Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Prefazione

Vita della Beata Anna Caterina Emmerick - Libro primo

Prefazione
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Allorchè l'Autore di quest'opera, otto anni or sono, pubblicò l'ultimo volume della ·Vita del nostro divin Salvatore secondo le visioni della venerabile serva di Dio Anna Caterina Emmerich, promise di farlo se guire al più presto che sarebbe stato possibile da una vita di quella monaca sì straordinariamente piena di grazie, attinta alle sorgenti le più sicure. Doveri del suo stato, malattie ed interruzioni, che non era in suo potere di rimuovere, oltre le difficoltà per sè stesse inerenti ad un simile lavoro, lo hanno fino ad ora impedito dal farlo venire in luce. Quando lo stesso Clemente Brentano, che dall'autunno dell'anno 1818 sino al febbraio 1824 rimase in Dülmen e giorno per giorno osservò Anna Caterina, ciò non dimeno non volle più sottoporsi al grave incarico di compilare una completa descrizione di una vita, esteriormente tanto semplice e priva d'apparenza, ma nell'interna sua significazione per altro incomparabilmente, anzi straordinariamente ricca; è da credersi che niuno vorrà biasimare il sotto scritto, se ora soltanto trovasi in grado di pubblicare un libro di così grave natura.

Anch'egli  si  sarebbe  appagato  del breve compendio della vita della Emmerich, pubblicato da Clemente Brentano nel 1833 con la prima edizione della Passione di Nostro Signore, se un ben caro e indimenticabil amico, tanto benemerito del paese di Münster, il dotto decano capitolare dott. Krabbe non l'avesse aiutato e diretto nell'uso illimitato di tutti gli atti originali dell'inquisizione ecclesiastica praticata circa Anna Caterina nell'anno 1813, ed in seguito non lo avesse accompagnato a Dülmen, ad Hoesfeld ed a Flamske, onde raccogliervi dai contemporanei ancora viventi e dalle persone conoscenti Anna Caterina più da vicino, notizie al certo non abbondanti, ma pure utili intorno alla di lei vita. Il dovere della riconoscenza esige di rammemorare a questo proposito anche le benevole fatiche e cure, cui si era sottoposto in Berlino l'intimo consigliere di governo Aulike, ora pure defunto, per raccogliere in pro dell'Autore notizie, e più specialmente gli scritti pubblicati intorno ad Anna Caterina ad incominciar dall'anno 1813.

 Ambidue cotesti individui eran pieni della più commovente venerazione per Anna Caterina, ed  attendevano  con impazienza la  pubblicazione della storia della di lei vita, che purtroppo non videro.

Per mezzo dell'accurato esame degli atti della inquisizione, non mai veduti da Clemente Brentano, è riuscito possibile all'Autore di porre per fondamento al suo racconto testimonianze cotanto gravi ed importanti, che niun'altra storia della vita di un individuo ugualmente distinto per grazie consimili, può dirsi possederne in più alto grado. La ricca ed abbondante materia che trovasi in questi atti mise in poter dell'autorità anche la chiave necessaria a penetrare nella più profonda intelligenza della missione della Emmerich, giacchè con cotesto mezzo potè acquistare la certezza che anche in questo caso ripetevasi un fatto nella sua intima significazione universalmente conosciuto nella Chiesa,  ed in ogni secolo molte volte accaduto ed apprezzato; quello cioè che Iddio in ogni tempo trasce glie certe anime predestinate, le quali parte nella oscurità, parte pubblicamente ed innanzi agli occhi del mondo gli servono di strumenti, patendo o combattendo per la sua Chiesa ed in servigio della santa Fede. Per quanto anche le circostanze esterne della vita di simili persone siano diverse, per quanto i loro patimenti spesso abbiano un carattere totalmente l'uno dall'altro diverso, poichè le une, come in antico Liduina di Schiedam, o ai nostri giorni la Lazzari, appariscono quali pure vittime corporee al pari delle antiche vergini e martiri, mentre altre,  come Maddalena de' Pazzi, ovvero Colomba da Rieti, combattono e soffrono principalmente con l'anima in pro della Chiesa: pure tutte concorrono e si combinano in questo, cioè che la loro vita è un sagrifizio non mai interrotto, un continuo patire ed un abbandono senza ritegno alcuno del proprio essere alla volontà, ai di segni e alla direzione di Dio. Esse devono coi loro patimenti ottenere il perdono, o sostituendosi espiare per tutto  ciò che le diverse gerarchie della Chiesa hanno in lei negletto o corrotto. Debbono colle loro precie suppliche, e molto più col dono straordinario e gratuito di efficace orazione, allontanare i danni, le oppressioni ed i  pericoli dalla Chiesa, dal di lei Capo, dalle singole parti e dai singoli individui che ne fanno parte; implorare la grazia della conversione pei peccatori, quella della purità e della fermezza nella Fede per gli erranti e i deboli, intrepidità ed instancabile zelo pei pastori ed i guardiani  del gregge del Signore; e debbono pure lottar in pro di quelle anime, le quali per non curante negligenza dei loro pastori andrebbero perdute. Oltre cotesta missione di preghiera e di riconciliamento havvi anche quella del lottare e del combattere, cui debbono pure soddisfare coteste anime straordinariamente colmate di grazie.

