Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

36-45 Dicembre 25, 1938 La discesa del Verbo. Come è facile far nascere Gesú, purché si viva nel suo Volere. Il paradiso che fece trovare la Regina del Cielo in terra al suo piccolo Gesú.

La Divina Volontà - Libro 36°

36-45 Dicembre 25, 1938 La discesa del Verbo. Come è facile far nascere Gesú, purché si viva nel suo Volere. Il paradiso che fece trovare la Regina del Cielo in terra al suo piccolo Gesú.
font righe continue visite 136

(1) La mia povera mente continua il suo cammino nel Volere Divino ed, oh! come Esso si sente felice nel vedere che la sua piccola neonata va in cerca dei suoi atti per conoscerli, baciarli, adorarli, farli suoi e dirgli: “Quanto mi hai amato”. Onde mi sono fermata nella discesa del Verbo sulla terra, ed io lo compativo nel vederlo solo. Ed il mio dolce Gesú, con una tenerezza indicibile, sorprendendomi mi ha detto:

(2) “Figlia mia carissima, tu ti sbagli; la solitudine fu da parte dell’ingratitudine umana, ma dalla parte divina e delle opere nostre, tutti mi accompagnarono, né mi lasciarono mai solo. Anzi, tu devi sapere che insieme con Me scesero il Padre e lo Spirito Santo; mentre Io restai con Loro in Cielo, Loro scesero con Me in terra. Siamo inseparabili, Noi stessi, anche se lo vogliamo, non possiamo separarci, al più ci bilochiamo, e mentre teniamo il nostro trono in Cielo, formiamo il nostro trono in terra, ma separarci non mai. Al più, il Verbo prese la parte operante, però concorrenti sempre il Padre e lo Spirito. Anzi, nell’atto che scesi dal Cielo, tutti si mossero per farmi corteggio e per darmi gli onori a Me dovuti: Mi corteggiò il cielo con tutte le sue stelle, dandomi gli onori della mia Immutabilità e del mio Amore che mai finisce; mi corteggiò il sole, dandomi gli onori della mia eterna luce, oh! come mi decantò bene con la molteplicità dei suoi effetti, posso dire che facendomi culla con la sua luce e col suo calore, nel suo muto linguaggio mi diceva: “Tu sei luce, ed io ti onoro, ti adoro, ti amo, con quella stessa luce con cui mi creasti”. Tutti mi circondarono: Il vento, il mare, il piccolo uccellino, tutti e tutto per darmi l’amore, la gloria con cui li avevo creati; e chi mi decantava il mio impero, chi la mia immensità, chi le mie gioie infinite. Le cose create mi facevano festa, e se Io piangevo, anche loro piangevano, perché la mia Volontà, risiedendo in esse, le teneva a giorno di quello che Io facevo; ed oh! come si sentivano onorate nel fare ciò che faceva il loro Creatore. Poi ebbi il corteggio degli angeli che non mi lasciarono mai solo, e siccome tutti i tempi sono i miei, ebbi il corteggio del mio gran popolo che avrebbe vissuto nel mio Volere, il quale me lo portava nelle sue braccia, ed Io me lo sentivo palpitante nel mio cuore, nel mio sangue, nei miei passi, e con solo sentirmi investito da questo popolo, amato con la mia stessa Volontà, mi sentivo come contraccambiato della mia discesa dal Cielo in terra. Era questo il mio scopo primario, di riordinare il regno della mia Volontà in mezzo ai figli miei. Mai avrei creato il mondo se non dovessi avere i figli che mi somigliano e se non vivessero della mia stessa Volontà. Essa si troverebbe nelle condizioni di una povera madre sterile, che non tiene potere di generare e che non può formarsi una famiglia a sé, perciò la mia Volontà tiene potere di generare e di formarsi la sua lunga generazione, per formarsi la sua famiglia divina”.

