Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Luca 7


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1Ed avendo adempiuto tutte le sue parole nelle orecchie del popolo, entrò in Cafarnao.2Ed era ivi uno infermante per morire, il quale era servo di Centurione; ed egli a lui era prezioso.3E udendo Centurione di Iesù, mandò a lui gli antique de' Iudei, pregandolo ch' egli venisse e sanasse il servo suo.4Ma quelli, venuti a Iesù, sollecitamente pregavanlo dicendo, come egli è degno che tu gli concedi questa grazia.5Imperò ch' egli ama la nostra gente, ed egli a noi ha edificato la sinagoga.6E Iesù andava con loro. E già non essendo lontano dalla casa, mando'li Centurione gli amici, dicendo: Signore, non ti affaticare; imperò ch' io non son degno, ch' entri sotto il tetto mio;7per la quale cosa e io non mi ho giudicato degno di venire a te: comanda solamento con la parola, e sarà sanato il mio servo.8Onde e io, che son uomo constituito sotto la potestate, il quale ho sotto di me cavalieri, dico a questi vattene, ed egli va; e all' altro: vieni, ed egli viene; e al mio servo: fa questo, e lui il fa.9E udito che l' ebbe Iesù, meravigliossi; e voltato alli seguenti popoli, disse: in verità vi dico, ch' io non ho trovata tanta fede in Israel.10Onde poscia ritornati, quelli ch' erano mandati, a casa trovorono il servo, ch' era infermo, sanato.11E fatto è ancora, andando Iesù in una città. la quale si chiama Naim; e andavano con lui li suoi discepoli, e molto grande turba.12E approssimandosi alla porta della città, incontrossi in uno morto che si era portato, unico figliuolo della sua madre; e questa era vedova; e molta gente della città era con lei.13E vedendo Iesù costei, ebbe di lei compassione, e dissegli: non piagnere più.14E fecesi inanzi, e toccò il cataletto; e coloro che il portavano stettero fermi; e Iesù disse: fanciullo, a te dico: lèvati su.15E allora il fanciullo, ch' era morto, levossi, e incominciò a parlare. E rendettelo alla madre sua.16E tutta la gente ch' era quivi ebbero grande timore; e magnificavano Iddio, e dicevano: grande profeta è costui ch' è apparito infra noi, e veramente Iddio ha visitato il popolo suo.17E. per tutta la Iudea uscitte questo parlare di lui, e intorno a tutta la regione.18E gli discepoli di Ioanne raccontoronli tutte queste cose.19Onde Ioanne chiamò due de' suoi discepoli, e mandolli a Iesù, dicendo: se' tu colui ch' è a venire, ovvero aspettiamo alcuno altro?20Ed essen lo venuti gli uomini a lui, dissero: Ioanne Battista ci ha mandaio a te, dicendo: se' tu quel che sei per venire, ovvero aspettiamo alcuno altro?21Ed egli in quella medesima ora sanò molti dalle sue infermità e piaghe e da' mali spiriti, e a molti ciechi donò il vedere.22E rispondendo, disse a quelli: andate, e renunziate a Ioanne le cose che avete udito [e veduto]: come li ciechi vedono, li zoppi vanno, li leprosi sono mondati, li sordi odono, li morti resùscitano, li poveri prèdicano l'evangelio.23É beato qualunque uomo che non sarà scandalizzato in me.24Ed essendo partiti li nunzii di Ioanne, egli incominciò a dire di Ioanne alle turbe: che siete voi usciti a vedere nel deserto? (siete venuti a vedere) una canna agitata dal vento?25Ma che siete voi usciti a vedere? forse uno uomo vestito di prezioso vestimento? Ecco che quelli, che sono nella preziosa vesta e nelle delizie, dimorano nelle case de' re.26Ma che siete voi usciti a vedere? forse uno profeta? Ma dicovi certo, ch' egli è più che profeta.27Egli è quello del quale è scritto: ecco ch' io mando l'angelo mio dinanzi la faccia tua, il quale prepararà la tua via inanzi a te.28Imperò vi dico, che intra li nasciuti di femine nullo è maggiore di Ioanne Battista; ma colui ch' è minore nel regno di Dio, è maggiore di quello.29E udendo tutto il popolo, e li pubblicani battezzati col battesimo di Ioanne, giustificorono Iddio.30Ma li Farisei e li dotti della legge, non battezzati da quello, hanno disprezzato il consiglio di Dio in sè medesimi.31Onde disse il Signore: a cui adunque dirò essere simili gli uomini di questa generazione? e a cui sono simili?32Loro sono simili alli fanciulli che siedono nel mercato, e parlanti insieme, e dicenti: abbiamo cantato a voi con le ceremelle, e voi non saltaste; abbiamoci lamentati, e voi non piagneste.33Ma egli è venuto Ioanne Battista, non mangiando pane nè bevendo vino, e voi dicete che lui ha il demonio.34Egli è venuto il Figliuolo dell' uomo, che manduca e beve, e voi dicete: ecco ch' egli è uomo divoratore, e che beve il vino, amico de' pubblicani e peccatori.35Ed è giustificata la sapienza da tutti gli suoi figliuoli.36E uno delli Farisei pregava che andasse a mangiare con lui. Ed entrato che fu Iesù nella casa del Fariseo, e' mangiava.37Ed ecco una femina peccatrice, ch' era in quella città, sapendo che Iesù era in casa di quello Fariseo, entrò in quella casa con uno vaso d' alabastro, nel quale era unguento.38E posesi dietro a Iesù, a lato alli piedi suoi; e colle sue lacrime cominciò a bagnare li piedi di Iesù, e con li capelli del capo suo asciugavali, e con la bocca basavali, e con l' unguento gli ungeva.39E vedendo questo il Fariseo, il qual l' avea invitato, diceva infra sè: se questo fosse profeta, saperebbe chi e quale è questa femina che il tocca; imperò ch' ella è peccatrice.40E Iesù disse a lui: Simone, io t'ho a dire alcuna cosa. E quello disse: maestro, dì'.41(Disse Iesù:) due debitori erano tenuti a uno prestatore; l'uno gli doveva dare cinquecento talenti, e l'altro cinquanta.42Ed egli non avendo di che pagare, perdonò a ciascuno il debito. Domandoti: qual di costoro è più tenuto d' amarlo?43Rispose Simone, e disse: io credo, colui a cui fu più lasciato. E Iesù disse: rettamente hai giudicato.44E voltossi inverso della femina, e disse a Simone: hai tu veduto questa femina? Io entrai in casa tua, e acqua non mi dèsti alli miei piedi; ma costei colle sue lacrime me gli ha bagnati, e con li suoi capelli me gli ha asciugati.45E bacio non mi dèsti; ma costei, poi che entrò qua dentro, non ha cessato di baciare li piedi miei.46Tu non mi ungesti il capo mio coll' olio; ma costei con unguento ha unto li piedi miei.47E imperò dicoti, che molti peccati gli sono perdonati, imperò che ha molto amato; e colui che meno ama, meno gli è perdonato.48E poi disse Iesù alla femina: li tuoi peccati ti sono perdonati.49E alquanti di quelli che mangiavano insieme con lui, incominciorono a dire infra sè medesimi (dicendo): chi è costui, che perdona li peccati?50E Iesù disse alla femina: la fede tua ti ha fatta salva; va in pace.