Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

34-42 Luglio 4, 1937 Come Dio vuol formare tante sue Vite Divine in ciascuna creatura. Come chi vive nel Voler Divino si fa portatrice di tutti e di tutto al suo Creatore.

La Divina Volontà - Libro 34°

34-42 Luglio 4, 1937 Come Dio vuol formare tante sue Vite Divine in ciascuna creatura. Come chi vive nel Voler Divino si fa portatrice di tutti e di tutto al suo Creatore.
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(1) Mi trovavo tutta investita del Voler Divino, dovunque e dappertutto lo trovavo in atto che voleva darmi la sua Vita, ed oh! come mi sentivo felice nel sentire il suo impero che a qualunque costo, coi suoi stratagemmi amorosi voleva rinchiudere in me la sua Vita perenne. Io ne sono restata sorpresa, ed il mio sempre amabile Gesù, visitando la povera e piccola anima mia, con la sua solita bontà e dolcezza mi ha detto:

(2) “Figlia mia benedetta, se tu sapessi come godo e come si sfoga il mio Amore nel manifestarti i nostri arcani celesti, in che stato d’amore si trova il nostro Ente Supremo, la nostra Volontà adorabile, per darmi gusto mi premureresti a farmi dire in qual modo ci troviamo in mezzo alle creature, ed il gran bene che le possiamo fare. Ora tu lo sai, che la nostra Immensità involge tutto, la nostra Potenza e Fortezza è tanta, che portiamo come in braccio tutto e tutti come se fosse una piccola piuma; tutto questo è natura nel nostro Essere tre volte Santo, tanto che se ci volessimo impiccolire non lo possiamo, la nostra Immensità e Potenza scorre in ogni fibra del cuore, in tutti i respiri, nella rapidità del sangue che scorre nelle vene, nella velocità del pensiero, siamo attori e spettatori, e a giorno di tutto. Ma questo è nulla, non sono altro che le qualità del nostro Ente Supremo, quello ch’è più da stupire, è che vogliamo formare tante Vite nostre in ciascuna creatura. Questo è operato di Dio, tenere virtù di poter formare tante Vite Divine per quante creature ha messo fuori alla luce del giorno; del resto la creatura è nostra, creata da Noi, viviamo insieme, e perché l’amiamo il nostro Amore ci porta con una forza irresistibile e potenza tutta nostra a formarci come vita in essa, e la nostra arte creatrice, che non contenta di creare le creature, nella foga del suo amore vuol creare Sé stessa nella persona creata. Vedi dunque in quale condizione ci troviamo in mezzo all’umana famiglia, in atto di formare sempre Vite nostre in loro, ma la nostra arte creatrice resta respinta, soffocata, senza poter continuare la nostra Creazione Divina, mentre viviamo insieme con loro, vivono a spese nostre, vivono perché vivono di Noi, eppure abbiamo il gran dolore di non potere formare la nostra Vita in loro, mentre questo sarebbe il nostro massimo contento, la più grande gloria che ci darebbero se ci dessero la libertà di farci vita di ciascuna creatura. Ma sai dove siamo liberi di formare questa Vita nostra? In chi vive nella nostra Volontà, il nostro Fiat Divino ci prepara le materie prime per formare la nostra Vita, mette in attitudine la sua Potenza, la sua Santità, il suo Amore, e ci chiama nel fondo dell’anima, e Noi trovando le materie adattabili e fattibili, formiamo con amore indicibile la nostra Vita Divina, non solo la formiamo ma la cresciamo, e con sommo nostro gusto e diletto svolgiamo la nostra arte creatrice intorno a questa celeste creatura, ed incominciano la catena dei prodigi; essa possedendo il suo Creatore, la nostra Volontà operante in essa, diventa la portatrice di tutti e di tutto: Se pensa ci porta i pensieri di tutti, e si fa supplitrice e riparatrice di tutte le intelligenze umane; se parla, se opera, se cammina, porta le parole, le opere, i passi di tutti, la stessa Creazione le fa decoroso corteggio, e si fa portatrice del cielo, delle stelle, del sole, del vento, di tutto, non lascia nulla dietro, ci porta l’omaggio, la gloria di tutte le nostre cose create, fin l’omaggio del dolce canto del piccolo uccellino; possedendo la Vita di Colui che l’ha creata, tutte le fanno corona, anzi tutte vogliono essere portate da colei che possiede l’atto parlante, affinché per ciascuna le dice la storia parlante d’amore, per cui sono state create dal loro Creatore. Sicché chi possiede il nostro Volere, acquista la nostra gelosia d’amore, che tutto vogliamo per Noi e questo con somma giustizia, perché non vi è cosa che Noi non abbiamo dato, quindi con giustizia tutto vogliamo. Così, essa, presa dalla nostra stessa follia d’amore vuole tutto, per darci tutto, e gelosa vuol portarci tutto per dirci per tutti e per ciascuna cosa creata la sua parolina d’amore. Perciò chi vive nel nostro Volere non sta mai sola, primo sta col suo Creatore, col quale sta sempre in gara d’amore, come più si possono amare, e standole tutte le cose d’intorno, si fa portatrice di tutto a Colui che ama, che essendo Amore infinito, vuol vedere nella creatura, tutte le cose convertite in amore per amor suo”.