10Quando annuncerai a questo popolo tutte queste cose, ti diranno: “Perché il Signore ha decretato contro di noi questa sventura così grande? Quali iniquità e quali peccati abbiamo commesso contro il Signore, nostro Dio?”. 11Tu allora risponderai loro: Perché i vostri padri mi abbandonarono – oracolo del Signore –, seguirono altri dèi, li servirono e li adorarono, mentre abbandonarono me e non osservarono la mia legge. 12E voi avete agito peggio dei vostri padri; ognuno di voi, infatti, segue caparbiamente il suo cuore malvagio e si rifiuta di ascoltarmi. 13Perciò vi scaccerò da questo paese verso un paese che né voi né i vostri padri avete conosciuto, e là servirete divinità straniere giorno e notte, perché non vi farò più grazia.
14Pertanto, ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali non si dirà più: “Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dalla terra d’Egitto!”, 15ma piuttosto: “Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi!”. E io li ricondurrò nella loro terra che avevo concesso ai loro padri.
16Ecco, io invierò numerosi pescatori a pescarli – oracolo del Signore –, quindi invierò numerosi cacciatori a catturarli, su ogni monte, su ogni colle e nelle fessure delle rocce; 17poiché i miei occhi scrutano le loro vie: ciò che fanno non può restare nascosto dinanzi a me, né si può occultare la loro iniquità davanti ai miei occhi. 18Anzitutto ripagherò due volte la loro iniquità e il loro peccato, perché hanno profanato la mia terra con le carogne dei loro idoli, e con i loro abomini hanno riempito la mia eredità».
19Signore, mia forza e mia difesa,
mio rifugio nel giorno della tribolazione,
a te verranno le genti
dalle estremità della terra e diranno:
«I nostri padri ereditarono soltanto menzogna,
e nullità che non giovano».
20Può forse l’uomo fabbricarsi i propri dèi?
Ma quelli non sono dèi!
21«Perciò, ecco, io faccio loro conoscere questa volta
la mia mano e la mia forza.
Essi sapranno che il mio nome è Signore».
Note:
Ger 16,1ss:Non solo azioni simboliche (cf. Ger 18,1+) sottolineano, talvolta, la predicazione dei profeti, ma in qualche caso la loro stessa vita diventa simbolo e segno (cf. Os 1 e Os 3; Is 8,18; Ez 24,15-24).
Ger 16,4:L'assenza dei riti funebri e della sepoltura rappresenta una terribile maledizione (Ger 22,18-19; 1Re 14,11; Ez 29,5).
Ger 16,6:né si taglierà i capelli: riti funebri proibiti dalla legge (cf. Lv 19,27-28; Dt 14,1), ma nondimeno praticati in Israele (Ger 7,29; Ger 41,5).
Ger 16,7:il pane: con i LXX; il TM ha: «per essi». - gli (si darà): con i LXX; il TM ha «loro». - Si tratta del pasto funebre.
Ger 16,13:servirete divinità straniere: antica locuzione che in alcuni casi significa «essere esiliato» (1Sam 26,19 ; cf. 2Re 5,17) fuori della Palestina, considerata come l'unico territorio di Jahve.
Ger 16,16-18:Profezia pronunziata prima del 598.
Ger 16,18:idoli (alla lettera «orrori») e abomini: si tratta delle false divinità che contaminano la terra santa come altrettanti cadaveri (cf. Lv 18,25s; Lv 26,30).
Ger 16,19-21:Questo brano, affine alla seconda parte di Isaia, probabilmente non appartiene al profeta Geremia.