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Lunedi, 27 maggio 2024 - Sant´Agostino di Canterbury ( Letture di oggi)

9-9 Luglio 14, 1909 Solo Dio può infondere pace nell’anima.

La Divina Volontà - Libro 9°

9-9 Luglio 14, 1909 Solo Dio può infondere pace nell’anima.
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(1) Me la sono passata amarissima con la privazione del benedetto Gesù; al più, ad ombra ed a lampo si fa vedere, e qualche volta anche i lampi pareva che fuggivano via. La mia mente era funestata dal pensiero: Come crudelmente mi ha lasciato, Gesù è tanto buono, ah! forse non era Lui che ci veniva, la sua bontà non me lo avrebbe fatto. Chi sa che non sia stato il demonio o la mia fantasia, oppure sogni, ma nella parte intima l’anima non ne voleva sapere di questo, voleva starsene in pace, e pareva che si seccasse di tutto, si addentrava sempre più nella Volontà di Dio, si nascondeva in Essa, pigliando un sonno profondo nel suo Santo Volere, e non c’è via di mezzo che si desta. Pare che il buon Gesù la chiude tanto nel suo Volere, che neppure la porta vi fa trovare per poter picchiare e farla sentire che Gesù la ha lasciato, ed essa dorme e se ne sta in pace. La mente, non vedendosi in niente risposta dice tra sé: “Io sola mi devo prendere bile? Anch’io voglio quietarmi e fare la Volontà di Dio, venga, che venga purché faccia la sua Santa Volontà”. Questo è il mio stato presente.

(2) Ora, questa mattina, pensando a ciò che ho detto di sopra, il buon Gesù mi ha detto:

(3) “Figlia mia, se fossero fantasie, sogni, demoni, non avrebbero tanta forza da farti possedere l’aureola della pace, e non per un giorno, ma per ben venticinque anni, nessuno poteva farti spirare quell’aura di pace soave dentro e fuori di te, solo Colui che è tutto pace, e che se alito di turbazione potesse sorprenderlo, cesserebbe d’essere Dio, resterebbe offuscata la sua Maestà, impiccolita la sua grandezza, debole la sua potenza, insomma, tutto l’Essere Divino avrebbe ricevuto una scossa. Colui che ti possiede e che tu possiedi, ti sta sopra, ti vigila continuamente d’ogni alito di disturbo, ricordati che in tutte le mie venute sempre ti ho corretto se c’era in te alito di turbazione, e di nessun’altra cosa mi sono tanto dispiaciuto, che se non ti vedesse in pace; ed allora ti sono scomparso, quando ti ho tutta rappacificata. La fantasia, il sogno, molto meno il demonio, non hanno questa virtù, e molto meno la possono dare agli altri, perciò quietati e non mi sia ingrata”.