Scrutatio

Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

33-23 Luglio 20, 1934 Tutto ciò che esce da Dio, tutto è innocente e santo. Come la Creazione è un atto solo di Volontà Divina. Chi è la trionfatrice nello spazio dell’universo.

La Divina Volontà - Libro 33°

33-23 Luglio 20, 1934 Tutto ciò che esce da Dio, tutto è innocente e santo. Come la Creazione è un atto solo di Volontà Divina. Chi è la trionfatrice nello spazio dell’universo.
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(1) La mia piccola intelligenza sente la forza irresistibile del Voler Divino che la chiama, la vuole in mezzo a tutta la Creazione per farmi vedere e comprendere l’armonia, l’ordine di tutte le cose create, e come ciascuna dà il suo tributo al suo Creatore. Nessuna cosa creata, per quanto piccola o grande, destinata ad occupare il grande spazio dell’atmosfera, non dà il suo distinto tributo a Colui che l’ha creata, e ad onta che non hanno ragione, (che) sono muti, pure col non cambiare mai azione, col non spostarsi mai dal posto in cui Dio l’ha messa, è gloria perenne. Onde pensavo tra me: “Anch’io occupo lo spazio del gran vuoto della Creazione, e posso dire che sto al mio posto voluto da Dio? La mia volontà fa sempre un atto solo di Volontà di Dio come fa tutta la Creazione? ” Ma mentre ciò pensavo, il mio amato Gesù sorprendendomi, tutto bontà mi ha detto:

(2) “Figlia mia benedetta, tutto ciò che esce dal nostro Ente Supremo, tutto è innocente e santo, né dalla nostra Santità e Sapienza infinita possono uscire esseri o cose con ombra di macchia e che non contengano l’utilità d’un bene, tutte le cose create sentono nella loro natura la virtù creatrice, e quindi il tributo continuo e la gloria che ci spetta perché le abbiamo messe fuori alla luce del giorno, né Noi sappiamo fare cose macchiate menomamente, né cose inutili, sicché tutto ciò che da Noi viene creato, tutto è santo, puro e bello, e da tutti riceviamo il tributo, e la nostra Volontà il suo atto compiuto. Figlia mia, non vi è cosa creata, animata o inanimata, che non incomincia la vita col compiere la nostra Volontà e darci il loro tributo, già la Creazione tutta non è altro che un atto solo di nostra Volontà, già sta al suo posto regio, e sebbene incosciente, pure Essa tiene la sua Vita operante di luce nel sole, la sua Vita operante di fortezza ed impero nel vento, Vita operante d’immensità nell’immensità dello spazio, in ciascuna cosa creata svolge la sua Vita e tiene nel suo grembo tutti e tutto, in modo che nessuno si può muovere né fare un moto se non lo vuole, ed i veli delle cose create ci danno il tributo continuo e la grande gloria del grande onore che vengano dominate dalla nostra Volontà. Ora resta la creatura, chi può dire, tolta la macchia originale, che il neonato non è innocente e santo? E se si aggiunge il Battesimo, un periodo della vita del bimbo, fino a tanto che il peccato attuale non entra nell’anima sua, non sia il bambino un atto di mia Volontà? E se muove il passo, se parla, se pensa, se fa agire le sue manine, voluti e disposti tutti questi piccoli atti dalla mia Volontà, non sono tributi e gloria che riceviamo? Forse saranno incoscienti, ma la mia Volontà riceve da quella piccola natura quello che Essa vuole, è solo il peccato che fa perdere la santità e mette fuori dalla creatura la Vita operante della mia Volontà, perché se non c’è il peccato, Noi la portiamo in grembo, la circondiamo della nostra Santità, e quindi non potrà farne a meno di sentire in essa la Vita operante della mia Volontà. Vedi dunque, tutti e tutto hanno principio e nascono insieme con la mia Volontà, innocenti e santi e degni di Colui che li ha creati; ma chi conserva questa innocenza e santità, chi sta sempre al suo posto nella mia Volontà, essa sola è la trionfatrice nello spazio dell’universo, è la portabandiera e riunisce tutto l’esercito della Creazione per portarle a Dio con voce parlante e con piena conoscenza, la gloria, l’onore ed il tributo di tutto e di tutti. Perciò si può dire che la mia Volontà è tutto per la creatura, è il suo primo atto di nascere, è la continuazione della sua conservazione, né la lascia mai, o per via d’amore o per via di grazia, o per via d’opere operante, come chi di volontà vive e conosce di vivere in Essa, e se il peccato la travolge neppure la lascia, la involge col suo dominio nella sua Giustizia punitrice, sicché la creatura e tutte le cose sono inseparabili dalla mia Volontà, perciò ti stia solo a cuore la mia Volontà, riconoscila come vita, come Madre che ti cresce e ti alimenta e vuol formare di te la sua più grande gloria e onore”.