6Se la sua offerta per il sacrificio di comunione in onore del Signore è presa dal bestiame minuto, maschio o femmina, la presenterà senza difetto. 7Se presenta una pecora in offerta, la offrirà davanti al Signore; 8poserà la mano sulla testa della vittima e la scannerà davanti alla tenda del convegno, e i figli di Aronne ne spargeranno il sangue attorno all’altare. 9Di questo sacrificio di comunione offrirà, quale sacrificio consumato dal fuoco per il Signore, il grasso, e cioè l’intera coda presso l’estremità della spina dorsale, il grasso che avvolge le viscere e tutto il grasso che vi è sopra, 10i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà insieme ai reni. 11Il sacerdote farà bruciare tutto ciò sull’altare: è un alimento consumato dal fuoco in onore del Signore.
12Se la sua offerta è una capra, la offrirà davanti al Signore; 13poserà la mano sulla sua testa e la scannerà davanti alla tenda del convegno e i figli di Aronne ne spargeranno il sangue attorno all’altare. 14Di essa preleverà, come offerta consumata dal fuoco in onore del Signore, il grasso che avvolge le viscere e tutto il grasso che vi è sopra, 15i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà insieme ai reni. 16Il sacerdote li farà bruciare sull’altare: è un alimento consumato dal fuoco, profumo gradito in onore del Signore.
Ogni parte grassa appartiene al Signore. 17È una prescrizione rituale perenne di generazione in generazione, dovunque abiterete: non dovrete mangiare né grasso né sangue”».
Note:
Lv 3,1-17:Il sacrificio detto «di comunione», in cui la vittima è divisa tra Dio e l'offerente, è attestato in Canaan, ma il sacrificio israelita se ne distingue per l'antico rituale del sangue (cf. Lv 1,5+). E' un banchetto sacro: le parti più vitali della vittima sono offerte a Dio, una parte scelta è attribuita ai sacerdoti (cf. Lv 7,28s) e il resto è consumato dai fedeli. In epoca antica, questo tipo di sacrificio era più frequente e formava il rito centrale delle feste, esprimendo per eccellenza la comunità di vita, la relazione di alleanza e di amicizia tra i fedeli e il loro Dio. alimento (alla lettera «pane», «cibo») è stato soppresso dal traduttore greco e sostituito da «soave odore» (cf. Lv 1,9+ qui come nel v 16), forse per evitare ogni colpo alla spiritualità e alla trascendenza di Dio (cf. Sal 50,13; Dn 14 , ecc.).
Lv 3,16:Dopo fuoco, il TM ha: «in odore soave». - per il Signore: non ha corrispondenti nel testo originale a meno che non sia una ripetizione della fine del v: al Signore.