La Madonna predice la guarigione del chierico Olive
San Giovanni Bosco

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Nel dicembre del 1886 il chierico salesiano francese Lodovico Olive si
ammalò gravemente di tifo. La vigilia di Natale Don Bosco andò a
trovarlo e gli disse:
— Ti assicuro che la Madonna ti guarirà.
Ma i medici Vignolo, Gallenga, Fissore, Albertotti, a consulto, lo avevano dichiarato spacciato.
Nella notte dal 3 al 4 febbraio Don Bosco fece questo sogno. «Non so se
fossi sveglio o nel sonno, quando una luce ordinaria cominciò a
rischiarare l’ambiente nel quale mi trovavo.
Dopo un rumore prolungato, apparve una persona attorniata da molte e
molte altre che andavano avvicinandosi. Le persone e i loro ornamenti
erano così luminosi che ogni altra luce restò come tenebre, a segno che
non si poteva più tenere lo sguardo fisso sopra nessuno degli astanti.
Allora la persona che pareva di guida alle altre si avanzò alquanto e cominciò a parlare in latino così:
— Io sono l’umile Ancella che il Signore ha mandato a guarire il tuo
Lodovico infermo. Egli era già chiamato al riposo; ora invece, affinché
si manifesti in lui la gloria di Dio, avrà ancora da pensare all’anima
sua e a quella dei suoi. Io sono l’Ancella alla quale ha fatto cose
grandi Colui che è potente, e santo è il suo nome. Rifletti attentamente
a questo e capirai quello che deve avvenire. Amen.
Dette queste parole, l’abitazione tornò nella prima oscurità, e io
rimasi tutta la notte tra veglia e sonno, ma senza forza e come privo di
cognizione. Al mattino mi sono dato premura di avere notizie del
giovane Lodovico Olive e mi venne assicurato che, dopo una buona notte,
egli era entrato in reale miglioramento».
La notte appresso Don Bosco rivide la stessa apparizione che
gli diede, per il bene della Congregazione e dei giovani, parecchi avvertimenti in latino: eccoli tradotti fedelmente:
— Continuano le parole di Colei che si era detta l’Ancella del Signore.
Negli altissimi cieli io ho la mia stanza, per far ricchi coloro che mi
amano e riempire i loro tesori. Tesori dei giovani sono la purezza dei
discorsi e delle azioni. Perciò voi, ministri di Dio, alzate la voce e
non stancatevi mai di gridare: fuggite le cose contrarie, ossia i
cattivi discorsi. I discorsi cattivi corrompono i buoni costumi. Coloro
che hanno un parlare insensato e lubrico assai difficilmente si
correggono. Se volete farmi cosa molto gradita, procurate di tenere
buone conversazioni tra voi e datevi scambievolmente esempio di bene
operare. Molti di voi promettono fiori e porgono spine a me e a mio
Figlio.
Perché fate confessioni così frequenti e il vostro cuore è sempre
lontano da me? Dite e fate il bene, e non il male. Io sono Madre che amo
i miei figli e detesto le loro colpe. Ritornerò a voi per condurre
alcuni al vero riposo. Mi prenderò cura di essi come la gallina
custodisce i suoi pulcini.
E voi, artigiani, siate artefici di opere buone e non di iniquità. I
cattivi discorsi sono una peste che serpeggia in mezzo a voi. E voi,
chiamati ad amministrare l’eredità del Signore, alzate la voce, non vi
stancate di gridare, finché venga Colui che chiamerà voi a rendere conto
della vostra amministrazione. È mia delizia lo stare con i figli degli
uomini; ma il tempo è breve, dunque finché avete tempo, comportatevi
virilmente.
La mattina del 5 gennaio Don Bosco manifestò ogni cosa a Don Lemoyne, dando luogo a questo dialogo:
— Ti ho chiamato perché mi dia un consiglio. Debbo far sapere alla famiglia Olive quello che ho sognato?
— Lei sa meglio di me che la Madonna è sempre stata tanto buona con lei.
— Oh, sì, è vero.
— E che tanti di questi suoi sogni si sono avverati a puntino.
— E vero.
— E quindi, se mi permette e per dar gloria a Dio, li chiamo visioni, perché sono tali.
— Hai ragione.
— Dunque noi abbiamo ragione di credere che questo sogno sia cosa
soprannaturale e che si avvererà; e che Olive, benché disperato dai
medici, guarirà.
— E quale sarebbe dunque il tuo consiglio?
— Per usare, se lei crede, un pò di prudenza umana, io direi di
cominciare a far correre la voce che Don Bosco ha sognato di Olive; e
che nel sogno gli parve di aver concepito liete speranze.
— Ebbene, si faccia così.
— Ma lei, Don Bosco, faccia il piacere, scriva questo sogno:
si tratta della Madonna. Se il fatto si avvera, ecco un documento della materna bontà di Maria.
— Ebbene, scriverà.
E scrisse come sopra abbiamo riferito.
Merita di essere conosciuta un’altra circostanza. Il chierico Olive,
quando stava malissimo, aveva sognato che Don Bosco era entrato nella
sua camera e gli aveva detto:
— Sta’ tranquillo: fra dieci giorni verrai tu a trovare me nella mia camera.
La vivezza del sogno lasciò nel malato la persuasione che Don Bosco in
persona fosse stato a trovarlo, e rifiutava di credere a chi gli
asseriva il contrario.
Il 10 gennaio Lodovico era tanto migliorato che il padre ripartì per la
Francia. 1112 si alzò e il 24 comparve nel refettorio dei superiori
durante il pranzo, accolto con grandi manifestazioni di gioia.
Possiamo aggiungere che la sua salute si mantenne così buona che gli
permise di prendere parte, nel 1906, alla prima spedizione di Missionari
salesiani per la Cina, dove esercitò un fecondo apostolato fino al
1921, anno della sua santa morte.