bracci che si dipartivano da esso; così per tutti i sei bracci che uscivano dal candelabro.
22 Sphaerulae igitur et calami unum cum ipso erant, totum ductile ex auro purissimo.22 I bulbi e i relativi bracci facevano corpo con esso: il tutto era formato da una sola massa d'oro puro lavorata a martello.
23 Fecit et lucernas septem cum emunctoriis suis et vasa, ubi emuncta condantur, de auro mundissimo.23 Fece le sue sette lampade, i suoi smoccolatoi e i suoi portacenere d'oro puro.
24 Talentum auri purissimi appendebat candelabrum cum omnibus vasis suis.
24 Impiegò un talento d'oro puro per esso e per tutti i suoi accessori.
25 Fecit et altare thymiamatis de lignis acaciae habens per quadrum singulos cubitos et in altitudine duos; e cuius angulis procedebant cornua.25 Fece l'altare per bruciare l'incenso, di legno di acacia; aveva un cubito di lunghezza e un cubito di larghezza, era cioè quadrato; aveva due cubiti di altezza e i suoi corni erano di un sol pezzo.
26 Vestivitque illud auro purissimo cum craticula ac parietibus et cornibus.26 Rivestì d'oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi corni e gli fece intorno un orlo d'oro.
27 Fecitque ei coronam aureolam per gyrum et binos anulos aureos sub corona in duobus lateribus, ut mittantur in eos vectes, et possit altare portari.27 Fece anche due anelli d'oro sotto l'orlo, sui due fianchi, cioè sui due lati opposti; servivano per inserire le stanghe destinate a trasportarlo.
28 Ipsos autem vectes fecit de lignis acaciae et operuit laminis aureis.
28 Fece le stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro.
29 Composuit et oleum ad sanctificationis unguentum et thymiama de aromatibus mundissimis opere pigmentarii.
29 Preparò l'olio dell'unzione sacra e il profumo aromatico da bruciare, puro, secondo l'arte del profumiere.