Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

34-38 Maggio 28, 1937 La Regina portatrice di Gesù, il gran dono che le fu consegnato. Compito che ebbe dall’Ente Supremo.

La Divina Volontà - Libro 34°

34-38 Maggio 28, 1937 La Regina portatrice di Gesù, il gran dono che le fu consegnato. Compito che ebbe dall’Ente Supremo.
font righe continue visite 135

(1) Il vivere nel Voler Divino continua, è tanto il suo Amore che mi nasconde nella sua luce affinché non vegga, non senta, non tocchi che la sua Santissima Volontà. Anzi, questa mattina la mia Madre Celeste mi ha fatto una dolce e cara sorpresa: Avendo fatto la Santa Comunione si faceva vedere nel mio interno, che stava come affiatata col bambino Gesù, lo teneva così stretto al suo materno cuore, coperto con le sue braccia, che per guardarlo e ricrearlo col mio piccolo amore, doveva abbandonarmi fra le sue braccia per starmi anch’io affiatata con loro, affinché potesse amare come si amavano Gesù e la Mamma Regina. Oh! come erano contenti che io volevo fare vita insieme con loro. Ora, mentre mi stavo stretta con loro, la Sovrana Regina tutta bontà e tenerezza mi ha detto:

(2) “Figlia diletta mia, tu devi sapere che Io sono la portatrice di Gesù, questo fu un dono che l’Ente Supremo mi affidò, e quando fu certo che Io tenesse grazia, amore, potenza, e la stessa Volontà Divina per tenerlo custodito, difeso, amato, allora mi fece la consegna del dono, cioè il Verbo Eterno, che s’incarnò nel mio seno dicendomi: “Figlia nostra, ti facciamo il gran dono della Vita del Figlio Dio, affinché tu ne sia padrona e lo doni a chi vuoi, però sappilo tenerlo difeso, non lo lasciare mai solo a chiunque lo doni per supplire se non l’amano, per ripararlo se l’offendono, farai in modo che nulla le manchi alla decenza, alla santità, alla purezza che le conviene, sii attenta, è il dono più grande che ti facciamo, e ti diamo il potere di bilocarlo quante volte vuoi, affinché chi lo voglia possa ricevere questo gran dono e possederlo”. Ora questo Figlio è mio, è dono mio, e come mio conosco i suoi segreti amorosi, le sue ansie, i suoi sospiri, ma tanto, che giunge a piangere e con singhiozzi ripetuti mi dice: “Mamma mia, dammi alle anime, voglio le anime”. Io voglio ciò che vuole Lui, posso dire che sospiro e piango insieme, perché voglio che tutti posseggano il Figlio mio, ma devo mettere al sicuro la sua Vita, il gran dono che Dio mi affidò; ecco perciò se scende nei cuori Sacramentato Io scendo insieme per garanzia del mio dono, non posso lasciarlo solo; povero Figlio mio se non avesse la sua Mamma che scende insieme, come me lo trattano male, chi non le dice un ti amo di cuore, ed Io devo amarlo; chi lo riceve distratto, senza pensare al gran dono che ricevono, ed Io mi riverso sopra di Lui per non fargli sentire le loro distrazioni e freddezze; chi giunge a farmelo piangere, ed Io devo quietarle il pianto, e fare i dolci rimproveri alla creatura, che non me lo facessero piangere. Quante scene commoventi succedono nei cuori che lo ricevono Sacramentato, vi sono anime che non si contentano mai d’amarlo, ed Io le do il mio amore, e anche il suo per farlo amare, queste sono scene di Cielo, e gli stessi angeli ne restano rapiti, e ci rinfranchiamo delle pene che ci hanno dato le altre creature. Ma chi può dirti tutto? Sono la portatrice di Gesù, né Lui vuole andare senza di Me, tanto che quando il sacerdote sta per pronunziare le parole della Consacrazione sull’Ostia Santa, faccio ali con le mie mani Materne, affinché scenda da mezzo le mie mani per consacrarsi, affinché se mani indegne lo toccano, Io faccio sentire le mie che lo difendono e lo coprono col mio amore. Ma ciò non basta, sto sempre a guardia per vedere se vogliono il Figlio mio, tanto, che se qualche peccatore si pente dei suoi gravi peccati e la luce della grazia albeggia nel suo cuore, Io subito le porto Gesù, come conferma del perdono, ed Io ci penso a tutto ciò che ci vuole per farlo restare in quel cuore convertito. Sono la portatrice di Gesù, e lo sono perché posseggo in Me il regno della sua Volontà Divina; Essa mi rivela chi lo vuole, ed Io corro, volo per portarlo, però senza mai lasciarlo, e non solo sono portatrice, ma spettatrice, ascoltatrice di ciò che fa e dice alle anime. Credi tu che Io non ero presente ad ascoltare le tante lezioni che il mio caro Figlio ti faceva sulla sua Divina Volontà? Io ero presente, ascoltavo parola per parola ciò che ti diceva, ed in ogni parola Io ringraziavo mio Figlio e mi sentivo doppiamente glorificata ché parlava del regno che Io già possedevo, che era stata tutta la mia fortuna e la causa del gran dono del Figlio mio, e nel vederlo parlare Io vedevo innestata la fortuna dei miei figli con la mia; oh! come gioiva, tutte le lezioni che ti ha dato, e anche più, sono già scritte nel mio cuore, e nel vederle ripetere a te, Io godevo in ogni lezione un Paradiso di più, e quante volte tu non eri attenta e dimenticavi, Io chiedevo perdono per te, e lo pregava che ripetesse le sue lezioni, e Lui per contentarmi, perché non sa negare nulla alla sua Mamma, ti ripeteva le sue belle lezioni. Figlia mia, Io sono sempre con Gesù, però delle volte mi nascondo in Lui, e pare che Lui fa tutto come se facesse senza di Me, invece Io sto dentro, vi concorro insieme e sto a giorno di quello che fa. Altre volte si nasconde nella sua Mamma e mi fa fare a Me, ma sempre Lui concorrente insieme. Altre volte ci sveliamo tutti e due insieme, e le anime veggono la Madre ed il Figlio chi li amano tanto, a secondo le circostanze ed il bene loro richiede, e molte volte è l’amore che non possiamo contenere che ci fa dare in eccessi verso di loro; ma sii certa che se sta mio Figlio, sto Io, e che se sto Io, sta mio Figlio, è un compito che mi fu dato dall’Ente Supremo, cui Io non posso né voglio ritirarmi. Molto più che queste sono le gioie della mia Maternità, i frutti dei miei dolori, la gloria del regno che posseggo, la Volontà ed il compimento della Trinità Sacrosanta”.