Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

36-37 Novembre 6, 1938 Un’atto nel Voler Divino racchiude e abbraccia tutto. Tutto ciò che deve fare la creatura sta in Dio. Come gli atti umani trovano gli atti Divini.

La Divina Volontà - Libro 36°

36-37 Novembre 6, 1938 Un’atto nel Voler Divino racchiude e abbraccia tutto. Tutto ciò che deve fare la creatura sta in Dio. Come gli atti umani trovano gli atti Divini.
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(1) La mia povera mente si sente da una forza suprema, trasportata nel mare della Divina Volontà, e per quanto giro e rigiro in Essa non mi è mai dato di girarlo tutto. La sua immensità è tanta, che non è dato alla mia piccolezza, né di guardarla tutta né di abbracciarla, e per quanto mi pare che cammino, è tanta la sua immensità, che mi sembra di aver fatto pochi passi appena. Onde sono restata meravigliata, ed il mio amabile Gesú, sorprendendomi con la sua breve visitina, mi ha detto:

(2) “Mia buona figlia, la mia Immensità è inarrivabile, e non può la creatura abbracciarla tutta; e per quanto le diamo del nostro, paragonate alla nostra Immensità, si possono chiamare goccioline appena. Basta dirti che, anche un solo atto di nostra Volontà, è tanta la sua grandezza, che sorpassa tutti gli esseri possibili ed immaginabili, racchiude e abbraccia tutti e tutto, perciò la gloria che riceviamo quando la creatura offre il suo atto e lo fa investire dal nostro Volere, è tanto grande, che supera tutta la Creazione, perché la Creazione è senza ragione, mentre nell’atto in cui ci fa operare, la creatura tiene la pienezza della ragione umana, che investita dalla Divina, sorpassa il cielo, il sole e tutto. Quindi, se la nostra gloria è grande, il contraccambio d’amore che riceviamo dà dell’incredibile, il bene che riceve la creatura è incalcolabile. Come essa dà il suo atto a Noi, e Noi lo facciamo nostro, così tutti si vogliono dare ad essa: il Sole con la sua luce, il cielo con la sua immensità, il vento con la sua potenza ed impero; tutti trovano posto in quell’atto, e si vogliono dare perché venga glorificato il loro Dio con la pienezza d’una ragione umana, della quale loro sono privi”.

(3) Gesú ha fatto silenzio, ed io pensavo tra me: “Come può essere che col solo entrare nella Divina Volontà, i nostri atti acquistino tanto bene? ” E Gesú riprendendo il suo dire ha soggiunto:

(4)Figlia mia, ciò succede in modo semplice e quasi naturale, perché il nostro Essere Divino è semplicissimo, così pure i nostri atti. Or, tu devi sapere che tutto ciò che doveva fare di bene la creatura, è stato fatto, formato, alimentato dal nostro Voler Divino. Si può dire che i suoi atti esistevano, esistono ed esisteranno in Esso; stanno come schierati, ordinati, e tutti tengono il loro posto nel nostro Volere, molto più, che prima viene formato in Noi, e poi, a suo tempo, lo usciamo alla luce. Ora, con l’entrare nel nostro Volere, l’anima trova tutto ciò che è già suo e che Noi vogliamo che prenda,quindi, gli atti umani trovano i nostri atti divini stabiliti da Noi per essa, si slanciano, si trasformano, si baciano, si chiudono nei nostri atti divini, che sono già suoi, e l’umano diventa atto divino; e siccome il nostro atto divino è grande ed immenso, e l’umano è piccolo, si sente sperdere nel divino, come se perdesse la vita, ma non è vero, la piccola vita esiste, la ragione umana si è sperduta, si ha chiuso, si ha fatto accoppare dalla Nostra con sommo suo onore, e con somma gloria nostra, ché abbiamo dato del nostro alla creatura. E giocando il piccolo atomo del volere umano, facciamo tali prodigi d’amore, di santità, di gloria nostra, da fare stupire Cieli e terra, e da sentirci come ricambiati, ché abbiamo creato la creatura con tutta la Creazione. Or, tu devi sapere che tutto ciò che la creatura fa nella nostra Volontà, resta scritto con caratteri di luce incancellabile nel nostro Fiat. Sono questi atti, che col loro valore infinito avranno poter di dare alla creatura il suo regno, e perciò aspettiamo che questi atti siano compiuti; essi daranno tale contraccambio d’amore e di gloria a Noi, di grazie ai viventi, da eguagliare le parti tra il Creatore e la creatura, per poter regnare la nostra Volontà in mezzo all’umana famiglia. Un atto nella nostra Volontà, è tanto, che possiamo fare e dare tutto”.

(5) Dopo ciò ha soggiunto: “Figlia mia, come l’anima entra nel nostro Volere, così trova tutte le verità che l’ho manifestate, e che ha conosciuto sulla mia Divina Volontà. Quando le sono state manifestate, ha ricevuto il seme di ciascuna di esse e se ne sente il possesso. Ora, come entra in Esso, mentre se le sente in sé stessa, così le trova nel mio Fiat come tante regine, che dandole la mano la fanno salire in Dio, facendosi maggiormente conoscere, dandole nuova luce e nuove grazie. Sicché le mie verità formano la salita per andare a Dio, e Dio, vedendosi salire la creatura nelle sue braccia, sente tanto amore che scende nel fondo della creatura per godersi le sue verità e raffermare ed istruirla come deve svolgere la sua vita nelle verità che ha conosciuto. Si può dire che l’anima e Dio formano una società divina, che lavorano insieme e amano con un solo amore.

(6) Or, tu devi sapere che gli atti fatti nel mio Volere uniscono i tempi e ne formano uno solo, lontananza non esiste tra loro, sono tanto immedesimati, che mentre sono, si può dire, innumerevoli, formano uno solo, tanto che, come si opera nel mio Volere, si ama, si adora, unendo i tempi si trovano uniti insieme con gli stessi atti che fece l’Adamo innocente quando amava e operava nei nostri campi divini del nostro Fiat; s’incorporano con gli atti e amore della Celeste Regina, e fin con gli stessi atti e Amore del nostro Ente Supremo. Questi tengono il potere d’immedesimarsi con tutti, di prendere il loro posto d’onore dovunque. Dove c’è la mia Volontà possono dire: “E’ posto nostro”. Questi atti fatti nel nostro Volere sono dotati di valore divino; ciascuno possiede una felicità, una gioia nuova, in modo che la creatura si forma nei suoi atti innumerevoli gioie, contenti e felicità senza fine, da formarsi essa stessa un Paradiso di delizie e di beatitudini, oltre a quello che le darà il suo Creatore. E questo è come connaturale, perché la mia Volontà quando opera, tanto in Noi stessi quanto nella creatura, fa sorgere la pienezza delle sue gioie e delizie che possiede, ed investe ciò che opera. Possedendo in natura sua mari sempre nuovi di gioie infinite, non può operare se non genera nuove gioie e delizie. Perciò tutto ciò che si fa nel mio Volere acquista in virtù di Esso la natura delle gioie celesti, l’inseparabilità di tutti, di tutti i beni, e può dire: “Tutti i tempi sono miei e ne faccio uno solo”. Quale gioia poter dire: “Io stessa mi sono formato il Paradiso, perché il Fiat Divino ha operato insieme con me”.