(3) Onde continuavo a pensare alla discesa del Verbo Divino, e dicevo tra me: “Come mai può nascere Gesú nelle anime nostre? ” Ed il caro bambino ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, è la cosa più facile il farmi nascere, molto più che Noi non sappiamo fare cose difficili, la nostra Potenza facilita tutto; purché la creatura viva nel nostro Volere, tutto è fatto. Come vuol vivere di Esso, già forma l’abitazione al tuo piccolo Gesú; come vuole dar principio a fare i suoi atti, così mi concepisce, e come compie il suo atto mi fa nascere; come ama nel mio Volere, così mi veste di luce e mi riscalda dalle tante freddezze delle creature; ed ogniqualvolta mi dà la sua volontà e prende la mia, Io mi trastullo e formo il mio gioco e canto vittoria di aver vinto l’umano volere, mi sento il piccolo Re Vincitore. Vedi dunque figlia mia com’è facile da parte del tuo piccolo Gesú, perché quando troviamo la nostra Volontà nella creatura possiamo far tutto. Essa ci somministra tutto ciò che si vuole e vogliamo per formare la nostra Vita e le nostre opere più belle. Invece, quando non vi è il nostro Volere, restiamo inceppati, dove ci manca l’amore, dove la santità, dove la potenza, dove la purezza e tutto ciò che occorre per rinascere e formare la nostra Vita in loro. Perciò, il tutto sta da parte delle creature, ché da parte nostra ci mettiamo a loro disposizione.

(5) Oltre di ciò, nella mia nascita la mia Mamma Divina mi formò una bella sorpresa: Coi suoi atti, col suo amore, con la Vita della mia Volontà che possedeva, mi formò il mio paradiso in terra. Non faceva altro che intrecciare col suo amore tutta la Creazione, e dove stendeva mari di bellezza, per farmi godere le nostre bellezze divine, dentro delle quali splendeva la sua beltà, come era bella la Mamma mia nel trovarla nella Creazione tutta, che mi faceva godere la sua beltà e la bellezza dei suoi atti; dove stendeva il suo mare d’amore, per farmi trovare che in tutte le cose mi amava, e trovavo il mio paradiso d’amore in Essa, e mi felicitavo e gioivo nei mari d’amore della Mamma mia; ora, nel mio Volere mi formava le musiche più belle, i concerti più deliziosi, affinché al suo piccolo Gesú non le mancassero le musiche della Patria Celeste. A tutto ci pensò la mia Mamma, affinché non mi mancasse nulla dei godimenti del paradiso lasciato; non faceva altro in tutti i suoi atti che formare gioie per rendermi felice; solo col poggiarmi sul suo cuore sentivo tali armonie e contenti che mi sentivo rapire. La mia cara Mamma, col vivere nel mio Volere prendeva nel suo grembo il Paradiso e lo faceva godere al Figlio suo, e tutti i suoi atti non mi servivano ad altro che a rendermi felice e a raddoppiarmi il mio paradiso in terra. Ora figlia mia, tu non sai un’altra sorpresa: Chi vive nel mio Volere è inseparabile da Me, e ogniqualvolta Io rinasco, rinasce insieme con Me, sicché non sono mai solo, lo faccio rinascere insieme con Me alla Vita Divina, rinasce al nuovo amore, alla nuova santità, alla nuova bellezza, rinasce nelle conoscenze del suo Creatore, rinasce in tutti gli atti nostri, anzi in ogni atto che fa mi chiama a rinascere e forma un nuovo paradiso al suo Gesú, ed Io lo faccio rinascere insieme con Me per renderlo felice. Felicitare chi vive insieme con Me è una delle mie gioie più grandi. Perciò sii attenta a vivere nel mio Volere, se vuoi rendermi felice, se vuoi che negli atti tuoi trovi il mio Paradiso in terra; ed Io ci penserò a farti godere il pelago delle mie gioie e felicità, ci renderemo felici a vicenda”.