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Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Siracide 13


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA
1 Chi maneggia la pece si sporca,
chi frequenta il superbo diviene simile a lui.
1 Chi maneggia la pece si sporca,
chi frequenta il superbo diviene simile a lui.
2 Non portare un peso troppo grave per te,
non associarti a uno più forte e più ricco di te.
Perché accostare una brocca alla pentola?
Se questa cozza, l’altra si spezza.
2 Non portare un peso troppo grave,
non associarti ad uno più forte e più ricco di te.
Come una pentola di coccio farà società con una caldaia?
Questa l'urterà e quella andrà in frantumi.
3 Il ricco commette ingiustizia e per di più grida forte,
il povero subisce ingiustizia e per di più deve scusarsi.
3 Il ricco commette ingiustizia e per di più grida
forte,
il povero riceve ingiustizia e per di più deve scusarsi.
4 Se gli sei utile, si approfitta di te;
se hai bisogno, ti abbandonerà.
4 Se puoi essergli utile, approfitterà di te;
se hai bisogno, ti abbandonerà.
5 Se possiedi, starà con te,
e ti impoverisce senza alcun rimorso.
5 Se possiedi, vivrà con te;
ti spoglierà e non ne avrà alcuna pena.
6 Se ha bisogno di te, ti imbroglierà,
ti sorriderà e ti farà sperare,
ti rivolgerà belle parole e chiederà: «Di che cosa hai bisogno?».
6 Ha bisogno di te? Ti imbroglierà, ti sorriderà
e ti darà una speranza, ti rivolgerà belle parole
e domanderà: "Di che cosa hai bisogno?".
7 Con i suoi banchetti ti farà vergognare,
finché non ti avrà spremuto due o tre volte tanto.
Alla fine ti deriderà,
poi vedendoti ti eviterà
e scuoterà il suo capo davanti a te.
7 Ti farà arrossire con i suoi banchetti,
finché non ti avrà spremuto due o tre volte.
Alla fine ti deriderà; poi vedendoti ti eviterà
e scuoterà il capo davanti a te.
8 Sta’ attento a non lasciarti imbrogliare
e a non farti umiliare per la tua stoltezza.
8 Sta' attento a non lasciarti imbrogliare
né umiliare per la tua stoltezza.
9 Quando un potente ti chiama, allontànati,
ed egli insisterà nel chiamarti.
9 Quando un potente ti chiama, allontànati;
egli ti chiamerà sempre di più.
10 Non essere invadente per non essere respinto,
non stare appartato per non essere dimenticato.
10 Non essere invadente per non essere respinto,
ma non allontanarti troppo per non essere dimenticato.
11 Non credere di trattare alla pari con lui
e non dare credito alle sue chiacchiere,
perché parla molto per metterti alla prova
e anche sorridendo indagherà su di te.
11 Non credere di trattare alla pari con lui
e non fidarti delle sue molte parole;
12 Non ha pietà chi non mantiene la parola,
non ti risparmierà maltrattamenti e catene.
12 con la sua molta loquacità ti metterà alla prova
e quasi sorridendo ti esaminerà.
13 Guàrdati e sta’ molto attento,
perché cammini sull’orlo del precipizio.
13 Spietato chi non mantiene le parole,
non ti risparmierà maltrattamenti e catene.
14 Quando ascolti queste cose nel sonno, svégliati:
per tutta la tua vita ama il Signore
e invocalo per la tua salvezza.
14 Guardati e sta' attento,
perché cammini insieme alla tua rovina.
15 Ogni vivente ama il suo simile
e ogni uomo il suo vicino.
15 Ogni creatura vivente ama il suo simile,
ogni uomo il suo vicino.
16 Ogni essere si accoppia secondo la sua specie,
l’uomo si associa a chi gli è simile.
16 Ogni essere si accoppia secondo la sua specie;
l'uomo si associa a chi gli è simile.
17 Che cosa può esserci in comune tra il lupo e l’agnello?
Così tra il peccatore e il giusto.
17 Che cosa vi può essere in comune tra il lupo e
l'agnello?
Lo stesso accade fra il peccatore e il pio.
18 Quale pace può esservi fra la iena e il cane?
Quale intesa tra il ricco e il povero?
18 Quale pace può esservi fra la iena e il cane?
Quale intesa tra il ricco e il povero?
19 Sono preda dei leoni gli asini selvatici nel deserto,
così pascolo dei ricchi sono i poveri.
19 Sono preda dei leoni gli ònagri nel deserto;
così pascolo dei ricchi sono i poveri.
20 Per il superbo l’umiltà è obbrobrio,
così per il ricco è obbrobrio il povero.
20 La condizione umile è in abominio al superbo,
così il povero è in abominio al ricco.
21 Se il ricco vacilla, è sostenuto dagli amici,
ma l’umile che cade è respinto dagli amici.
21 Se il ricco vacilla, è sostenuto dagli amici;
se il povero cade, anche dagli amici è respinto.
22 Il ricco che sbaglia ha molti difensori;
se dice sciocchezze, lo scusano.
Se sbaglia l’umile, lo si rimprovera;
anche se dice cose sagge, non ci si bada.
22 Se cade il ricco, molti lo aiutano;
dice cose insulse? Eppure lo si felicita.
Se cade il povero, lo si rimprovera;
se dice cose assennate, non ci si bada.
23 Parla il ricco, tutti tacciono
e portano alle stelle il suo discorso.
Parla il povero e dicono: «Chi è costui?»;
se inciampa, l’aiutano a cadere.
23 Parla il ricco, tutti tacciono
ed esaltano fino alle nuvole il suo discorso.
Parla il povero e dicono: "Chi è costui?".
Se inciampa, l'aiutano a cadere.
24 Buona è la ricchezza, se è senza peccato;
la povertà è cattiva sulla bocca dell’empio.
24 La ricchezza è buona, se è senza peccato;
la povertà è cattiva a detta dell'empio.
25 Il cuore di un uomo cambia il suo volto
sia in bene sia in male.
25 Il cuore dell'uomo cambia il suo volto
o in bene o in male.
26 Segno di buon cuore è un volto sereno,
ma trovare dei proverbi è un lavoro faticoso.
26 Indice di un cuore buono è una faccia gioiosa,
ma la scoperta di proverbi è un lavoro ben faticoso.