Cotesta missione consiste  nello assumere sulla propria persona spirituali e corporali pericoli, mali, tentazioni ed eccitamento a certi speciali peccati; e così ciò non è più soltanto un semplice patire, ovvero un sagrifizio, i  cui frutti debbano venire a vantaggio altrui, ma è piuttosto una personale sostituzione ad un preciso  e determinato pericolo minaccioso pel corpo o per l'anima altrui; è il pieno ed intero assumere sopra di sè un male, un'infermità, un attacco od una tentazione: assunto, nel quale l'effettiva e compiuta lotta e la vittoria esigesi da colui che si è sostituito per quel suo prossimo, da cui ha rimosso così il pericolo o il male.

Uno dei più grandiosi e chiari esempi di cotesta sostituzione scorgesi in Giuditta, la quale affrontò Oloferne ed il suo esercito onde impedire la profanazione del Santuario e i danni del popolo di Dio.

Quantunque possa sembrare che l'unica, ovvero la dominante missione di  alcune anime elette sia l'orazione, ciò non accade per altro in modo assoluto; giacchè i patimenti d'espiazione sopportati dall'innocente sono appunto quelli, pel di cui mezzo l'orazione  ottiene  pienissimo  esaudimento  e grandi benedizioni in pro della Chiesa. Le due missioni di riconciliazione e di lotta non vanno mai l'una dall'altra separate, ed ambedue si riscontrano unitamente al dono dell'orazione in  uno  sviluppo veramente straordinario nella vita della Emmerich.

Sin dalla prima infanzia venne da Dio a ciò preparata e disposta; anzi il commercio cogli Angeli, il poter rivolgere lo sguardo e tenerlo  continuamente  fisso  in  un  altro mondo, in una parola il dono della visione le venne accordato sino dai primi giorni del viver suo, affinchè niun momento  della corta sua vita passasse inutile e senza frutto.

Ella fu posta da Dio a fronte dei tre mali precipui, che con tremenda prepotenza minacciavano la Chiesa dei suoi tempi: la profanazione cioè di  tutto ciò che è sacro, le dottrine erronee, e l'immoralità; e vi fu posta affinchè coll'orazione, colle opere espiatorie e con vigoroso combattimento lottasse incessantemente contro quei mali, e difendesse la Chiesa, data quasi senza difesa apparente in preda a cotesti nemici.

Riuscirà al certo consolante e darà animo a tutti i fedeli lo scontrare nella vita di questa serva di Dio le visibili prove di quella misericordia, con cui Iddio in quei tempi del maggior turbamento venne in soccorso alla sua Chiesa, e il riconoscer quale strumento della sua sapienza egli si fosse preparato in quella povera pastorella di Flamske. Coteste considerazioni furono quelle che sempre animarono l'Autore di questa opera, si spesso interrotta da disturbi d'ogni genere, a riprenderla di nuovo, ed a non risparmiare fatica alcuna onde col mezzo di una continua comparazione dei fatti da narrarsi a quelli già verificati in persone di simile natura, penetrare a fondo nell'intelligenza della vita apparentemente si semplice e povera di Anna Caterina.

Quei lettori che più da vicino conoscono i principii fondamentali di Benedetto XIV e le grandi autorità dottrinali riferite dal dottissimo Papa nell'opera sua De Servo rum Dei Beatificatione, tosto riconosceranno senza bisogno d'alcuna citazione che l'Autore non ha intrapreso il suo assunto alla leggiera, e concorderanno agevolmente con lui nel riconoscere che la vita di Anna Caterina è un chiaro specchio di quelle qualità e virtù, che dalle severe prescrizioni della Chiesa si esigono contrassegni e prove d'una vera santificazione.

Siccome nei nostri giorni più e più specie di finta e falsa santità si manifestano, e che in parte anche trovano credenza, così l'Autore ha cercato colla  maggior fedeltà possibile indicare anco i più piccoli tratti e le minime particolarità circa Anna Caterina, quali egli poteva attingerle da tutte le sorgenti a lui accessibili. Quindi è che la storia di questa vita ha potuto raggiungere tal grado di esattezza, da poter riuscire ben gradita a quei lettori, che vogliono formarsi un sicuro criterio intorno alla sincerità od alla falsità di simili straordinarie missioni, direzioni di spirito e grazie.

Il più sperimentato amico di Clemente Brentano, l'illustre pittore Odoardo Steinle, coll'aiuto del contorno della Emmerich di segnato in diversi anni dal Brentano presso il letto stesso dell'inferma in Dülmen, ha potuto compire il ritratto che qui si dà inciso al principio del volume. Che lo Steinlesia giunto a riprodurre i lineamenti della serva di Dio con la maggior fedeltà ed esattezza lo prova quella profonda commozione, da cui al primo vedere cotesto ritratto fu rono prese quelle persone, che nel passato avevano vissuto in lungo commercio con Anna Caterina.

Finalmente l'Autore dichiara sottomettersi nel modo il più assoluto ai decreti di Urbano VIII del 13 marzo 1625 e del 5 giugno 1634; e quindi non presta nè in tende che sia prestata altra credenza ai fatti ed agli avvenimenti straordinari riferiti in questo volume, oltre una credenza puramente e semplicemente umana.

Dal Convento di Gars sull' Inn in Baviera,
17 settembre 1867
P. SCHMÖGER